Osteria Rebbi
Monforte d’Alba
52, Regione S. Sebastiano
Tel.0173 78568
Osteria Rebbi è un riferimento nuovo per chi gira in Langa. Siamo nell’area meridionale della denominazione docg del Barolo, non lontani dal castello di Novello, li dove i vigneti si impadroniscono completamente della vista e iniziano a dominare il paesaggio.
La struttura, con bella cucina a vista all’ingresso e una sala calda con hotellerie ridotta al minimo in stile bistrot, è stata aperta da una giovane coppia:Elena Bianco e Valerio Arione in cucina. Alle sue spalle c’è la Locanda di Barolo di Massimo Camia e molti stage in giro per l’Italia, tra cui il Gambero a San Vincenzo.
E la padronanza tecnica emerge con chiarezza nei piatti, a cominciare dall’uso abbondante dell’elemento vegetale, trattato in maniera leggera e moderna, decisamente efficace e capace di conservarne la freschezza. Ortaggi e verdure non mancano mai nei piatti e alleggeriscono una cucina che ha sicuramente una origine greve e terragna.
Lo si vede subito dal carpione di partenza, freschissimo, equilibrato, con l’acidità che spinge il piatto denza diventarne protagonista come spesso avviene in questi casi. Un piatto che fa salivare e che prepara al pranzo.
Ottimo, di vocazione piemontese dal titolo divertito, il vitello in salsa di sgombro, molto leggera, che fa il verso al vitello tonnato. Sulla carne da queste parti non si scherza, la tecnica restituisce ancora un piatto saporito e di equilibrio.
L’alleggerimento lo troviamo anche piatti che sulla carta sarebbero solo per palati forti e robusti. L’agnolotto del plin si trasforma in una caramella al sapore di parmigiana di melanzane, buonissimo, efficace, delicato ed elegante. Davvero un bel piatto mediterraneo.
Aereo e leggero il tajarin al ragù di salame.
Infine i due secondi. Il cervello di vitello di cui sono sempre stato ghiotto sin da bambino, squisito in una frittura perfetta e fragrante e il baccalà.
Insomma una Langa moderna, giovane, efficace, pulita, di tecnica al servizio del progetto del piatto, mai esibita. Un posto dove si mangia per al massimo 40 euro e si trova una gran bella carta di Champagne e di vini.
Per la scelta del vino, volevamo assolutissimamente Dolcetto, ci siamo affidati a Giancarlo Gariglio, uno che di questa materia mastica con dovizia di particolari:-)
Un Dolcetto fresco e acido, che abbiamo dovuto però rinfrescare, ha fatto da buona spalla ad una cena soddisfacente e che consigliamo a tutti quelli che si trovano da queste parti.
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