Garantito IGP. Agriturismo Le Tore: la verde prigione di Donna Vittoria

Pubblicato in: GARANTITO IGP

di Stefano Tesi

In questa storia Tex ha quattro zampe ed è disarmato. La parte di Kit Carson spetta invece a un professore di agraria che si chiama Raffaele e anzichè la Colt imbraccia il violino per suonare alle rane, oltre che nel gruppocountry-folk-eco-sustainable (ipse scripsit) “Terraterra” (omen nomen e riscusate il latinorum) dell’Associazione Musicisti Agraria della Facoltà di Agraria di Napoli-Portici.

E l’eroina ovviamente è lei, Vittoria Brancaccio: agronomo partenopeo, già ricercatrice agroindustriale e allenatore di atletica leggera. Che nell’82 crea una piccola azienda agraria a Sant’Agata sui Due Golfi e nel ’99 decide di trasformarla in quella che definisce la sua “verde prigione”. Traduzione: apre l’agriturismo Le Tore, proprio sopra il paese, a 500 metri di altitudine e con una vista pazzesca sulle due insenature marine più famose del mondo, Capri inclusa. Insomma il mare di Sorrento e Nerano, di Amalfi e Positano. Non so se mi spiego.

Tutto o quasi finisce trasformato in azienda, venduto direttamente o consumato a tavola, visto che ai fornelli sta Vittoria in persona (bravissima) e ammannisce piatti della cucina campana cucinati con la consueta miscela di passione, perizia, ricerca e rispetto per i sapori tradizionali. Convivialità e riservatezza, sobrietà e calore stanno a braccetto e la cosa – garantisco – è una qualità non frequentissima nelle centinaia di agriturismi che ho testato in carriera. A colazione, ovviamente, torte, marmellate (irresistibile quella di limoni) e succhi di frutta fatti in casa, ricotta locale e così via.

agriturismo Le Tore, passata di pomodoro

 

 

Sempre senza un briciolo di affettazione.
Poi ci sono gli alloggi, ricavati dai tre blocchi nati attorno al palmento settecentesco i cui “tubi” di pietra spuntano ancora in sala da pranzo. In tutto otto camere, luminose e confortevoli, ampie, dall’atmosfera piacevolmente familiare, ben arredate ma senza orpelli fastidiosi, affacci bellissimi, quiete assoluta, mobili della nonna, buon gusto e un certo understatement di stile che non guasta.

Il risultato è che uno va a Le Tore con l’idea di farne il quartier generale di una vacanza per scorrazzare nel concentrato delle bellezze circostanti e poi finisce per non muoversi o quasi da lì. E pure senza rimpianti.
In tal senso, questa fattoria è davvero una piacevole prigione. Di cui Vittoria è il direttore, il suo compagno Raffaele il secondino avventizio e il labrador Tex l’amabile cane da guardia.
Dovendo, ma proprio dovendo consigliare occasionali “evasioni”, oltre quelle canoniche ovviamente, ne suggerisco due. La prima è all’Eremo di San Costanzo, tra Punta Campanella e Termini: panorama a 360° coi faraglioni di Capri a portata di mano e i vista sui due golfi a perdita d’occhio. La seconda è all’Osteria Lo Stuzzichino di Sant’Agata: una bella, fresca, allegra veranda dove Mimmo De Gregorio, coi genitori Paolo e Filomena, tra le tante cose buone sfornano un pollo da far resuscitare i morti e una genovese da leccarsi i baffi.

Poi ritorno a Le Tore e chiacchiere fino a notte fonda sotto la pergola.

E se qualche ranocchio gracida, Raffaele impugna il violino.
Il che è raro, ma vale da solo la visita.
“Le Tore”, azienda agricola biologica, agriturismo e bed & breakfast
Via Pontone 43, Sant’Agata sui Due Golfi, Massa Lubrense (NA)
Tel 081/8080637 – 333/9866691 – Fax 081/3502039
info@agriturismosorrentoletore.com
www.agriturismosorrentoletore.com

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