Un posto che ormai può definirsi storico anche se non sta nel centro storico della città. Il Tramp Pub, oggi osteria di pesce, da 35 anni uno dei locali di ritrovo dei salernitani, può essere infatti considerato a tutti gli effetti un luogo della memoria.
Si trova nel quartiere Pastena, zona est della città, di fronte a Villa Carrara, ottocentesca dimora di campagna, in una delle poche costruzioni non abbattute dalla furia edilizia degli anni sessanta.
Qui nel 1949 si stabilì la famiglia Piombino, prima un piccolo emporio con una cantina per la rivendita di vino sfuso, poi con gli anni la salumeria, che c’è ancora oggi. La madre di Raimondo e Tonino – immortalata nelle bellissime foto anni Cinquanta dietro al bancone – che comincia a cucinare qualche piatto, solo per gli amici, nel retrobottega. Altri tempi, altre storie di convivialità.
A metà degli anni Settanta il figlio Raimondo apre il primo pub in città, nel centro storico, il Jamaica. L’esperienza dei primi viaggi all’estero, l’eco ancora molto viva del Sessantotto, un fermento culturale che non si ripeterà più nella storia recente della città, faranno di questo locale uno dei punti di incontro dei giovani salernitani e dell’intera provincia.
Qualche anno dopo, proprio nel portone accanto alla salumeria di famiglia, sarà la volta del Tram Pub. Un locale che nasce come birreria, qualche piatto semplice, con il nome scelto dal fratello del cuoco (il Benito ancora oggi ai fornelli) per ricordare il celebre Club londinese di Jermyn Street a Myfair.
Da allora, ne è passata di acqua sotto i ponti. Oggi il locale è stato completamente ristrutturato, mantenendo però l’aria spartana e da ritrovo degli amici che aveva agli esordi. Uno dei due fratelli, Raimondo si è spostato nuovamente in centro, dove ha aperto una piccola osteria “Dedicato a mio padre”, con cucina, stile e tempi molto slow.
Invece a gestire il Tramp c’è Tonino con la moglie Maria Antonietta in cucina e il figlio Armando in sala. Con gli altri due figli continua anche il lavoro della salumeria che sta sempre sotto quella che è rimasta la loro abitazione. «Casa e putea» (casa e bottega), si sarebbe detto una volta.
Menu a voce, maniere che possono sembrare rudi a chi si siede a tavola la prima volta. Ma il personaggio è così: prendere o lasciare.
La cucina è quella tradizionale, possiamo dire casalinga – senza ombra di smentita. Tonino si occupa personalmente della spesa quotidiana del pesce grazie ad una paranza di fiducia. E la sera si cucina e si mangia quello che c’è.
Immancabile la batteria di antipasti che da sola vale la cena: totani e patate, totani imbottiti, frittura di alici, fravaglia di triglie, polpette di alici e pecorino (buonissime), salmone, alici e gamberetti marinati. Niente di diverso da come si cucina nelle case salernitane. La garanzia assoluta del pesce fresco (nei piatti solo quello che vedete esposto nelle cassette sul tavolo all’ingresso). Le materie prime sono di qualità, a partire dall’olio extra vergine che accompagna le marinature; la frittura è perfetta, leggera e fragrante. Tutte le cotture sono lievi e anche quelle più elaborate esaltano sempre il sapore del mare. Succede così, ad esempio, con la saporita minestra di pasta con pesce spada e ceci. Bene amalgamata, arricchita dalla spinta grassa e golosa della pancetta, senza che ne risenta il sapore del pesce. Al dente e bene eseguiti anche i classicissimi spaghetti alle vongole, qui serviti rigorosamente in bianco. L’uso molto parco di sale e pomodoro sono la conferma di una cucina basata sulla sapienza di pochi ingredienti e sulla qualità del pescato.
Per i secondi si sceglie tra frittura di triglie, calamari, alici, seppie e così via, oppure pesci da taglio all’acqua pazza, griglia o forno. Una piccola carta dei vini, soprattutto di territorio, di buoni produttori, a prezzi con ricarichi più che onesti. Si chiude con scarzetta, babà, millefoglie o profiteroles al cioccolato della storica pasticceria Pantaleone.
L’atmosfera è quella familiare che si crea negli anni grazie alla clientela più affezionata, il servizio molto alla mano, senza fronzoli. Con il suo linguaggio colorito e verace Tonino Piombino ti racconta più di trent’anni di attività, durante i quali sono passati personaggi di tutti i tipi, da cantanti e attori famosi a giocatori e allenatori di calcio. Trattati anche loro con il suo fare burbero, sono però sempre tutti tornati a provare e riprovare i piatti del Tramp. Sarà stato sicuramente per la cucina. Ma forse anche perché capivano che il vero personaggio era lui.
TRAMP RISTORANTE SALERNO
Via Posidonia 291
Tel. 089.755333
Aperto solo la sera (a pranzo su prenotazione)
Chiuso la domenica
Conto sui 35 euro.
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