di Nunzia Gargano
Grande successo per la manifestazione organizzata da Carlo D’Amato e Paolo Graziano. Ieri dalle 11 alle 18 presso l’opificio dei Sapori di Corbara in via Corallo a Pagani si è tenuto il “Corbarino Day”. Un evento nato in collaborazione Gma (Import Export Specialità). Pizza nel pomodoro: questo il sottotitolo di una giornata nata per accendere i riflettori su un prodotto che ormai non ha più bisogno di presentazioni.
Il pubblico intervenuto è stato molto soddisfatto della manifestazione. Anche perché a tutti è stata data la possibilità di assistere in diretta alla lavorazione del pomodorino corbarino. Un viaggio affascinante sulle vie delle tradizioni contadine di un luogo, l’Agro Nocerino-Sarnese, che ancora tanto può offrire all’agricoltura campana.
Il “Corbarino Day” è stato un momento di arricchimento culturale. Per la festa di Carlo D’Amato e Paolo Graziano sono intervenuti le eccellenze enogastronomiche dello Stivale.
Dal maestro pasticciere Alfonso Pepe che ha deliziato i palati con il panettone caldo col gelato al corbarino e i cioccolatini col ripieno dei preziosi ortaggi.
E ancora c’erano i pizzaioli: Gigi Acciaio; Carmine Nasti, titolare della pizzeria “ Capri” a Bergamo, che prepara il prezioso impasto secondo i dettami della “scuola di Tramonti”
Per Info
I Sapori di Corbara srl, via Corallo, 173 – 84016 Pagani (Salerno)
www.isaporidicorbara.it; e-mail: info@saporidicorbara.it
Mob. 3208843878 – 3355852386
Dai un'occhiata anche a:
- Passaporto digitale del cioccolato di Modica Igp
- Stefano Callegari, serata tra gusto e “contaminazioni” da Jus a Napoli
- Gabriele Bonci e Angelo Rumolo celebrano il Cilento con due serate indimenticabili alle Grotticelle
- Vino e mercati, la percezione del Sud al Paestum Wine Fest
- Vignaioli in Cucina: ad Eboli, 6 appuntamenti per conoscere cantine e vignaioli del sud
- La serata di beneficenza in memoria di Luciano Bifulco: raccolti 45.000 euro
- Michele Pascarella b2b Sasà Martucci: l’evento benefico presso Napoli on the Road
- Cinquant’anni di Cesarini Sforza: cooperazione e progettualità, creano l’unicità della bollicina trentina