di Marina Betto
Quintodecimo nasce nel 2001, sogno che si traduce in realtà di Luigi Moio e di sua moglie Laura Di Marzio. Siamo in Irpinia nella vallata argillosa dove scorre il fiume Calore nel territorio dell’Aglianico: qui l’ escursione termica è elevata con inverni nevosi ed estati miti, clima ideale per l’intero ciclo vegetativo dell’uva che matura lentamente favorendo la formazione dei precursori di aromi nella buccia dell’acino, elementi importantissimi per un vino di qualità. Luigi Moio, enologo formatosi in Francia è uno dei più titolati uomini del vino in Italia, profondo conoscitore della sua terra d’origine ha creato un moderno chateau in Mirabella Eclano, 17 ettari totali di cui sette coltivati ad Aglianico da cui nascono i tre vini rossi dell’azienda e i restanti a Falanghina, Greco e Fiano da cui si ottengono le tre etichette di bianco.
Un vino pregiato si fa sempre dalla stessa vigna ed è così che lentamente si costruisce il concetto di cru e quindi di terroir e di suolo. In vigna non viene fatto mai un diserbo, i residui della potatura che si ottengono con tre passaggi di diradamento vengono bruciati e il terreno viene vangato. Le uve dopo accurata cernita e selezione post diraspatura vengono ammostate, quindi vinificate in silos di acciaio da 35 ettolitri. Dopo i rimontaggi i vini rossi vengono trasferiti in barriques di rovere dove completano la fermentazione malolattica e iniziano il periodo di affinamento per 12 o 24 mesi a seconda del vino. L’ ulteriore affinamento in bottiglia varia dai 6 mesi ad un massimo di tre anni in base alla tipologia quindi si passa al confezionamento con tappi in sughero che riportano sempre l’annata e il nome del vino quindi le bottiglie vengono incartate e confezionate in cassette di legno con una scheda tecnica del vino contenuto, un packaging ricercato degno di un vino di grande qualità. Al Cavalieri Hilton di Roma presso la sede Fis so è tenuta la prima storica verticale del Terra D’Eclano: nove annate (2012-2004)-
Terra D’ Eclano 2012
Figlio di un’annata non eccessivamente calda, con piogge ad agosto e nell’ultima fase dell’ultima maturazione è stato vendemmiato ad ottobre. Il colore è un denso rubino con nuance porpora ma non impenetrabile. Il naso è fragrante, fruttato, susina e mora matura, floreale con odore di violette umide e sentori boschivi; la bocca è eccezionalmente fresca con un tannino che si appoggia alle gengive senza aggredirle, l’alcol è in perfetto equilibrio con la struttura, non c’è nessuna aggressione o prevaricazione degli elementi tanto che sembra dolce.
Terra D’ Eclano 2011
Inverno freddo e piovosissimo con estate calda e agosto senza pioggia, autunno sempre molto caldo. Il ventaglio olfattivo di questa annata è ampio con sensazioni di frutta in evidenza seguite dal sottobosco, un’idea di erbe aromatiche e una decisa potenza minerale con sentori fumé e ancora note biscottate. Il gusto è talmente armonioso che rilascia sensazioni dolci, pur non essendoci il minimo residuo zuccherino; morbido e teso ha un corpo masticabile con un lungo finale che ricorda la liquerizia in bastoncino. Un vino che esprime perfettamente il concetto di eleganza.
Terra D’ Eclano 2010
Primavera molto piovosa, estate fresca che ha rallentato la maturazione dell’uva, vendemmia problematica con una cernita dei grappoli meticolosa dovuta alla pioggia autunnale. I profumi di sottobosco, muschio, leggero tabacco conciato, prugna cotta, fiori, sono meno vigorosi e il naso è scuro, ombratile. In bocca vi è una freschezza agrumata che bilancia l’alcolicità, il tannino è levigato ma il finale come riscontrato al naso è più scuro con sapore di liquerizia e incenso.
Terra d’ Eclano 2009
Annata in totale meno piovosa con vendemmia avvenuta il 6 ottobre. L’ impostazione olfattiva è aromatica una miscellanea di fiori e frutta, speziatura, pepe e cannella, una nota balsamica di menta. In bocca scivola come seta sulle papille, fresco, corposo, lunghissimo; veramente un vino equilibrato che non rivela nessuna traccia di amaro e nessuna aggressione tannica.
Terra D’Eclano 2008
Annata caratterizzata da una primavera molto piovosa e un’estate non ottimale tanto che il Vigna Quinodecimo 2008 non è stato fatto. La raccolta è avvenuta il 2 ottobre. Il profumo di questo vino contiene la carruba, la prugna cotta, le more, refoli di fiori macerati e spezie, note di incenso e sentori balsamici di menta, rosmarino e corteccia di pino. In bocca mostra un tannino più evidente che sa di china mentre manca la sensazione graffiante. Figlio di un’annata più piccola è leggermente più magro ma piacevole con le note floreali che sa rilasciare.
Terra d’Eclano 2007
Un’annata caldissima con un luglio e agosto siccitosi senza pioggia e le piante in stress idrico tanto che l’uva è stata raccolta con le foglie disseccate. Colore rosso rubino possiede un naso caldo, opulento con frutta nera matura in evidenza, una nota netta di caffè in grani. Un vino molto avvolgente in bocca che rimane avvinghiato al palato per poi chiudersi di colpo sul finale. E’ il vino meno acido di tutti, il meno longevo.
Terra d’Eclano 2006
Primavera non troppo piovosa a differenza dell’estate piovosissima. Vendemmia avvenuta il 12 ottobre e anche quest’annata di taurasi è stata saltata. Il colore sembrerebbe quello di un vino più giovane. Al naso arrivano dirette note di caffè, carruba, erbe e spezie,note scure di liquerizia, aromi puliti, mescolati ad un floreale netto. In bocca possiede un corpo sottile con un’acidità ancora vibrante che ti invita ad essere riassaggiato, un vino da godere per il suo equilibrio.
Terra D’ Eclano 2005
Siamo solo al secondo anno di raccolta per questo vino che con ironia Luigi Moio chiama, insieme all’annata 2004, ” i vini della paura” perchè nati agli esordi. Annata con un inverno rigido, nevoso che ha generato un’uva molto concentrata. Colore rubino con unghia leggermente aranciata. Il naso ricorda la prugna, la legna arsa, il caffè,l’incenso il tamarindo in modo integro e una sottile sensazione ferrosa. In bocca preponderante è il tannino, compatto ma affatto amaro. Una versione classica dell’ Aglianico che ci si sarebbe potuta aspettare anche dai precedenti assaggi.
Terra D’ Eclano 2004
Figlio di una primavera e di un autunno piovosi è un vino evoluto. Il naso profuma di frutta e si sente la terra, la radice. In bocca è lungo, verticale, rappresenta quello che fu un ottimo inizio per l’azienda Quintodecimo, capace di esprimere un territorio da cui nascono vini armoniosi, eleganti, longevi.
Sede a Mirabella Eclano, via San Leonardo. Tel. 0825.449321 www.quintodecimo.it Ettari: 15 di proprietà. Bottiglie prodotte: 50.000. Vitigni: aglianico, fiano, greco, falanghina
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