di Carlo Macchi
Una vecchia pubblicità sosteneva che “Two gust is megl che one” e così, visto che in questi giornate intensissime di Nebbiolo Prima ho cenato in due bei ristoranti langaroli ho pensato “Se i nostri lettori si leggono commenti a due locali nello stesso articolo sarà sempre meglio che uno solo”.
Così allo stesso prezzo di uno (che è zero…tanto per non farlo pesare) vi ritrovate consigli e presentazione di Massimo Camia, una stella Michelin nel comune di La Morra (ma in realtà al bivio che dalla strada provinciale Alba-Barolo porta a Barolo) e del bel Ristorante Le Torri a Castiglion Falletto.
Prima però di parlarvi di location, piatti etc. voglio farvi soffrire un po’ e per farlo vi spiego la formula di queste serate.
In tre locali diversi una trentina di giornalisti da tutto il mondo si incontrano a cena con altrettanti produttori langaroli o roerini e naturalmente quest’ultimi non vogliono perdere l’occasione (tutti!!!) di farci assaggiare i loro vini.
Per questo vengono attrezzati due o tre tavoli nella sala, dove sopra c’è ogni bendiddio di vino. Questo bendiddio può essere utilizzato a self service o, molto più semplicemente i produttori girano per i tavoli con le loro bottiglie che quasi sempre (per voler fare bella figura calano praticamente tutti l’asso di briscola…) sono di Barolo e/o Barbaresco, magari anche di qualche anno.
Così capita immancabilmente, dopo un primissimo giro di bianchi, di ritrovarsi ad assaggiare Barbaresco di dieci anni sull’antipasto e Barolo 1996 sul primo. Praticamente è tutto un versare nel bicchiere un po’ di vino, assaggiarne un sorso, gettare il resto nella sputacchiera ( o nella pancia…ma non lo consiglio) e farsi versare un altro rosso strutturato da un altro produttore. Tutto questo tra i piatti che arrivano, le chiacchiere che diventano sempre più ridanciane e il clima che passa dal quasi formale al parecchio informale. A fine serata, oltre ad aver perso il conto degli assaggi rischi anche di perdere la patente se vieni fermato dalla polizia al ritorno. Per fortuna noi giornalisti andiamo in autobus ma i produttori se la possono vedere brutta.
Per questo, parlando dei piatti delle serate, non vi parlerò di abbinamento cibo-vino.
Ma veniamo a noi: il primo ristorante è stato il Massimo Camia. Questo chef conosciutissimo, dopo aver girovagato in vari posti di Langa ha trovato casa accanto alle nuove cantine Damilano. Il locale è indubbiamente elegante e accogliente e le grandi vetrate danno un senso ancor maggiore di spazio.
Il servizio e l’apparecchiatura sono di alto livello. La cene si è sviluppata su quattro piatti: una cipolla bionda cotta al sale con una coscetta di quaglia e crema di patate Ratte, dei tortelli di ricotta con punte di asparagi e burro alle nocciole, un cubo di sottofiletto croccante con semolino dolce fritto e uno zuccotto di cioccolato fondente e pere.
Parlando di questo genere di cene, dove devono essere impiattati e uscire assieme 60-70 piatti non bisogna prestare certosina attenzione ad ogni particolare del servizio e dall’altra essere un po’ permissivi se il tuo piatto non arriva proprio alla temperatura perfetta. Detto questo devo però sottolineare che il servizio è stato forse un po’ troppo lento, ma probabilmente la stessa cosa non succede nelle cene normali.
Personalmente tra i quattro piatti metto al primo posto i tortelli, la cui sfoglia era di una leggerezza incredibile, mentre il sottofiletto non solo non era croccante ma la pastella in cui era stato cotto era troppo morbida e sapeva un po’ troppo d’olio. Siamo comunque di fronte ad una cucina che sposa ricercatezza a semplicità e, da quello che posso capire, quando la seconda prevale sulla prima le cose vanno per il meglio.
Le Torri a Castiglion Falletto è in un posto meraviglioso, cioè proprio in cima al paese e da lì si gode di una vista mozzafiato sulla Langa. Il locale è molto accogliente e alcuni particolari, come la libreria con il divano appena entri, ti fanno sentire molto a casa. Clima disteso, forse leggermente meno raffinato ma assolutamente di ottimo livello sia l’apparecchiatura che il servizio.
Piatti più improntati alla tradizione e alla sostanza, come una battuta di fassona con gelato al mascarpone e tartufo nero, dove il gelato dava un tocco di goduriosa complessità al piatto. Molto buono ma forse più scontato il risotto con crema di carote, stracchino e mandorle salate (di cui mi sono comunque servito due volte) e veramente buona la guancia di vitello brasata al nebbiolo che, oltre a sciogliersi in bocca era saporitissima.
Non posso parlare di prezzi (anche se credo che alle Torri si spenda di meno che da Camia)e quindi la mia sarà solo una valutazione sui piatti gustati.
Tra le due cene ho preferito quella alle Torri perché in certe situazioni la concretezza del piatto è importante per permettere il buon utilizzo di così tanti vini. Insomma, anche se non posso parlare di abbinamenti cibo vino credo che uno chef dovrebbe creare comunque piatti che reggano, fin dall’antipasto la possibilità di essere abbinati a vini strutturati.
Anche per questo le Torri battono Massimo Camia, 2 (piatti) a 1, anche se sarei ben felice di poter “rigiocare” la partita la prossima volta che verrò in Langa.
Chiudo con un grazie ad Albeisa per permetterci di “giocare” queste belle e impegnative (provate voi ad avere oltre 50 vini in una cena..) partite enogastronomiche.
Ristorante Massimo Camia
Strada Provinciale Alba-Barolo 122
La Morra (CN)
Tel. 0173.56355
Ristorante Le Torri
Piazza Vittorio Veneto, 10
Castiglione Falletto (CN)
Tel. 0173.62937
Ristorante Le Torri è su Facebook
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