Gerardo Cesari e l’amore ai tempi di Whatsapp, con Giulietta e un bicchiere di Valpolicella

Pubblicato in: Giro di vite

di La Dame du Vin Livia Riva

Lago di Lecco, Lago di Pusiano, Lago di Como, Lago di Bosisio, Lago di Annone, Lago del Segrino, Lago di Alserio.

No, non mi sono inventata nulla. Io provengo da una zona di laghi di tutti i generi e origini e quando la Gheusis mi ha invitata sul Lago di Garda con l’intento di scoprire alcuni aspetti non così evidenti, la mia naturale inclinazione all’acqua dolce ha propeso per il si.

In un fine settimana di Ottobre, scaldato da un sole estivo (le temperature di Agosto, quelle fredde, erano solo uno sbiadito ricordo), ho avuto il piacere di vedere uno scorcio di lago che non conoscevo: il versante veronese del Lago di Garda.

Piccole cittadine quasi dipinte sulle sponde dell’acqua: Garda, Bardolino, Torri del Benaco, Punta San Vigilio, Malcesine.

E in mezzo a queste bellezze ho trovato qualcosa che mi ha scaldato il cuore.

Certo con un bicchiere di vino, ma anche con delle lettere d’amore che mai, in questi tempi, avrei pensato di leggere ancora.

Andiamo con ordine.

Visita alla cantina Gerardo Cesari di Cavaion Veronese, un produttore storico della Valpolicella che offre un ventaglio molto completo di prodotti del territorio, dal Lugana alla Corvina, attraverso il Ripasso e il Soave, per arrivare all’Amarone e al Recioto.

Ci accoglie Cristoforo Materossi, marketing manager dell’azienda che nel giro in cantina, tradizionale ma dotata di attrezzature decisamente all’avanguardia, ci illustra in modo semplice ed efficace, il processo utilizzato per le uve Corvina – Corvinone – Rondinella per ottenere l’Amarone.

Centoventi giorni di appassimento in cassette con i fori per lasciare respirare i grappoli.

La degustazione che segue parte da un Lugana, Cento Filari 2013, dotato di profumi primaverili e giocosi, grande freschezza e mineralità.

Si prosegue con un vino rosso, e dopo tante bollicine lo apprezzo in modo particolare: Jèma 2010, una Corvina in purezza che risveglia tutte le mie papille con uno schiaffo di acidità e di tannino imponente ma garbato.

Arriviamo al clou della degustazione con l’Amarone Bosan 2005 che rivela tutta la compattezza di questo vino e il grande lavoro che dietro si nasconde. Si mastica quasi, ma con tanta piacevolezza. I profumi e aromi di ciliegia fanno capolino mentre sventagliate di caffè e cacao alzano la mano per attirare l’attenzione. Acidità perfettamente integrata con l’importante titolo alcolometrico di 15,8% (anche se secondo me è maggiore) e persistenza infinita.

Avevo quasi dimenticato quanta sicurezza può dare un vino rosso!

E le sorprese non finiscono qui.

La nostra visita viene arricchita dalla presenza di un personaggio molto particolare che si muove nella sala esposizione della cantina.

Si tratta di Giulio Tamassia, presidente del Club Giulietta, di cui, personalmente, non avevo mai sentito parlare ma che, ho saputo dopo, è conosciuto in ogni angolo del pianeta.

Banalizzando il concetto e l’intenzione, si tratta di un club di volontarie chiamate “Le Segretarie di Giulietta” che provengono da tutte le parti del mondo e che, regalando parte del loro tempo, arrivano fino a Verona per svolgere un compito ben preciso nel Club: tradurre e rispondere personalmente, una ad una, a tutte le lettere d’amore che arrivano ogni giorno a Verona indirizzate semplicemente a Cara Giulietta, Dear Juliet, Liebe Juliet, Chère Juliette – Verona.

Così, senza indirizzo e numero civico. E i postini lo sanno e consegnano le lettere. Decine e decine ogni giorno per migliaia di lettere all’anno.

Sono tutte lettere scritte a mano, nelle più disparate lingue, comprensibili o meno. Chiedono consigli, parlano d’amore, di dolore, disperazione e passione. Sono vere, sono sincere.

E come si sposano queste lettere con il vino?

La Cantina Gerardo Cesari ha deciso di sostenere e supportare il Club di Giulietta e, dal 2013, i suoi vini sono diventati “i vini di Giulietta”.

La cantina è diventata anche una succursale dell’ufficio postale del Club e i visitatori possono imbucare qui le loro lettere destinate alla Cara Giulietta.

Ma non è tutto.

In cantina hanno anche pensato di abbinare un vino della loro produzione ad una lettera presa a caso fra le tante arrivate.

In che modo?

Cercando di interpretare il carattere del vino stesso con i tratti più distintivi della lettera d’amore.

Amber, dall’Australia, scrive del suo amore tradito, e poi riconfermato, e poi tradito ancora.

E le note chiare e limpide del Cento Filari richiamano una freschezza che c’è e poi sembra andarsene per ritornare in modo prepotente con i suoi aromi.

La struttura forte dell’Amarone Bosan fa da richiamo al racconto di Tracey (USA) che ha aspettato per anni il ritorno di un grande e potente amore da lei.

Il Jéma accompagna i sentimenti puliti e rari di Edward, Sud Africa che scrive a Giulietta solo per dirle quanto è fortunato ad avere un amore come il suo.

Questo percorso di degustazione particolare, in alcuni tratti molto emozionale, trova riscontro positivo a Cavaion Veronese, con le visite di tutti gli appassionati alle Cantine Cesari.

Tutto il mese di Dicembre vi sarà quindi la possibilità di scoprire “Love’s Drop”, gocce d’amore in una bottiglia di vino. Che non resta mai vuota.
Club di Giulietta

Via Galileo Galilei, 3

37133 Verona VR

www.julietclub.com

 

Cantina Gerardo Cesari

Loc. Sorsei 3

37010 Cavaion Veronese (VR)

Tel. +39 045 62 60 928

www.cesariverona.it


Dai un'occhiata anche a:

Exit mobile version