di Marina Alaimo
Che piacere ritrovare tra i fornelli delle cucine della splendida Villa Cordevigo uno chef napoletano, Giuseppe d’Aquino. Già all’aperitivo avevo intuito che la mano che avesse composto i piatti provenisse dal sud, tra i tanti appetizer c’erano gamberi crudi con burrata, un indizio piuttosto rilevante. Arriviamo a Villa Cordevigo in occasione dell’edizione 2011 di Anteprima Bardolino ed un lungo viale costretto tra due file di cipressi centenari ci conduce alla splendida tenuta patrizia in stile rinascimentale. Siamo a Cavaion Veronese nel territorio del Bardolino classico. Spingendo lo sguardo oltre i filari, si intravedono i vigneti, circa 120 ettari dai quali l’azienda Villa Bella ricava Bardolino e Chiaretto. Un grande cancello ci introduce nel cortile dell’antica dimora dalla bellezza mozzafiato e finemente restaurata. Franco Cristoforetti fa gli onori di casa e ci accoglie nella sala bar per un ricco aperitivo, ottima occasione per provare i vini dell’azienda: il chiaretto spumante ci introduce con allegria in un lungo percorso fatto di sapori e raffinata arte cinquecentesca.
Una volta a tavola altri piccoli dettagli mi facevano pensare più al sud che al lago di Garda, fino a quando un particolare mi ha dato la certezza che lo chef fosse napoletano.
Al momento del dessert arrivano una sfogliatella, un babà e addirittura una zeppola di San Giuseppe, tipico dolce napoletano di questo periodo dell’anno.
A questo punto ho detto ad alta voce che quel piatto dichiarava una certa nostalgia di Napoli ed infatti subito dopo è venuto fuori dalla cucina Giuseppe D’Aquino confermando la sua identità partenopea e la sua appocondria (nostalgia) per la propria città. Giuseppe ha raccontato di essere a Villa Cordevigo da poco più di un anno proponendo spesso prodotti e piatti della tradizione napoletana.
Il proprietario gli da carta bianca dimostrando una certa apertura mentale che ha ampiamente premiato questo tipo di scelta. Chi viene in questa meravigliosa tenuta trova un’accoglienza impeccabile, viene totalmente avvolto dalla bellezza degli ambienti ed una volta a tavola fa un’esperienza molto stimolante avendo la possibilità di degustare piatti realizzati con prodotti del territorio gardesana e piatti della tradizione partenopea. Qui sono di casa spaghetti con pomodorino del piennolo del Vesuvio, ravioli ripieni di genovese, a Pasqua ci sarà la minestra maritata e tra i dolci sono spesso presenti babà, sfogliatelle e pastiere. Ai piatti sono stati abbinati i vini della tradizione dell’area veronese che l’azienda Villa Bella produce: lugana, custoza, soave, bardolino, valpolicella, amarone.
Tra i tanti vini come sempre carpisce la mia attenzione una piccola chicca, piccola solo perchè prodotta in quantità limitate, solo 800 magnum all’anno, quasi un divertimento tutto personale del produttore. E’ l’Oseletta 2007: l’uva oselletta difficilmente viene vinificata in purezza essendo la pianta poco produttiva e avendo bisogno il vino di un certo invecchiamento per essere apprezzato.
Per tradizione l’oselletta viene utilizzata in uvaggio nella produzione di amarone, valpolicella e bardolino. Conferisce colore e struttura ed ha una carica tannica notevole. Secondo Franco il vino è ancora molto giovane, in questo territorio non si è abituati ai vini tannici, ma per me che vengo dalla terra dell’aglianico l’ho trovato un vino estremamente piacevole e di carattere. L’unico particolare che non apprezzo in pieno è l’alto contenuto alcolico dovuto al leggero appassimento delle uve, tecnica molto utilizzata nel territorio dell’amarone e del valpolicella per riuscire ad ottenere una buona maturità delle uve.
Il vino dichiara una buona espressività sia al naso che al palato, i profumi sono intensi ed avvolgenti, bella nota fruttata di ciliegia croccante in prevalenza, poi sottile la violetta e sono ben in equilibrio le note speziate di chiodi di garofano e tabacco da pipa. Il sorso è opulento ed esprime una certa dinamicità articolata tra tannini ruvidi e decisi ed una buona spinta acida, fattori che insieme sostengono la ricchezza del corpo e dell’alcol.
Villa Cordevigo Wine Relais – Loc. Cordevigo – Cavaion Veronese (VR). Tel. 045 7235287
www.villacordevigo.com info@villacordevigo.com
Dai un'occhiata anche a:
- Le Officine dei Marini: la cucina concettuale di Paolo Daghini a Pistoia
- La cucina molecolare classica di Ettore Bocchia al Mistral di Villa Serbelloni. E’ ancora magia sul Lago di Como
- Antica Osteria Cera a Lughetto, l’eccellenza dell’Adriatico nel menu Azzurro
- La Bottega del Sale a Comacchio di Genny Pirazzoli
- La Rei Natura, la Grandeur in Langa di Michelangelo Mammoliti
- 5 motivi per cui l’Osteria Francescana di Massimo Bottura resta l’avanguardia Italiana anche nel nuovo menu 2024
- Osteria Al bue grasso a Carrù, grande cibo ma occhio alle posate
- Magorabin e l’anima snobpop di Torino