di Antonella D’Avanzo
Con il Decreto 5 giugno 2014 – Quattordicesima revisione dell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali – pubblicato sul Supplemento ordinario alla “Gazzetta Ufficiale” n. 141 del 20 giugno 2014 – sono stati inseriti, su proposta dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania – UOD Tutela della Qualità, Tracciabilità e Servizi di Sviluppo Agricolo, 44 prodotti agroalimentari tradizionali, tra questi, troviamo il biscotto o tarallo “viscuotto” di San Michele di Sant’Angelo di Alife (Ce).
Merito del lavoro per il riconoscimento di questo prodotto tradizionale da forno, è dell’associazione Pro loco Santangiolese, che con determinazione e passione si è impegnata nella ricerca e nel recupero della ricetta del biscotto. Si tratta di un pane devozionale che lega la tradizione pagana e quella cristiana di origine Longobarda. Questi biscotti o taralli di forma gigante e circolare, realizzati con farina, acqua, lievito naturale, il cosiddetto “criscito”, finocchietto selvatico e sale, dopo essere lievitati, vengono bolliti e cotti in forno a legna. In passato, era abitudine dei contadini e dei pastori infilarli al braccio per mangiare mentre lavoravano.
La tradizione, viva fra la popolazione, vuole la preparazione di questo prodotto il 29 settembre, per della festa del Santo patrono e portati al braccio in chiesa per farli benedire. In questa occasione, la Pro loco presenterà il lavoro svolto per il riconoscimento con un convegno.
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