Azienda Agricola Casebianche
Uva: aglianico
Fascia di prezzo: 10,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio
Vista 4/5 – Naso 25/30 – Palato 25/30 – Non omologazione 30/35
Lo “scherzo” è un componimento della musica classica, alternativo al minuetto e che rappresenta una sonata veloce, allegra e vivace.
Pasquale e Betty Amitrano dell’Azienda Casebianche di Torchiara, con la collaborazione di Fortunato Sebastiano, hanno voluto proporre un nuovo “scherzetto” e così, dopo la produzione dello spumante bianco La Matta che ha riscosso un innegabile successo incontrando il favore dei consumatori, lanciano sul mercato il Fric, un rosato frizzante secco ideale compagno per un’unione perfetta. Entrambi i vini rappresentano una riproposizione di bollicine con metodo ancestrale “veloci, allegre e vivaci” proprio come lo “scherzo” musicale di cui ho accennato prima.
Il metodo è identico: i vini rifermentano in bottiglia naturalmente con la semplice aggiunta del mosto che ha generato il vino base. Non c’è nessuna aggiunta di zuccheri, di lieviti o di solforosa. La rifermentazione s’innesca spontaneamente con i primi tepori primaverili. Non si procede alla separazione dalle fecce di fermentazione e così i vini sono proposti in una veste integrale e genuina.
La novità del Fric (acronimo che vuol dire frizzante cilentano) Aglianico Rosato Frizzante Secco Paestum Igp 2013 rispetto a La Matta la si può leggere nel titolo stesso. Ha una bassa gradazione alcolica e per adesso è prodotto soltanto in un paio di migliaia di bottiglie, tanto per tastare il polso al mercato.
Il colore è di un rosa rubino sfumato, tipo schiava gentile del Kalterersee e leggermente velato. L’impatto olfattivo è fragrantemente vinoso e delicatamente fruttato e floreale, con evidente marcatore di lampone macerato e di rosa tenue. In bocca il sorso scorre godibilmente lieve, frizzantino al punto giusto, secco, fresco, pulito, elegante, sapido, dissetante, vivace, giovane, sfizioso e melogranato. Chiude su un’infiltrante pulsazione minerale, intrecciato poi ad un succoso e limpido frutto sottoboscoso. Vino interessante, senza avere pretese di apparire ad ogni costo. Direi che si tratta di uno “scherzo” ben riuscito di un prodotto sorprendentemente singolare. Da bere come aperitivo, oppure da abbinare ai finger food, o ad una cucina leggera. Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Torchiara (Sa) – Via Case Bianche, 8
Tel. 0974 843244
Info@caesebianche.eu – www.casebianche.eu
Ettari di proprietà: 14, di cui 5,5 vitati
Enologo: Fortunato Sebastiano
Bottiglie prodotte: 30.000
Vitigni: aglianico, barbera, piedirosso, fiano, santa sofia e malvasia
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