Conclusione sfavillante per l’ultimo appuntamento di “Un libro, due chef e… tre specialità”. Merito della grandezza e della generosità del giornalista enogastronomico simbolo del Sud Italia. Stiamo parlando di Luciano Pignataro che, sollecitato dalle domande di Tina Cacciaglia, ha ripercorso un viaggio appassionante che dura da più di vent’anni indirizzato alla scoperta e alla valorizzazione dei sentieri dei sapori nostrani.
“Le Ricette del Cilento”, questo il libro scelto da Maria Manuela Russo per l’evento finale, ospitato come al solito presso “Re Maurì”, il ristorante gourmet del “Lloyd’s Baia Hotel” di Vietri Sul Mare, diretto da Maria Marinelli.
E se chi ben comincia è a metà dell’opera, il lieto fine è già assicurato.
E giovedì per celebrare il libro c’erano Lorenzo Cuomo, lo chef di casa che si impegna al massimo affinché ogni particolare vada al suo posto. Con lui Giovanna Voria, l’ambasciatrice della dieta mediterranea nel mondo, dell’Agriturismo “Corbella” di Cicerale e Maria Rina del ristorante “Il Ghiottone” di Policastro.
Lericette scelte sono state un omaggio alle ricchezze e alle tipicità della provincia di Salerno.
A inaugurare la degustazione le “Sfiziosità mediterranee dei 5 sensi” (verdure del Cilento e i ceci neri di Cicerale pastellati con salsina agrodolce e fico bianco secco) della poliedrica Giovanna Voria, seguito dalla pasta e pomodoro sottosopra e dagli spaghetti con alici, peperoncini verdi e pane di Maria Rina.
Lorenzo Cuomo, invece, si è cimentato prima con un piatto che già dall’aspetto testimoniava di essere un’opera d’arte: baccalà, zuppa di pesce, alghe e sfoglia di pane alla pizzaiola; poi con il dessert ricotta, pere e…
I piatti sono stati accompagnati dai “Vini del Cavaliere” e da quelli di “Cantina Verrone”.
Le sorprese si sono susseguite l’una dietro l’altra.
La maestra cioccolatiera Giulia Capece del “Frutto della passione” ha preparato il cioccolatino puro grenada alle gocce di nakes, il liquore aglianico e amarene prodotto da Giovanni Cuomo.
Infine, i liquori di Alma De Lux, ovvero Luisa Matarese, che dal laboratorio artigianale di San Giorgio a Cremano, da cui opera da poco più di un anno, crea alchimie ricche di significato. In onore del Cilento, ha presentato agli ospiti il suo primo “lavoro”: la liquirizia e ancora il peperoncino e l’alloro.
Foto GiMa
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