di Marina Betto
Se siete in cerca di una cucina esotica e ricca di gusto Ginger è il posto che fa per voi. Dopo il successo strepitoso in via Borgognona aperto nel 2012 Ginger è anche al Pantheon dal 2016.
E’ un ristorante wine bar dove si può fare colazione, pranzare e cenare portarsi via il cibo come take away con cestini da pic-nic in fibra di mais eco-friendly. Tutto nasce da un’idea di ristorazione di Dario Asara” mangiare è un viaggio che ci deve parlare di un territorio, ma deve essere anche benessere che devo ritrovare nel piatto in modo che mi senta a casa”. In cucina c’è Sharon Landesz (formatasi a Roma e Parigi e poi in Spagna), romana ma di origini cingalesi sa coniugare la tradizione della cucina italiana e mediterranea usando erbe e spezie comuni da noi a ricette e ingredienti, profumi della sua terra. Il connubio è insolito, sorprendente ma ben orchestrato. L’ambiente di Ginger al Pantheon proprio vicino a Palazzo Madama è informale. Prevale il bianco dei legni, degli specchi che richiama le vecchie case di campagna coloniali, riempite di piante e fiori. Dario Asara il patron del ristorante vuole servire solo materie prime di gran qualità, sceglie personalmente i fornitori che spesso sono anche produttori di frutta e verdura o allevatori attenti alla sostenibilità ambientale, al cliente si vuole servire cibo sano che mantiene integri i principi nutritivi. Il pane è fatto in casa, la carne è solo biologica, la frutta tropicale acquistata dai migliori fornitori internazionali, si utilizzano molti prodotti biologici, olio evo, forni a vapore, super food come semi di chia, baobab, alga spirulina, pappa reale, maca e bacche di goji per nutrirsi di antiossidanti, aminoacidi e omega3.
Tutto ciò si traduce in una cucina sana e leggera dove tutte le esigenze nutrizionali sono appagate dal cibo vegetariano, vegano, crudista ma anche tradizionale. I vini sono della famiglia Asara dall’azienda agricola bio Le Masciare in Irpinia. Taurasi DOCG, Aglianico IGT, Fiano di Avellino DOCG e Greco di Tufo DOCG ma la cantina di Ginger offre anche tante altre etichette naturali e biologiche. Nei piatti nessuna contaminazione ma equilibrio di sapori che la chef Sharon Landesz ricerca nelle esperienze che ha avuto lavorando e che ha riportato a casa. Non ci sono spezie che sovrastano nel piatto, nella polpetta di cicerchia, lime e pecorino e menta si riesce a distinguere il sapore originario di ogni singolo elemento, come nella crema di pomodoro alla vaniglia con panzanella e cetriolo.
Le linguine di kamut e ragù di agnello sono proprio come le farebbe la nonna la domenica, ricche di sapore formatosi con la lunga cottura della carne per ore. Piatti più leggeri sono lo spaghettone con fave e asparagi dove i vegetali sono lasciati intatti ricchi di colore e consistenza. Le cotture rapide o sottovuoto si alternano a quelle lente e a vapore per esaltare gli ingredienti. Gustosi sono i cestini di carne, pesce e uova con i quali dalle 12 fino a tarda notte potrete fare un brunch, merenda o bere solo uno smoothie, pranzare con un panino gourmet o cenare con un poke di tonno o salmone crudi, fare colazione con torte , muffin, uova strapazzate o soltanto bere un “acaì na tigela” che grazie a questo super frutto fornisce energia senza appesantire. Chi è sempre in giro amerà fermarsi ai tavoli di Ginger, troverà facile rilassarsi e lasciare che il tempo scorra senza accorgersene come farebbe a casa.
Ginger Pantheon
Piazza Sant’Eustachio 54 – 00186 Roma
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