Un dolce antichissimo, che prima si faceva mischiando patate, farina, sugna. Poi sono diventate molto più light, ultimamente criminalizzate perché fritte.
Ma la frittura è la tecnica di cottura tipica dei paesi caldi perché quando non esistevano i frigoriferi era il metodo più efficace per difendere la salute.
Una buona frittura non ha mai fatto male a nessuno, sicuramente una graffa contienenmolto meno pericoli e insidie delle merendine industriali che hanno conservanti e coloranti di dubbia salubrità.
A Napoli le graffe sono nelle panetterie, nei bar, nelle pasticcerie. Insomma, ovunque.
Ecco la ricetta presentata da Gino Sorbillo da Antonella Clerici: complimenti per la scelta!.
Graffa napoletana
Di Gino Sorbillo
Ingredienti per 20 persone
- Graffe napoletane
- INGREDIENTI
- 1 kilo di farina 00,
- 1/2 kilo patate cotte,
- 100g zucchero,
- 100 burro,
- 5 uova intere,
- pizzico di sale,
- grattugiata di limone,
- 50 grammi di lievito,
- 125 latte tiepido.
- Olio per friggere q.b.
Preparazione
Versiamo la farina sul banco, facendo un buco al centro per creare una fontana, all’interno della quale rompiamo le uova, aggiungiamo lo zucchero, le patate lesse e il burro sciolto (a poco a poco e lavorando con la farina).
In ultimo, il latte, il lievito, il limone e il sale fino ad ottenere un composto omogeneo da far riposare al coperto per 30 minuti.
Creiamo i rotolini di poco più di un centimetro di diametro che richiuderemo su se stessi formando una “U” chiusa. Lasciar riposare altre 2 ore al coperto così da ottenere una consistenza soffice e morbida.
Riscaldiamo l’olio e friggeremo fino ad ottenere il colore desiderato.
Lasciamo intiepidire e asciugare su di un vassoio, cospargiamo quindi con lo zucchero..