L’annata 2014
La denominazione “Colli di Luni” si trova a cavallo fra le regione Liguria e Toscana e si estende sul territorio di quattordici comuni in provincia di La Spezia e tre in quella di Massa-Carrara.
Le tipologie di vino consentite dal disciplinare di produzione sono quattro, due legate al colore, ovvero Rosso e Bianco e due di vitigno: Albarola e Vermentino, ed è appunto a quest’ultimo vitigno – certamente il più importante e rappresentativo del territorio- che da qualche anno a questa parte viene dedicato l’evento “Benvenuto Vermentino” (l’edizione 2015 si terrà dal 23 al 25 maggio, come di consueto a Castelnuovo Magra).
Quest’anno poi, gli organizzatori hanno pensato di organizzare un’anteprima di presentazione, dedicata alla stampa, che si è tenuta lunedì 16 marzo.
Il programma di questa giornata è stato particolarmente denso, e prevedeva, nella mattinata, la visita a tre cantine del territorio, un pranzo, la visita guidata al bellissimo centro storico di Castelnuovo Magra (borgo insignito della “Bandiera Arancione” del Touring, la visita all’Enoteca l’Enoteca Pubblica della Liguria e della Lunigiana, una degustazione a bottiglie coperte di quattordici etichette di Colli di Luni Vermentino della controversa annata 2014 (in realtà un campione era del 2013), commentata dall’enologo Giorgio Bacigalupi ed infine una notevole cena curata da cinque ristoratori del territorio.
Di tutto questo ne scriveremo prossimamente, ora ci preme focalizzarci sui vini assaggiati, che ci hanno permesso di farci un’idea dell’annata 2014.
La prima opinione che ci siamo fatti è quella che in realtà, se si è lavorato bene in vigna, non è poi stata così brutta quest’annata, o perlomeno la sua trasposizione in bottiglia – la stessa opinione l’avevamo avuta con i numerosi assaggi di Bardolino Chiaretto, la settimana prima, a Lazise-.
Il filo conduttore di questi Vermentino è dato dalla decisa vena sapida, che caratterizza la maggior parte dei vini degustati, spesso unita ad una freschezza, data dall’acidità superiore alla media, e dovuta all’andamento climatico “atipico” dell’annata.
In pratica abbiamo trovato vini freschi, con una gradazione alcolica inferiore al passato (pensiamo che sia un bene), più facili da bere, e probabilmente con una buona previsione di durata nel tempo.
Ovviamente ciascun vino ha la propria personalità, dovuta anche allo stile aziendale, ma, a parte alcuni campioni “diversi” dagli altri -vedi ad esempio l’Etichetta Nera di Bosoni, più giocato sulla morbidezza, ed il Pigno 2013 “macerato” di Terre della Luna- abbiamo riscontrato una buona omogeneità e riconoscibilità del vitigno.
In un paio di campioni abbiamo trovato delle note vegetali un poco “sauvignoneggianti”, ricordiamo che comunque il disciplinare di produzione prevede di utilizzare sino ad un dieci percento di vitigni a bacca bianca diversi dal Vermentino, anche se in quasi tutti i vini degustati parrebbe venir utilizzato unicamente quest’ultimo vitigno.
Una costatazione curiosa ed interessante è data anche dalle valutazioni da noi assegnate ai vari campioni, tutte più che buone, con uno scarto, tra il primo (al quale abbiamo assegnato 85/100) e l’ultimo, inferiore ai tre centesimi, un’inezia in pratica.
Eccovi quindi sinteticamente descritti i vini assaggiati, elencati in ordine di preferenza.
– Arrigoni “Ampelos”
Verdolino-paglierino luminoso. Intenso al naso, fruttato, frutta bianca fresca, agrumato, pulito, accenni d’erbe officinali. Fresco, bellissimo frutto (pesca bianca matura), sapido, agrumato, bella vena acida, lunga la persistenza.
– Cantine Lunae – Bosoni “Etichetta Nera”
Giallo paglierino scarico. Discreta intensità olfattiva. Frutta gialla (pesca gialla), buona intensità. Buona struttura, bel frutto giallo (pesca matura), sapido ma morbido, buona la persistenza.
Diverso dagli altri, molto più giocato sul frutto.
– Terre della Luna – “Pigno” (2013)
Paglierino intenso, quasi dorato. Note macerative, buccia di mela, buccia d’uva, intenso, frutto giallo. Sapido, macerativo, completamente diverso dagli altri, note piccanti, buona la persistenza.
Il particolare metodo produttivo, ovvero la macerazione sulle bucce, rende questo vini molto diverso (tra l’altro cambia anche l’annata).
– Azienda Agricola Ottaviano Lambruschi
Verdolino luminoso. Media intensità olfattiva, sentori d’erbe officinali, accenni agrumati. Fresco, agrumato, sapido, leggermente piccante, bel frutto (pesca), buona la persistenza.
– La Baia del Sole – Federici – “Oro d’Isèe”
Giallo paglierino con riflessi verdolini. Intenso, agrumato (pompelmo, cedro), pulito, fresco. Intenso, fresco, bella vena acida, sapido, agrumato, frutta bianca, lunghissima persistenza su sentori agrumati.
– Terenzuola – “Le Vigne Basse” (90% Vermentino, 10% altri vitigni)
Verdolino scarico, luminoso. Intenso, agrumato, accenni aromatici, pulito, leggere note di camomilla. Fresco, sapido, minerale, spiccata vena acida, agrume maturo, lunga la persistenza.
– Podere Lavandaro
Verdolino luminoso. Di media intensità olfattiva, sentori di nocciole, erbe officinali, fieno. Fresco, di buona struttura, agrume maturo (arancio), sapido, bella vena acida, lunga la persistenza. Meglio alla bocca.
– Il Monticello – “Groppolo”
Verdolino-paglierino. Intenso, fruttato-vegetale, pesca bianca, erbe officinali, elegante. Buon frutto, pesca, discreta sapidità, erbe officinali fresche, lunga persistenza.
-. Azienda Agricola Ottaviano Lambruschi – “Il Maggiore”
Verdolino non molto intenso. Media intensità olfattiva, note vegetali, un poco chiuso. Bel frutto, fresco, pesca, sapido, leggera piccantezza, bella vena acida, discreta la persistenza.
– Azienda Agricola Il Torchio
Verdolino scarico, note paglierine. Intenso, accenni vegetali (sauvignoneggiante), pulito, pesca bianca, agrumato (pompelmo). Fresco, pompelmo, leggera piccantezza, buona persistenza.
– La Burlanda
Giallo paglierino luminoso. Intenso, erbe officinali, fieno. Buona struttura, sapido!, erbe officinali, leggera piccantezza, bella vena acida, lunga persistenza.
– Cantine Bondonor – “Lunaris”
Paglierino tendente al color limone. Discreta intensità olfttiva, erbe officinali, note vegetali, fieno. Intenso, buona struttura, fruttato (pesca gialla), note di fieno, bella vena acida, buona persistenza. Meglio alla bocca.
– Azienda Agricola Ottaviano Lambruschi – “Costa Marina”
Verdolino luminoso. Buona intensità olfattiva, sentori vegetali, erbe officinali, fieno. Fresco, bella vena acida (agrumi), leggera piccantezza, buona la persistenza su sentori vegetali.
– Giacomelli Azienda Agricola – “Pianacce”
Verdolino-paglierino luminoso. Di buona intensità olfattiva, agrumato, frutta a polpa bianca (pesca, mela), erbe officinali, fieno. Buona struttura, sapido, agrumato, erbe officinali, lunghissima la persistenza, chiude leggermente amarognolo.
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