di Stefano Tesi
Partita ieri mattina la spedizione in Langa dei Giovani Promettenti, per i quali si profilano i consueti 200 vini in quattro giorni. Prime impressioni confortanti e prime visite molto interessanti: Mauro Sebaste e Umberto Fracassi.
Più forte di ogni acciacco, imprevisto e meteo avverso, anche quest’anno il gruppo IGP si è presentato puntuale, nonostante alcune defezioni, al tradizionale appuntamento d’autunno in Langa per le degustazioni dei Barbaresco (2011) e dei Barolo (2010). Presenti Carlo Macchi, Lorenzo Colombo, il sottoscritto e il promettente, ma in disguise, Pasquale Porcelli, detto Baiocchi. Assenti giustificati Roberto Giuliani e Luciano Pignataro.
Tutti ospiti di Albeisa e del Consorzio Barolo, Barbaresco, Alba, Langhe e Roero, che ci hanno messo a disposizione, oltre alla logistica, la sala degustazione dell’Ampelion di Alba e il quartier generale notturno dell’Hotel Barolo, nell’omonimo borgo.
Il programma prevede circa 200 i vini in assaggio e svariate visite in aziende produttrici, per conoscere meglio e de visu chi sta dietro alle etichette.
Si è cominciato ieri mattina di buon’ora, sospinti dal sergente Macchi, con 58 campioni di Barbaresco 2011. Risultati più che soddisfacenti e qualità superiore alla media, con vini piacevoli, tendenzialmente pronti ma privi in generale di inflessioni fastidiose o di eccessi, buoni profumi e colori nella norma. Impressioni confermate da una certa convergenza nei giudizi di tutti i degustatori coinvolti.
Insomma non ci siamo picchiati e questa è una notizia.
Dopodichè spedizione a casa di Mauro e Maria Teresa Sebaste per l’approfondimento non solo dei suoi Barolo (Prapà 2009 e Ghè riserva 2007), ma di un’interessante Barbera d’Alba Centobricchi 2012 e della storia dell’azienda, vicenda tutt’altro che comune. Complice dell’operazione, una rimarchevole insalata di foglie intere di spinaci, nocciole igp e pere.
E’ seguita una full immersion nel mondo di Umberto Fracassi, gentiluomo di antica tradizione e produttore molto fuori dalle righe, con avita cantina nel centro storico di Cherasco. Oltre al Barolo Mantoetto 2008 e 2009, piaciuto molto il suo Dolcetto d’Alba.
Stamattina, all’Ampelion, è stata poi la volta dei primi 49 Barolo dell’annata 2010. Ancora pochi per avere un quadro completo, ma come ieri la media è stata più che positiva e il trend ci piace assai.
Fuori piove, ma noi stiamo al coperto e comunque abbiamo pronti i canotti.
A domani per la cronaca della seconda manche.
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