di Marco Contursi*
Si è conclusa la festa in condotta da 7 giorni e solo ora trovo la forza per riflettere sull’evento. Il mio bilancio è positivo, i numeri parlano da soli, 81 stand, 350 calici e tracolle date, tra le 100 e i 150 persone aggiunte senza calice. Piatti eccezionali con i prodotti del territorio, dolci eccellenti di Maestri indiscussi o giovani emergenti. E che dire dei magnifici vini delle cantine dell’Enoteca provinciale o delle superbe birre artigianali, fino ai liquori figli della più schietta tradizione cilentana. Una festa unica e bellissima.
Qualche polemica postuma di alcuni ristoratori e produttori (pochi per fortuna), mi ha fatto capire come ci sia ancora tanto da fare. Fa male sentire un locale giovane, lamentarsi di avere avuto solo 2 tavoli, mentre un Grande della cucina come Peppe Stanzione su 1 solo tavolino ha incantato tutti per preparazione e gusto del suo piatto. E come lui tantissmi altri colleghi, umili ed operosi ma dotati di una classe immensa.
Ma Cos’è la Festa in Condotta? Vorrei chiederlo a uno ad uno delle oltre 500 persone intervenute, tra organizzatori, soci, ospiti, ristoratori e produttori. Dopo 4 edizioni sento un profondo bisogno di capire cosa è per loro. Vi dico cosa dovrebbe essere per tutti. Un momento di aggregazione unico nel suo genere (mai tanti chef di uno stesso territorio tutti insieme, MAI!!!), una festa dei sapori e della amicizia, una festa di tutto un Territorio. Una festa che dovrebbe vedere, almeno per una sera, messe da parte polemiche tra chi fa lo stesso mestiere e pretese futili, per guardare a un fine maggiore, ossia presentare al mondo, l’agro nocerino sarnese per quello che è, una terra di tantissimi produttori e ristoratori di eccellenza e non solo di malaffare, come spesso riportato dai giornali.
Lo spirito giusto della festa? Quello che si respirava al banco della porchetta dove tra bottiglie vuote, salame che volava, scherzi e lazzi, si mangiava e si rideva di gusto, tutti insieme, produttori, ristoratori e persone intervenute. Simpaticamente casinari, senza prendersi troppo sul serio. E’ pur sempre una festa.
Per realizzare un evento simile tante persone hanno lavorato ininterrottamente e gratuitamente per giorni per preparare il tutto, arrivando anche a scaricare tavoli, montare lampadine e faretti, spazzare per terra, trasportare materiali, girare il territorio per portare i biglietti.
Un impegno mostruoso che forse non a tutti è chiaro.
I loro nomi: Mimmo Monetta, Carmine Capuano, Antonio Polichetti, Nello Torino, Lorenzo Principe, Raffaele Vitale, Giuseppe Ambrosio, Enza Lambiase, Francesca Cutino, Gennaro Sacchetti, Gioacchino Orlando, Agostino Torino, Liberato Lepore, persone che, mentre tutti gli altri mangiavano, loro presidiavano l’ingresso, gestivano la consegna dei bicchieri, verificavano che tutto andasse bene.
A questi vanno aggiunti i due sponsor tecnici Scafati In, che si è occupato della stampa di manifesti e biglietti e il gruppo Perrella, che ha donato i bicchieri e le tracolle dimostrando sensibilità verso l’iniziativa, sensibilità che altri non hanno avuto.
Tutti, con l’unico scopo di far fare bella figura al nostro territorio. Ma da soli non ce la possiamo fare, serve l’ aiuto di 3 categorie di persone presenti quella sera:
1) L’ aiuto della classe politica, pure intervenuta alla festa (diversi sindaci e autorità dei comuni della zona), ma poco interessata a cosa fosse realmente l’evento, visto che nessuno si è avvicinato a me a conoscermi o a chiedere cosa facessimo lì. Solo il sindaco di Corbara è socio Slow, un esempio che molti colleghi dovrebbero seguire. La politica è fondamentale per il rilancio del territorio e della ristorazione locale, a partire dalla riqualificazione dei centri storici, dove spesso sono allocate le osterie. Ma anche finanziando iniziative serie di promozione e non sagre e sagrette grottesche ed inutili.
2) L aiuto dei ristoratori e produttori che devono mettere da parte una volta per tutte polemiche e invidie, per fare squadra, capendo che solo proponendo il territorio tutto, avranno successo i singoli. Da soli si è troppo piccoli per andare avanti in un territorio non a vocazione turistica.
3) L’aiuto delle persone intervenute alla serata che devono ricordarsi dei ristoratori e produttori locali, tutto l’anno e non solo 1 sera. Il territorio deve essere vissuto 365 giorni l’anno. Si mangia bene, si trovano piatti antichi altrove dimenticati (iammarielli, braciole di capra, migliaccio ecc), si spende il giusto e c’è il culto dell’ accoglienza, non resta che venire a trovarci visto che siamo ad appena 20 km di autostrada sia da Napoli che da Salerno, si fa prima a venire dal Vomero a Sarno o a Nocera che scendere a Mergellina.
