di Maurizio Valeriani
Quando si è ormai da diversi anni nel mondo del vino, ci si abitua un po’ a tutto, a rappresentanti che vendono etichette come fossero scarpe, a distributori che piazzano stock di prodotti riempiendo gli scaffali delle enoteche di prodotti improbabili a basso prezzo, a consulenti improvvisati che nulla hanno a che fare con l’enogastronomia e che pensano di poter prestare la propria opera senza aver alcuna competenza in un settore così specifico e così articolato come quello enoico italiano.
È così che quando ci si imbatte in una persona preparata ed appassionata come Riccardo Gabriele, lo stupore è generale.
Riccardo, giornalista professionista che presta la sua opera di consulenza alle aziende nella comunicazione del vino attraverso la sua Agenzia “PR comunicare il vino” , è uno di noi, è uno che assaggia insieme a noi costantemente e con noi si confronta per capire cosa c’è nel bicchiere.
È così che non abbiamo potuto rifiutare l’invito ad assaggiare i vini delle aziende per le quali presta la sua consulenza.
Nella bellissima cornice dell’ Hotel La Vedetta di Montenero , sulle colline in cima a Livorno che vedono dall’alto tutto il litorale della città, abbiamo degustato una quarantina di vini alla cieca di diverse Regioni italiane.
Vi diamo conto dei nostri migliori assaggi, facendo comunque presente che il livello medio dei prodotti assaggiati è comunque molto elevato, a dimostrazione del fatto che le scelte di collaborazione di Riccardo non sono casuali, ma seguono un preciso percorso qualitativo.
Partiamo dalle conferme per poi passare alle sorprese
Le Conferme
Barolo Riserva Bussia 2008 – Giacomo Fenocchio : progressivo, dinamico, con note succose e speziate, profondo ed elegante. Chiude con toni minerali e agrumati, un grandissimo barolo in stato di grazia (96/100), tutta l’eleganza di Monforte d’Alba coniugata ad una struttura che occhieggia a Serralunga.
Barolo Villero 2011 – Giacomo Fenocchio: grande freschezza e finezza per un’ espressione di Barolo che vede nella bevibilità il suo punto di forza. Grandissimo in abbinamento al bollito proposto la sera a cena dal Ristorante Burde di Firenze in compagnia di Claudio Fenocchio (94/100)
Vino Nobile di Montepulciano Nocio 2010 – Boscarelli : grande materia in un tessuto elegante e articolato. Complesso e sontuoso (95/100)
Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie 2010 – Il Marroneto: che l’annata 2010 a Montalcino fosse grande l’avevamo capito, ma che Alessandro Mori avesse fatto questo straordinario vino, superandosi ancora, ci era sfuggito. Succoso, progressivo, dinamico, pieno, di grande soddisfazione. (95/100)
Le Sorprese/Novità
Barolo Castellero 2011 – Giacomo Fenocchio: è il nuovo cru di Claudio Fenocchio, presentato pubblicamente in anteprima presso il Ristorante Burde di Firenze (sempre in abbinamento al bollito). Ci convince per eleganza e immediatezza, è un vino senza fronzoli che comunica direttamente e si lascia bere. (prima le uve di questo cru confluivano tutte nel barolo base) . (91/100)
Poggio ai Chiari 2006 – Colle S. Mustiola : note di macchia mediterranea si uniscono a sentori di frutti e fiori rossi e fanno da preludio ad una gustativa piena, articolata, con un tannino vellutato e piacevolissimo. Un vino che viene da Chiusi che non ti aspetti (93/100)
Monteregio di Massa Marittima Saragio 2010 – Valdonica: un sangiovese che non ti aspetti, con toni fumè e spezia in evidenza ed una fantastica bevibilità. A pranzo lo abbiamo abbinato con grande soddisfazione al goloso piatto proposto dallo chef Domenico Russo del ristorante dell’Hotel La Vedetta : “Cozze al Tramonto”, dove nella padella il giallo dell’uovo si mescola con il rosso del pomodoro per i richiamare i colori serali del panorama godibile dalla terrazza dell’albergo. (91/100)
Bolgheri Superiore Guarda Boschi 2011 – Fornacelle : fresco, dinamico, ricco, con sentori che vanno dai fiori di campo ai frutti esotici. grande progressione con ricordi speziati. (91/100)
Montescudaio Sagiovese Sileno 2012 – Sator: scorrevole, pieno con ricordi di arancia sanguinella e toni speziati. (90/100)
Montescudaio Montaleo 2013 – Pagani De Marchi : teso, sapido e minerale, di bellissima beva e finale di machia mediterranea. (90/100)
Sagrantino di Montefalco 2010 – Di Filippo: ecco questo è il tannino del sagrantino che ci piace, un tannino in evidenza, sicuramente, ma di grande qualità, che agevola la beva e non la frena, permettendo di apprezzare toni floreali e balsamici ed un finale di macchia mediterranea. (90/100)
Fosso di Corzano 2013 – Terenzuola: bellissima espressione di vermentino della zona dei Colli di Luni, con corredo minerale ed agrumato ed una chiusura di pietra focaia. (89/100)
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro 2013 – Manicardi : ne avevamo già parlato su questa testata. Sentori di frutta secca, floreali, di tamarindo, di chinotto. Una bocca sapida ed una chiusura fumè. Ce ne fossero di vini così sotto i 6 euro!!! (88/100)
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