Giunta alla sua quattordicesima edizione, la Guida I Vini d’Italia de L’Espresso è l’ormai consueta fotografia, puntuale e ricca di dettagli, dell’attualità vinicola del nostro paese. Un volume di agile
formato e facile consultazione che sottopone la produzione enologica nazionale ad una selezione attenta e sistematica effettuata su ben 25000 vini assaggiati. Non mancano le informazioni di carattere generale, con indicazioni sulla conservazione, sul servizio del vino, sugli abbinamenti, unite alla presenza di un utile glossario tecnico. Una serie di ragguagli forse superflui per i conoscitori più evoluti, ma indispensabili per tutti coloro che si avvicinano con curiosità al vino e desiderano saperne di più. Ed è al grande pubblico di consumatori e appassionati che si rivolge con linguaggio diretto e immediato I Vini d’Italia, senza rinunciare a rappresentare uno strumento indispensabile anche per gli operatori del settore, in virtù del ricco corredo di notizie e dati messi a disposizione.
Il nucleo centrale della Guida 2015, dedicato alla recensione di vini e aziende, è ordinato per regioni, ognuna delle quali è introdotta da una cartina geografica, corredata dall’indicazione delle aree relative alle principali denominazioni di origine; nella seconda pagina di ogni regione, oltre a un commento riassuntivo sull’andamento degli assaggi, è evidenziata la tabella dei “Migliori acquisti” che segnala i vini dal rapporto qualità-prezzo più favorevoli dell’anno, utile per ricordare che si può bere bene, anzi benissimo, senza spendere più di 15 euro. A seguire sono recensite, in ordine alfabetico, le schede informative dei produttori selezionati (2100 nel complesso) e dei loro vini.
Le aziende di maggiore rilevanza qualitativa sono segnalate dall’attribuzione di stelle (da una a tre) in funzione della loro qualità e continuità nel corso degli anni. Nell’edizione 2015 le “stelle” sono state assegnate a 520 produttori, tra i quali 17 classificati con la massima valutazione di tre stelle. Con la menzione speciale “Outsider” sono stati invece selezionati i migliori vini delle denominazioni o tipologie che si sono particolarmente distinte negli assaggi pur senza raggiungere livelli d’eccellenza.
La massima classificazione è invece costituita da I Vini dell’Eccellenza, distinta dal simbolo delle cinque bottiglie corrispondenti a un punteggio di almeno 18/20. La Guida 2015 ne attribuisce 263.
Sul podio più alto, alla quota massima di 20/20, si piazzano due vini: il Barolo Vigna Rionda di Massolino, che con l’annata 2008 bissa il risultato ottenuto lo scorso anno dal 2007, e lo straordinario Trebbiano d’Abruzzo 2010 di Valentini, il primo vino bianco, nella storia della Guida, a raggiungere il punteggio più alto.
Staccati di un punto, a 19/20, si trovano 13 vini, tra i quali si segnalano due vini dolci, il Vecchio Samperi di De Bartoli e il Vin Santo di Vigoleno di Lusignani, un solo vino bianco (il raffinato Fiano di Avellino di Pietracupa) e dieci vini rossi, con la conferma di molti marchi classici, come i toscani Sassicaia e Le Pergole Torte, o i Barolo e i Barbaresco dei ben conosciuti Giuseppe Mascarello, Roagna e Giuseppe Rinaldi, oltre al finissimo Valtellina Vigna Regina di AR.PE.PE., al sorprendente Boca dell’Antico Borgo dei Cavalli e al possente Cannonau Riserva Barrosu di Montisci.
Nel complesso il Piemonte, con 60 vini da “5 bottiglie”, conferma la propria leadership e anche il Barolo resta al primo posto nella gerarchia delle denominazioni, con 31 vini che si sono fregiati della massima valutazione. Non è stata da meno la Toscana che, con ben 54 eccellenze resta un punto di riferimento dell’enologia nazionale, grazie anche alla conferma ad alto livello del Brunello di Montalcino e del Chianti Classico e alla vitalità delle altre aree della regione, con i vini bolgheresi in bella evidenza. Molto positivo il riscontro ottenuto dai vini del nord-est: dal Trentino-Alto Adige (31 le eccellenze), con i vini della Valle Isarco ancora in risalto, al Veneto (14 eccellenze), per chiudere l’ottima performance friulana (12 eccellenze).
Nel complesso l’edizione 2015 ha confermato una crescita generalizzata sul fronte dei vini bianchi, con una valida rappresentanza diffusa in quasi tutte le regioni italiane, con conferme “sostanziose” in Campania (ben 9 le eccellenze “bianchiste”), nelle Marche, grazie ovviamente al successo dei Verdicchio, e in Liguria. Note sempre più positive si registrano anche sul fronte degli spumanti, con la Franciacorta alla ribalta. E’ da segnalare, inoltre, come più della metà dei vini dolci di alto livello prodotti in Italia provengano dalle isole, con un successo rimarchevole dei Passito di Pantelleria. Tra i vini rossi si confermano, oltre alle tipologie sopra citate, tutte le principali denominazioni, dagli Amarone della Valpolicella ai Montepulciano d’Abruzzo, dai Sangiovese di Romagna ai possenti rossi pugliesi. Non mancano però le sorprese, costituite dall’approdo ai livelli dell’eccellenza di vini di straordinaria bevibilità come il Brachetto Vareij di Hilberg-Pasquero, il valdostano Cornalin di Rosset, il Lago di Caldaro di Klosterhof oltre alla consueta, ma più fornita che mai, batteria di Lambrusco emiliani.
Ricordiamo infine che più di un quarto dei vini di eccellenza arrivano in enoteca a un prezzo inferiore ai 15 euro: si può bere benissimo senza svuotarsi il portafoglio.
TRE STELLE
Ca’ del Bosco
Castell’in Villa
Cisa Asinari
Conterno Giacomo
Ferrari
Giacosa Bruno
Isole e Olena
Mascarello Giuseppe e Figlio
Montenidoli
Montevertine
Poggio di Sotto
Produttori Terlano
Quintarelli Giuseppe
Rinaldi Giuseppe
Roagna
San Guido
Valentini
768 pagine
Euro 19,50 in edicola e libreria
Euro 7,99 in versione digitale
Direttore: Enzo Vizzari
Curatori: Ernesto Gentili e Fabio Rizzari
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