Tenuta Macellaro
Uve: fiano e falanghina
Fascia di prezzo: 12.00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio
Vista 5/5 – Naso 24/30 – Palato 24/30 – Non omologazione 30/35
Nel comprensorio degli Alburni, dopo l’implosione della Cantina Sociale di Castel San Lorenzo avvenuta qualche anno fa, si è registrata una polverizzazione di micro aziende territoriali, che purtroppo non trovano ancora il loro giusto spazio vitale e, soprattutto, stentano a crescere produttivamente ed economicamente.
Una piccola azienda vitivinicola, che soltanto dal 2011 ha ripreso a funzionare dopo una lunga inattività, è quella di Tenuta Macellaro di Postiglione condotta dall’enologo Ciro Macellaro, che ha preso in mano le redini di un’impresa agricola familiare fondata dal suo omonimo nonno agli inizi degli anni ’50. Per adesso si coltivano appena sei ettari vitati in conversione biologica, innanzitutto interessati dalla storica varietà locale dell’aglianicone, che fa parte di un progetto integrato di rivalutazione e di valorizzazione, e poi si allevano anche aglianico, montepulciano, fiano e falanghina.
In attesa di produrre a breve i rossi, attualmente l’unico vino in commercio, con appena tremila bottiglie, è il bianco Ripaudo Paestum Igt 2013, frutto di un blend di fiano al 70% e saldo di falanghina. E’ maturato per quattro mesi in acciaio e poi è stato imbottigliato a marzo di quest’anno. Alcolicità di tredici gradi e mezzo.
Nel bicchiere si scorge un colore paglierino scarico con riflessi verdolini. Il bouquet è moderatamente intenso, sentori di frutta a polpa bianca, glicine e ginestra. L’attacco è fresco e sottile, rimandi fruttati e floreali. Il vino è succoso, erbaceo, slanciato, elegante e con un sottofondo minerale. Finale discretamente persistente. Prezzo intrigante. Abbinamento sulla classica cucina di mare. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Postiglione (Sa) – Contrada Vespariello
Cell. 334 7446692
www.tenutamacellaro.com
Enologo: Ciro Macellaro, con i consigli di Sergio Pappalardo
Ettari: 11 (sei vitati e cinque di uliveto)
Bottiglie prodotte: 3.000
Vitigni: aglianico, aglianicone, montepulciano, falanghina e fiano.
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