Sabato 17 Maggio, in tutte le piazze d’Italia si è festeggiato lo Slow Food Day, cioè il compleanno di Slow Food Italia. Ogni anno si sceglie un tema per suggestionare, suggerire, promuovere attività allo scopo di sensibilizzare la cittadinanza sui concetti cari a Slow Food. Tema di quest’anno: l’agricoltura familiare e di piccola scala. E non poteva essere altrimenti, il 2014 è l’anno in cui l’ONU promuove l’agricoltura familiare come arma per combattere la fame nel mondo, è l’anno in cui FAO e Slow Food, dopo aver siglato un protocollo d’intesa nel maggio del 2013, collaboreranno ancora più strettamente per la realizzazione di tutte quelle attività che porranno al centro quell’agricoltura di cui sono protagonisti i piccoli coltivatori, le famiglie, i piccoli allevatori e i pescatori, lavoro di cui Terra Madre a Torino sarà l’espressione il prossimo 23-27 Ottobre.
Anche la condotta Cilento (con il patrocinio del Comune di Agropoli) era in piazza ad Agropoli per festeggiare lo Slow Food Day e promuovere l’agricoltura familiare in un territorio sensibile e complesso come quello cilentano.
La coltivazione di piccola scala è l’unica in grado di garantire da un lato la conservazione del paesaggio e degli agro ecosistemi locali e dall’altro proporsi come fonte di reddito per chi pone al centro del proprio lavoro un’agricoltura che abbia le caratteristiche della filiera corta e sia rispettosa dell’ambiente e del lavoro dell’uomo.
In poche parole per chi oggi coltiva il cibo Buono, Pulito e Giusto.
Lo stile di Slow Food è sempre riconoscibile, affronta i grandi temi con impegno ma anche con leggerezza proponendo delle attività che possano consentire a tutti di avvicinarsi, divertirsi e godere della giornata.
Il mercato contadino ha visto l’esposizione e la vendita dei prodotti di una decina di coltivatori di piccola scala. Erano presenti i produttori di alcuni presìdi del Cilento: il fagiolo di Controne, il Cece di Cicerale, l’oliva salella ammaccata del Cilento, il cacioricotta del Cilento; a questi si sono aggiunti alcuni produttori biologici di grano con i loro prodotti deliziosi (pane, biscotti e altro), raccoglitori di funghi e tartufi, piccoli artigiani dell’intreccio, produttori di miele e una cooperativa che coltiva canapa per olio, pane e altri prodotti alimentari. Un discorso a parte meritano le donne della cooperativa “I colori del Mediterraneo” che hanno mostrato e venduto stoffe, filati e altri prodotti colorati con le erbe tintorie del Cilento.
La caccia al tesoro, che ha visto i bambini protagonisti nel pomeriggio, si è svolta tra i banchi del mercato, coinvolgendo gli espositori nella promozione di prove di abilità che hanno appassionato grandi e piccini per la valenza didattica del gioco e del racconto dei prodotti fatto da chi li coltiva.
Nel tardo pomeriggio, grazie alla collaborazione dell’Associazione MedFest onlus, i presenti hanno potuto assistere alla proiezione di un bellissimo documentario di Antonello Carboni “Nel segno del fusillo”.
Il fusillo di Felitto è un prodotto tradizionale, pregiato e particolarmente apprezzato in Cilento, elaborato con maestria da poche signore che ancora tradizionalmente utilizzano il ferro quadrettato per dare la forma a questa pasta fresca preziosa. Esso rappresenta a pieno titolo una parte di quella agricoltura contadina che in questa giornata si è voluto mettere al centro dei riflettori affinché non vada perduta.
In coda alla proiezione, oltre ad intrattenersi piacevolmente con le signore che nel 2006 sono state protagoniste del documentario, abbiamo avuto il piacere di averle come insegnanti nel laboratorio che ha consentito a tante persone di provare a fare il fusillo sotto la guida esperta delle maestre artigiane.
A cornice di tutto questo, per sottolineare che lo Slow Food Day voleva essere una festa che abbracciasse il territorio della condotta, alcuni ristoranti di soci hanno proposto per quel giorno nel loro menu un piatto elaborato con i presìdi del Cilento.
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