Questo discorso di unire le forze positive del territorio deve essere chiaro a tutti. Solo così cresceremo anno dopo anno, cercando io per primo di non ripetere alcuni errori (per un disguido con la ditta di pulizie abbiamo finito le buste dell’immondizia) di cui mi scuso ma ricordo che non organizzo eventi per professione, ma solo per passione e attaccamento alla terra in cui vivo.
Non può inoltre mancare, un pensiero affettuoso ad uno chef che ha sempre partecipato e che quest’anno è stato fermato da un problema di salute serio. Nicola, sono sicuro che l’anno prossimo sarai più in forma che mai, siamo tutti con te.
E ancora, l’ idea di chiedere a ognuno dei partecipanti di portare una busta con generi di prima necessità è stata un successo, la mensa dei poveri di Padre Calenda di Pagani, grazie alla generosità di chi è venuto alla festa per qualche giorno non avrà problemi. Sarà una costante di tutte le future iniziative Slow della Condotta Agro nocerino sarnese, quella di chiedere ai partecipanti una busta di generi alimentari.
Ora, dopo aver ringraziato di cuore tutti coloro che hanno partecipato alla festa, ad iniziare dal presidente Slow Food Campania Peppe Orefice, rientrato anzitempo dal salone per testimoniare la vicinanza dell’ associazione all agro nocerino, prendo serenamente cappello, augurando a tutti noi, di ritrovarci TUTTI insieme fra un anno ( singolarmente ci vedremo per iniziative mirate), magari un pizzico più felici di oggi.
INSIEME CE LA POSSIAMO FARE A SUPERARE LA CRISI. W LA AGRO NOCERINO SARNESE. W SLOW FOOD.
Di seguito i nomi di tutti i produttori e ristoratori intervenuti:
Casa del Nonno 13 Mercato San Severino
Le Trabe Capaccio
Luna Galante Nocera Superiore
Taverna Mascalzone Scafati
Trattoria O romano Sarno
Osteria al Paese Nocera Inferiore
La Fratanza Nocera Superiore
Il Morese Mercato San Severino
Osteria del Castello Mercato San Severino
O Ca Bistrot Nocera Inferiore
Evù Vietri sul Mare
Hotel Raito Vietri sul Mare
Braceria Bifulco Ottaviano
Dalla Padella alla Brace Angri
I sapori di un tempo by La Pentolaccia Angri
Cantina del Vescovo Nocera Inferiore
Locanda Il Moera Avella
Pensando a Te Baronissi
Agriturismo La Grotta Corbara
Nostro artigiani del Gusto. Eboli
Chef Antonello Cuciniere Eboli
La taverna del Sarino Sarno
Vincanto Wine & Food Pompei
Agriturismo Mastrofrancesco Morcone
La Pignata Bracigliano
Country club Roccapiemonte
Mi Carrò . Corbara
Pizzeria Resilienza Salerno
Pizzeria Polichetti Roccapiemonte
Pizzeria Nonna Nannina Cava dei Tirreni
Pizzeria Corallo Mercato San Severino
Macelleria Aiello Pietro Angri
Pasticceria Mastro Dolciere Alfonso Pepe Sant’Egidio del Monte Albino
Pasticceria Mamma Grazia Nocera Superiore
Pasticceria Bruno Roccapiemonte
Pasticceria Mancuso Sarno
Pasticceria Palma Castel San Giorgio
L alverare bianco Nocera inferiore.
Liquorificio Cilento I Sapori della Terra Casal Velino
Caseificio Aurora Sant’Egidio del Monte Albino
I sapori di Corbara Corbara
Montoro Erbe Lavorate di Sarno
Terre Lavorate Conserve Sarno
Cooperativa agricola Dani Sarno
Fratelli D’Acunzi Nocera Superiore
Pastificio artigianale la Casa del Tortellino Angri
Pastificio artigianale Vicidomini Castel San Giorgio
Pastificio artigianale Opera Nocera Inferiore
Pastificio artigianale Giallo Pasta Nocera superiore
Pastificio “Le Antiche Tradizioni di Gragnano” Gragnano
Ro.Ca carni Mercato San Severino
Birrifici iscritti ABI CAMPANIA ((Maltovivo, Maneba, Sorrento,dell Aspide, Irpino, Serrocroce, Karma, Aeffe)
Birrificio Il Chiostro Nocera Inferiore
Birrificio Sud San Marco di Castellabate
Birrificio Agrado Olevano sul Tusciano
Birrifici Lady B Scafati
Birrificio Bella Mbriana Nocera Inferiore
Cantine:
Barone Rutino
Case Bianche Torchiara
Colle San Biagio Agropoli
Lunarossa Vini e Passione Giffoni Valle Piana
Marisa Cuomo Furore
Apicella Tramonti
Villa lupara Salerno
Casa di Baal Montecorvino Rovella,
Le Vigne di Raito Vietri sul Mare
Tenuta San Francesco Tramonti
Mila Vuolo Salerno
Borgo Giulia Corbara
Santacosta San Marzano sul Sarno
Reale Tramonti
Terra di Vento Montecorvino Pugliano
San Salvatore 1980 Giungano
*Fiduciario Condotta Slow Food Agro Nocerino Sarnese
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