![Carré des Feuillants, l'ingresso](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2014/12/carre-des-feuillants-lingresso-e1417437699460.jpg)
Carré des Feuillants
4 Rue de Castiglione
Tel. +33 1 42 86 82 82
Il sito del ristorante
A volte i prototipi letterari si materializzano improvvisamente: guardi Alain Dutournier, eterno bistellato, giovane di 20 ai tempi del ’68 e hai il profilo del Guascone.
Gestisce le tre sale del Carré come un simpatico padrone di casa: bianchi e folti i capelli, bianca la sua giacca senza simboli e senza sponsor come ha argutamente osservato Aldo Fiordelli. Eleganza ma anche tanta simpatia professionale.
Eleganza è anche il termine giusto per il suo stile neoclassico a tavola. I piatti sono alleggeriti nella preparazione, precisi della definizione della gerarchia dei sapori, mai banali e scontatti, sempre con un cenno di divertimento e di ricerca della sorpresa, quasi sempre riuscita, talvolta no.
I due piatti di entrata, di mare e di terra sono di gran gusto e fanno salivare in abbondanda. In quello con il tartufo si sente la terra, la suggestione dell’autunno, dolce e sapidità camminano molto ben accompagnate e alternate mentre l’entrata di mare è fresca, giustamente acida.
Decisamente insignificante, invece, la triglia. C’è poco da fare, a parte i piatti di frutti di mare, è un alimento che non rientra nelle corde della cucina francese tradizionale che non a caso mette la carne come elemento clou delle portate e che tratta e salsa eccessivamente i pesci.
Troppi ingredienti e una triglia che sembrava di lago tanto priva di sapore.
Completamente rovesciato, invece, il discorso del piatto con la lepre. Semplicemente divino, il migliore di questa breve trasferta parigina.
Tartufo e tartufo è una esibizione divertente ma non immemorabile.
- Carré des Feuillants, i vini
Siamo, conviene ricordarlo, in una delle più belle cantine del mondo con vini e distillati senza tempo anche perché Alain è uno dei rari casi di cuochi appassionati ed ha sempre collezionato tanto nel corso della sua vita professionale.
Defaticanti e discreti i dolci
Insomma, sicuramente una esperienza da fare: il menu scelto da Alain ha avuto il giusto tono, un decollo e un atterraggio perfetti e senza sbavature. Davvero una bella esperienza in uno di quei posti giustamente considerati tempi della cucina francese neoclassica.
Dai un'occhiata anche a:
- Guida a Taurasi, il cuore del vino rosso in Irpinia
- Pandeli Restaurant a Istanbul, cucina tipica turca nel mercato egiziano
- Stella Michelin a Hémicycle di Flavio Lucarini e Aurora Storari a Parigi
- Moët in Paris by Allénos, il bistrot di Yannick Alleno alla portata di tutti
- Raza a Madrid, la braceria da non perdere vicino la Gran Via
- Pastamara a Vienna, la cucina universale di Ciccio Sultano al Ritz Carlton
- Table di Bruno Verjus a Parigi, lo chef bistellato dalla vita romanzata
- Ristorante Nub di Andrea Bernardi a Santa Cruz di Tenerife