5000 vignerons che hanno vigne di proprietà e che vinificano tutta o gran parte della loro produzione (il resto viene venduto alle maison) non son un piccolo numero.
Ad ogni modo mi sono posta come obiettivo di visitarne almeno la metà entro un lasso di tempo ragionevole e lascio l’interpretazione di “ragionevole” al libero arbitrio di ogni lettore, copiando di sana pianta l’esempio dell’ordinamento giuridico inglese.
Fra questi ve ne sono sicuramente alcuni che, pur non facendomi una grande impressione al primo impatto, poi si scoprono estremamente curiosi e degni di una visita più approfondita.
Ad esempio Bliard-Moriset, récoltant manipulant (RM) di Le Mesnil sur Oger, uno dei 17 comuni della Champagne che possono fregiarsi della denominazione Grand Cru per i loro champagne, a condizione che le uve vengano coltivate e lavorate nel comune stesso.
Jean-Loup Bliard, ultimo discendente di 6 generazioni di vignerons, possiede 7ha di vigne, vitate a chardonnay, a Le Mesnil-sur-Oger e produce 26.000 bottiglie. Una chicca insomma.
L’ingresso della cantina si trova proprio sulla via principale di Le Mesnil-sur-Oger, di fronte alla piazza del mercato.
Jean-Loup è un giovane uomo di circa 40 anni che lavora con tanta passione la sua terra e ci tiene a fare conoscere i suoi vini personalmente.
Lui è in cantina il sabato e anche la domenica se vi sono visite da parte di clienti.
Dice che il lavoro è molto calato, soprattutto non si vedono più girare per la Champagne tante auto con la “plaque rouge”, ossia i belgi, anche se, di contro, si vedono più italiani.
Pratica una viticoltura “ragionata”, vale a dire che non è necessariamente biologico ma rispetta la natura e i suoi tempi così come ha a cuore la salute dell’uomo che si nutre dei prodotti della terra.
Bliard-Moriset offre una gamma sufficientemente ampia e tutta sulla base dello chardonnay, padrone indiscusso della Côte des Blancs:
La Belle Bleue (proprio con la bottiglia blu), il Brut Tradition, il Brut Réserve, il Millésime 2008 (ora in commercio), il Rosé e il Brut Nature.
A parte il rosé, prodotto comunque con 88% di chardonnay a cui viene aggiunto il 12% di rosso coteaux champenois, tutti gli altri sono Blanc de Blancs, ossia 100% chardonnay, e tutti ovviamente Grand Cru.
La vera scoperta è stata visitare la cantina di Jean-Loup.
Attraversato il cortile interno si scende per scale abbastanza ripide, per due, tre piani.
Si arriva in un spazio piccolo ma altissimo, fatto di tante gallerie e tanti archi scavati nella “craie”, proprio quel terreno calcareo-gessoso che esiste solo qui, nella Champagne.
Parte della cantina è appena stata scavata e ne sono state ricavate altre gallerie per fare più spazio alle bottiglie.
Le gallerie proseguono con muri segnati da colori diversi, dove arrivava prima la cantina e quanto è stata scavata in profondità.
In alcune piccole grotte trovano posto le bottiglie più vecchie, quelle che Jean-Loup conserva per trovare una traccia della sua produzione negli anni che verrano.
In uno spazio accanto qualcosa di inaspettato e sorprendente: delle macchine automatiche per il remuage, le cosiddette Pupi-Matic, dal nome della società che le produce, un sistema più moderno rispetto alle pupitres tradizionali (1818 Madame Barbe Nicole Clicquot Ponsardin) e antesignano delle gyropalettes attuali (inventate da due produttori francesi con brevetto nel 1968 ma utilizzate per primi dagli spagnoli per i loro cava prodotti in quantità enormi nel 1970).
Jean-Loup è innamorato della sua cantina, delle sue vigne e del suo lavoro. Si sente in ogni parola che pronuncia. Anche se non c’è bisogno che parli, basta scorgere la luce negli occhi quando guarda le sue bottiglie.
Bliard-Moriset Brut Nature – Grand Cru
100% chardonnay
36 mesi sui lieviti – 12 mesi di sboccatura – 0 g/l di dosage
Non è un millesimato ma le uve che concorrono a fare questo vino sono quasi tutte della vendemmia 2009.
Il colore è molto chiaro, e il profumo è molto fresco, invitante.
Immediate: note di agrumi canditi, di nettarina e di pietra calcarea.
Subito dopo: gelsomino
Vero e sincero al palato. La freschezza del lime si sposa con la delicata dolcezza di un confetto bianco per poi trasformarsi in pompelmo giallo quando lascia la bocca.
Notevole la persistenza acida e minerale che lo rende un degno compagno per un “coquillage” anche estremo, con ostriche Fine de Claire in pole position.
Domaine Bliard – Moriset
Champagne Grand Cru Le Mesnil-sur-Oger
2, rue du grand Mont
51190 Le Mesnil-sur-Oger
Tel. : +33 (0)3 26575342
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