di Fabio Panci
Dopo una assenza durata quasi 15 anni, caspita il solo pensiero mi mette in soggezione di fronte ai numerosissimi lettori di questo portale con cui ho la fortuna ed il piacere di collaborare, ho preso “l’impegno” con la mia famiglia di tornare a Napoli almeno una volta all’anno.
Ad ogni viaggio mi piace sempre scoprire sempre posti nuovi, scorci mozzafiato, angoli nascosti della città e soprattutto vado alla caccia di ristorantini tipici dove ancora si può gustare la vera cucina partenopea.
Anche questa volta, dopo un’attenta ricerca proprio sulle pagine di questo blog, la mia scelta si rivelata azzeccatissima. L’Osteria la Mattonella, incastonata nelle stretta via Giovanni Nicòtera al civico 13, è una vera opera d’arte con un originale pavimento di basalto, stupende ceramiche che rivestono tutto il locale ed infine quell’aria di casa che ti fa innamorare appena varcata la soglia.
La bella atmosfera che si respira all’interno grazie alla vicinanza dei tavoli ed i pochissimi coperti, il poter parlare con gli altri commensali (avendo un bimbo di appena un anno, che già muove i primi passi, praticamente a metà serata conoscevamo tutti gli ospiti) ed infine la gentilezza della figlia Fatima ci hanno fatto trascorrere davvero una bella serata.
Venendo a parlare di cosa abbiam mangiato, al di là della parole sono le foto a rendere giustizia alla bravura della sig,ra Antonietta coadiuvata dall’altro figlio Massimo in cucina.
Come antipasto optiamo per un trittico da favola composto da crocchè di patate, involtino di melanzana impanato e mozzarellina fritta da mille e una notte.
Il primo piatto vede scendere in campo la magistrale “pasta alla genovese”, preparata con ben tre tipi di cipolla, divina e da mangiare a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Segue poi un “polipo alla luciana” , con tanto di scarpetta finale coadiuvata dalla straordinaria bontà del pane della casa (richiesto per ben 3 volte) e un baccalà fritto squisito con una panatura, leggera ma gustossima, che al sol pensiero mi fa ancora venire l’acquolina in bocca.
Degna conclusione del viaggio enogastronomico l’immancabile babà, dolce a cui dovrei dedicare un’ode ogni volta ho la fortuna di mangiarlo per di più nella città che lo ha reso famoso in tutto il mondo.
Conto sotto i 25 euro a persona, con una Biancolella ischitana 2013 azienda Casa D’Ambra, fresca, versatile, salina, perfetta compagna dell’intero pasto. Una sola parola, anzi due: Una Meraviglia!
Osteria La Mattonella
Via Giovanni Nicotera, 13