Poco tempo fa Cinzia Canzian e Pier Francesca Bonicelli hanno festeggiato il decimo anniversario della nascita del loro brand, Le Vigne di Alice appunto, che comprende la produzione di alcuni fra i migliori Prosecchi di Conegliano Valdobbiadene.
13 ettari di cui 9 di proprietà e 4 in affitto, produzione di 130.000 bottiglie per una paletta completa di vini con le (mie amate) bollicine che vanno dal Prosecco DOC Damàn (taglio di uve Glera, Verdiso e Bianchetta), al Prosecco Superiore DOCG Extra Dry millesimato e Doro Brut millesimato (tutti prodotti con uva Glera al 100%), dal Metodo Classico Conegliano DOCG Alice .G e P.S. Integrale Brut (con uva Glera al 100%), al Metodo Classico Angelo, un pas dosé prodotto con un assemblaggio di Pinot Nero (85%) , Marzemina bianca e Boschera.
Cinzia e Pier Francesca (alle spalle un’esperienza nell’azienda di famiglia) hanno creato la loro linea di vini nel 2005, con coraggio e lungimiranza.
Raccontano, ognuna nell’ambito che le compete, quindi la prima dal punto di vista commerciale, la seconda da quello tecnico essendo enologo, la passione per la loro terra, per le sfide, per l’essere donna a tutto tondo, osando e sperimentando. Sempre sulla loro pelle, sempre in prima persona.
Amiche, mogli e madri nella vita. Complici nel lavoro.
Insieme alla cantina è nato anche Alice Relais nelle Vigne, una piccola bomboniera, spacciata per B&B, ricavata da un antico casale dell’800.
Dieci camere per viziare chi, lontano da casa, vuole comunque mantenere tutti i suoi vizi.
Fra le colline di Conegliano e Vittorio Veneto, per la precisione Carpesica, le finestre di questa casa dominano le vigne della valle. Per la precisione sorge proprio attigua alla Vigna di Alice, quella che ha dato origine a tutto questo meraviglioso spettacolo.
Il Relais è curato nei minimi dettagli e, conoscendo Cinzia e Pier Francesca, non avevo dubbi che non fosse così.
In ogni angolo, dalla biancheria al courtesy-set, dal phon (quello vero!) al bollitore con caffè solubile e tisane di ogni genere, dalla mise en place per la colazione al buffet con ogni bendidio (anche per chi è a regime), alla cartolina con il buongiorno che scalda il cuore, si sente la presenza di qualcuno che si occupa dei suoi ospiti in modo totale e rispettoso.
Sono loro, le signore delle bollicine, quelle che vivono intensamente e che non si spaventano davanti al duro lavoro: Cinzia e Pier Francesca
Nel mondo del vino si sa che le donne, nonostante nel tempo abbiano acquisito maggior importanza e credibilità, sono sempre state discriminate, in modo involontario oppure consapevole.
In questo mondo, a volte non troppo piacevole, sono riuscite a trovare una loro dimensione e il loro giusto spazio.
Hanno costruito un’azienda, un prodotto, una storia in modo caparbio e volitivo. Non senza problemi, indubbiamente. Ma con una fermezza degna del migliore lottatore di Sumo.
Ecco perché in tutto quello che fanno, che producono, che creano, che sia un vino piuttosto che una cena con chef stellati in cantina, si avverte la loro anima e si sente la loro presenza.
Lo ha sottolineato perfettamente Cinzia Canzian nel suo discorso agli “amici di Alice” durante il festeggiamento del decimo anniversario a Cucina Madre, la cucina della sua cantina:
“Festeggiare i 10 anni de le Vigne di Alice è un riconoscimento al valore non di una sola azienda ma di un territorio intero reso famoso da tanti bravi e capaci produttori che ci hanno preceduto.
Anche io e Pier Francesca pensiamo di poter dare il nostro contributo e ci impegniamo ogni giorno per farlo al meglio.
10 anni sono una bollicina, una delle tante tra quelle che seguiranno: questo è il nostro obbiettivo, ecco perché siamo qui a festeggiare. Siamo solo partite e il meglio deve ancora venire.”
E i loro vini?
I loro vini nascono nel territorio del Conegliano Valdobbiadene, terra di Prosecco Superiore.
Da sempre si è prodotto vino ma è solo con l’anno 1876, anno di fondazione della prima Scuola Enologica Italiana a Valdobbiadene, che il Prosecco ha cominciato a farsi conoscere e ad avere quel successo che lo ha accompagnato sino ai giorni nostri.
Qualche dato rivelato da Pier Francesca:
- 6580 ettari per una viticoltura quasi interamente manuale
- 600 ore di lavoro per vigneto contro le 150 svolte in pianura
- 5174 unità di capitale umano impiegato nel distretto spumantistico Conegliano Valdobbiadene
- 258 enologi pari a 1,52 per azienda. Di questi il 52% è dipendente dell’azienda e non consulente esterno.
- 72,4 milioni di bottiglie vendute nel 2013
E io, da “Champagne Addicted”, mi muovo su un minimo comune denominatore che sono le bollicine.
In questo caso bollicine di Glera con cui posso “giocare” e divertirmi, essere civettuola e un po’ provocatrice.
E’ questo il senso del .G di Alice, il Prosecco Superiore DOCG fatto con il metodo classico.
Un tacito accordo fra donne e natura, dopotutto sono entrambe un genere femminile, nel rispetto della tradizione, del luogo, del tempo.
Fresco e spensierato il sorso, con frutti freschi e profumati. E per avvinare il palato nel modo giusto.
Se, personalmente, dovessi scegliere una delle bollicine fatte da queste signore, sicuramente sarebbe Angelo pas dosé, un vino metodo classico ottenuto da Pinot Nero in predominanza, con Marzemina bianca e Boschera a completare.
Il vino è dedicato ad Angelo, il nonno di Cinzia (appassionato e intenditore di Pinot Nero), e canta un po’ fuori dal coro perché si propone al pubblico dopo aver passato ben 42 mesi sugli lieviti e dopo essere stato rabboccato con il vino stesso, quindi senza dosaggio.
E si sente quanto è interessante e complesso sin dal primo ventaglio di profumi che sparge dal bicchiere.
Agrumi e frutta esotica a profusione invitano al sorso senza indugio.
I due sentori sono rafforzati da evidenti aromi di frutta secca e pane tostato, con una lieve incursione di spezie dolci e anche più piccanti.
Ma lasciandolo nel bicchiere cambia continuamente e si ripropone con altre vesti e altri sogni.
La complessità lascia il posto alla persistenza dopo l’assaggio, che certamente non si ferma ad un solo sorso, e magari nemmeno ad una sola bottiglia.
Gran bel lavoro di squadra questo: due donne, la terra, l’uva, una cantina, una bottiglia e tanta pazienza per una bollicina che sorprende e racconta la sua storia, la storia di una vita.
Semplicemente perché: “life is a bubble…”.
Le Vigne di Alice
Via della Chiesa, 20
31020 Vittorio Veneto (Tv)
Tel: 0438.920818
Distribuito da Pellegrini Spa
www.pellegrinispa.net
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