Pietrasanta. Inverno. L’ Arte sembra predicare sola. Albero bianco di luce illumina la solitudine di chi cammina solo.
Ci scaldiamo. Aperitivo caldo di vino rosso.
Uscire nel freddo tagliente verso la scelta di questa sera.
Filippo.
Entriamo. Ambiente caldo. Ornamenti rossi appesi ai soffitti e tavoli crema e wengè. “Newyorkese”.
Niente stoffa. Piattini a sorreggere tovaglioli e bisturi del degustatore.
Legno wengè peperoncini rossi.
Cosa presenta Filippo nel suo Ristorante?
“Con sguardo divergente fra passato e futuro, fra memoria e creazione, fra puro e spurio, Filippo ci consegna nei suoi piatti semplici e ‘levigati a pomice’ dei piccoli haiku di rara perfezione. Che poi è la ricetta alchemica della vera convivialità.”
Maìtre giovane e preparato consegna ottima pizza focaccia e pane.
Acqua? Niente acqua.
Ecco il maestro d’orchestra della sua sala. Filippo.
“Signor Franchini cosa mangiamo?” – Non sono pronto il menù era un libro da leggere.
Il libro menù è molto bello forse il migliore visto. Piatti presentati con ricetta. Storia. Fotografia. Potrebbe stare in un museo enogastronomico.
Arte. Museo. Siamo a Pietrasanta.
Carta dei vini che tocca quello che deve toccare.
La sala pur essendo un Martedì sera va riempendosi. Coppie con figli. Coppie senza figli.
La coppia accanto a noi si complimenta per il dessert di cioccolato fondente.
“E’ più buono di quello sentito l’ultima volta. Sembra un cioccolatino”
Filippo “Abbiamo aggiunto la glassa”.
Famiglia appena tornata da New York si confronta ricordando il Ristorante Eleven Madison Park.
Uno dei 50 Ristoranti migliori al mondo.
“Il prezzo è standard per il livello, intorno ai 190 $ a persona”
New York a Natale….. esiste qualcosa di meglio da vedere?
Torniamo a Pietrasanta. Dentro il caldo locale.
La cucina è a vista. Più che a vista. Davanti a noi. Senza barriere senza vetri.
Chef e personale di cucina si muovono con armonia e sorrisi.
I piatti compaiano quasi per magia.
Torna Filippo. Questa volta siamo pronti.
Dal menù selezioniamo:
“Battuta” di manzo al coltello: con mousse di caprino, mostarda in grani, verdure e crema “mousseline”
Un quadrato di carne cruda pura con intorno le voglie con cui toccarla. Delicata ad ogni toccata diversa. Senza niente proverete cosa vuol dire essere “cannibali.”
I “senza tempo “ di Filippo:
“polpettine rosse del convento” con capperi di Pantelleria e pomodoro
Semplici polpettine? No. Sfiziose con aghi di piacere per il palato.
Filippo continua a danzare fra i tavoli e sincerarsi che tutto vada bene.
Gli gnudi:
ricotta di bufala, spinaci e parmigiano vacche rosse (Provato simile al Ristorante Punto a Lucca. Fate voi i confronti)
La mia lei riferisce. Delicati.
Il maialino da latte:
al forno,cotto a bassa temperatura con patata al cartoccio e tartufo nero del Savini
Una goduria. Forchetta di maialino, grasso che cola sulla patata tartufo a sporcare di piacere.
I clienti del Martedì spesso nei ristoranti sono clienti ormai da tempo.
Filippo prende la sedia. Scambi di parole fra un piatto e l’altro.
Dalla carta dei vini selezioniamo:
Vino rosso lucchese. Podere Concori. Melograno. Syrah. Frutti rossi. Si lascia bere da subito.
Come dessert una sfoglia con crema e lamponi e due cucchiaini. Delicatezza pura della crema e leggerezza della sfoglia.
Durante la cena ci sono stati offerti uno sformatino di entrèe e una chicca di cioccolato come pre dessert.
Niente caffè.
E’ giunta l’ora di tornare nelle vie taglienti di freddo.
Una serata calda, degustando “piccoli haiku di rara perfezione” 93 € in due.
50€/75€
Filippo
Via Stagio Stagi, 22
Pietrasanta (Lu)
Tel. 0584.700100
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