Salvatore Magnoni
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: 15,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 26/30 – Palato 26/30 – Non omologazione 30/35
Dopo il fiano, l’aglianico è l’altra specie varietale che simboleggia e contraddistingue il Cilento vitivinicolo. Da anni ormai questo binomio è diventato sinonimo di coltura enoica del meraviglioso territorio cilentano. Anche qui, comunque, il vino che se ne ricava è connotato da differenze organolettiche rispetto a quello che viene prodotto in Irpinia e questo per le stesse ragioni spigate in precedenza per il fiano.
Dopo questa premessa, eccomi qui a degustare il Primalaterra Cilento Aglianico Dop 2011 dell’Azienda Agricola Salvatore Magnoni di Rutino. Tra acciaio, legno e vetro, il vino trascorre più di venti mesi a maturare, con un’alcolicità finale che arriva a toccare i quindici gradi e mezzo!
Cromatismo lucentemente rubineggiante, con solari risvolti purpurei ai bordi. Bouquet inebriante e coinvolgente che attanaglia le narici con modellati respiri varietali ed in cui risaltano primariamente profumi rossamente fruttati di sottobosco, di marasca e di prugna, a cui danno manforte odorose essenze speziate di noce moscata, pepe nero e vaniglia e scalpitanti effusioni balsamiche. Il sorso entra in bocca bello deciso ed impettito, impossessandosi di tutto il cavo orale con infinita espansione palatale.
Uno pensa che trattandosi di un aglianico giovane l’articolata trama tannica sia poderosa e vada a sbattere con furore sulle gengive, lasciandole quasi tramortite e per di più l’elevata alcolicità, più tipica di un primitivo di Manduria (un casus belli alquanto singolare per il territorio cilentano) possa essere fonte di una giustificata sensazione calda in bocca. Ed invece niente di tutto questo, perché i tannini sono poco astringenti e l’alto tenore alcolico è smorzato da una tagliente lama acida che apporta una fresca sensazione di godibilità, supportata a sua volta da una glicerica morbidezza. Il vino, poi, nella fattispecie si dimostra ragionevole a collaborare ed esibisce docilmente una timbrica salina, umori fruttatamente succosi, intriganti tocchi terrosi, vibrazioni materiche, impalcatura carnosa ed esuberante ed eleganti sensazioni di tabacco e di liquirizia, che si confondono con un grip prettamente artigianale e vagamente selvatico che connota questa etichetta. Finale persistente. Ancora lunga serbevolezza, con illimitata evoluzione nel tempo. Prezzo intrigante. Primi piatti elaborati, carne arrosto e formaggi stagionati sono gli abbinamenti ideali. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Rutino (Sa) – Via Fratelli Magnoni, 11
Tel e Fax 0974 830018 – Cell. 329 8125129
salvatore.magnoni@fastwebnet.it – www.primalaterra.it
Ettari di proprietà: 30, di cui 2 vitati
Bottiglie prodotte: 10.000
Enologo: Maurizio De Simone dal 2012
Vitigno: aglianico
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