Pizza sotto le stelle…dell’Irpinia: Elite, Bellanapoli e Corallo con la genovese di Paolo Barrale

Pubblicato in: Eventi da raccontare

di Lello Tornatore

Sì, possiamo dire che l’altra sera a Montoro ci siamo “inzuppati d’Irpinia”!!! Mutuando un’ espressione del grande Vinicio Capossela riferito alla tradizione della banda della posta di Calitri (Av) che suonava ai matrimoni (sponsali) facendo letteralmente “inzuppare” di sudore gli ospiti danzanti, noi ci siamo inzuppati di sapori, di profumi, di verdi sensazioni paesaggistiche, di cultura rurale…insomma, di grandi emozioni che ci fanno stare meglio, soprattutto in momenti come quello che stiamo vivendo.

 

L’occasione è l’evento Pizza sotto le stelle…dell’Irpinia, ideato da Nicola Barbato, il re della Ramata, presso il proprio show-room di Montoro, con Pasqualino Rossi della Pizzeria Elite di Alvignano, Vincenzo Di Fiore della Bella Napoli di Acerra e Sabatino Patrizio de Il Corallo di Mercato S. Severino.

 

 

 

Una collaborazione a sei mani di alcuni tra i più bravi pizzaiuoli della Campania, che si sono cimentati  nella realizzazione di pizze-gourmet con  i migliori prodotti dell’Irpinia. Alcune di queste chicche sono prodotte direttamente dalla GB Agricola, azienda di Nicola Barbato, leader nella produzione della cipolla Ramata di Montoro, che si dedica anche ad altre produzioni di nicchia quali il pomodoro datterino delle colline montoresi, le confetture di cipolla ramata, i patè all’aglio dell’Ufita ed altre leccornie.

Insieme alle tre pizze-gourmet, La Montoro (cipolla ramata, pancetta di Calitri e mozzarella affumicata), La Paternopoli (Broccolo Aprilatico, salsiccia irpina e mozzarella Caseificio Principati ), e La Marinara dell’Irpinia (datterino delle colline montoresi, aglio dell’Ufita e pecorino bagnolese), abbiamo anche degustato la favolosa genovese di Paolo Barrale, chef stellato del Marennà di Sorbo Serpico (Av) e il cuoppo di anelli di Ramata fritti.

 

 

 

 

 

E’ stata anche l’occasione per presentare in abbinamento alle pizze, la nuova birra  “La Fresca” di Serrocroce (unico birrificio da filiera agricola), rifermentata in fuso o in bottiglia, non filtrata, non pastorizzata, prodotta esclusivamente con i propri malti coltivati in azienda a Monteverde (Av).

Una birra che si caratterizza per i sentori speziati, fresca e beverina, la dolcezza dei suoi malti prevale sui luppoli.

Il clima della serata era quello solito goliardico all’insegna dello stare insieme tra amici, divertendosi ma facendo anche qualcosa di serio : accendere i riflettori sulle risorse del territorio e sulle professionalità di tanti giovani, pizzaiuoli e produttori, che affrontano questo particolare momento con serietà ed impegno ma anche con grande fiducia.

 


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