di Antonella Amodio
Ho messo piede la prima volta in questa pasticceria nel novembre scorso, partendo appositamente da Caserta per andare a Solofra (AV) ad assaggiare il panettone preparato dai fratelli Romano, titolari del Gran Caffè Romano.
Ci sono poi ritornata nei pochi periodi nei quali ci si poteva spostare tra comuni, sempre per comprare il panettone e – nell’occasione – provare anche l’ampia proposta di dolci, salati e pasticceria secca che tutti i giorni viene sfornata. Quella dei fratelli Gianfranco e Raffaele è una tradizione che ha origine negli anni 50, con il nonno, e che ha solide radici di lavorazione, con un laboratorio dedicato ai lievitati e una sezione che prepara solo dolci che si rifanno al Regno delle due Sicilie.
Oltre alle sfogliatelle ricce e frolle, a babà, bignè, crostate di ogni genere, la santarosa, la zeppola, la cassata, c’è la lunga tradizione della produzione dello spumone napoletano (pan di spagna farcito con il gelato), vero simbolo del Gran Caffè Romano, che affianca il gelato, prodotto solo con latte fresco italiano e materie prime di altissima qualità, come le nocciole avellane e i pistacchi di Bronte, giusto per citarne alcune.
Il Pantheon è il panettone artigianale che ha fatto salire alla ribalta ancora di più il Gran Caffè Romano: si tratta di un panettone che vede l’impiego del lievito madre e che con i lunghissimi tempi di lievitazione, e l’equilibrio del prodotto finale, ha conquistato il titolo di Migliore Panettone d’Italia 2018 nell’ambito del concorso milanese Panettone Day e la medaglia d’oro al Campionato del Mondo del 2019 e del 2020.
Una ricetta che Raffaele e Gianfranco hanno messo a punto con le loro abili mani di artigiani in questi lunghi anni di esperienza, e che vede tra gli ingredienti tante materie prime territoriali.
Una produzione che non si ferma alla tradizionale festività natalizia, ma che va avanti tutto l’anno, vista la continua richiesta. Un lievitato assolutamente personale e inconfondibile, che non vuole stupire con effetti speciali, ma gioca la carta della semplicità, anche se si presenta molto “barocco” nella forma alta, che conta in primis la variante classica con agrumi canditi (lavorati in sede) ed uvetta, ma anche arricchito con albicocche del Vesuvio e mandorle pugliesi (spopola in estate), o glassato al cioccolato ruby.
Tutte le variazioni hanno in comune una profondità di aromi e una struttura di mollica per niente panosa, ma elastica e filante, percepibile dagli alveoli ordinati e uniformi, e che lascia il palato pulito. Da provare anche la versione in vaso cottura.
L’intera produzione dolciaria e salata avviene con metodologie artigianali, facendo uso di tecnologie di ultima generazione che permettono una lavorazione nel rispetto e nella salvaguardia delle materie prime, con una maniacale cura del dettaglio e una qualità assoluta. Tutto ciò sotto la direzione del pastry chef Raffaele.
Suggerisco la sosta al Gran Caffè Romano anche per l’aperitivo, con i cocktail di Gianfranco accompagnati dalla pasticceria salata e dalla rosticceria.
Gran Caffè Romano
Piazza Umberto I 24/28 – Solofra (AV)
Tel. 0825 581176
grancafferomano@infinito.it
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