Via S. Eustachio, 48, 84129 Salerno
Nel 2001 riesce, con molti sacrifici, ad aprire questo spazio a Sant’Eustachio, un quartiere della periferia orientale della città dove il tessuto urbano si è sviluppato in modo incredibile a partire dall’inizio degli anni ’80.
Attenzione però, non è periferia degradata, anzi. Qui dove ci c’erano gli agrumeti adesso ci sono quartieri ordinati e ben tenuti, con molto verde urbano. Il “miracolo” di Salerno negli ultimi 30 anni è stato proprio questo: riqualificare tutto il tessuto urbano, non solo il centro.
Il Giardino degli Dei ha fatto subito presa nel quartiere pop perché ha portato lo stile tradizionale napoletano anche qui. Marco ha vinto per tre volte il campionato mondiale a Parma e usa dei prodotti collaudati e di qualità: olio cilentano, pomodori dell’agro nocerino sarnese, mozzarella di un caseificio cittadino con il quale la collaborazione si è spinta anche sulla produzione di fiordilatte che vede comunque una piccola percentuale di latte bufalino.
Certo, il locale avrebbe bisogno di un aggiusto e di un tocco più moderno, ma in questi sedici anni Marco si è concentrato sul prodotto: usa farina 00, la migliore che ci sia per la pizza napoletana, la lievitazione è a temperatura ambiente e non controllata come pochi veri pizzaioli adesso sanno fare e dura 24 ore. Il risultato è una pizza digeribile, saporita.
Ma soprattutto nel corso degli anni l’attività si è estesa: oggi i locali sono sei con circa cento dipendenti. Insomma, una vera piccola impresa nel cuore della città e nelle vicine Cava de’ Tirreni e Pontecagnano.
Buoni i fritti anche se il timballo è da rivedere perché nonostante l’uso di una buona pasta industriale (che noi preferiamo in queste circostanze) il risultato finale è un po’ troppo pasticciato.
Buone, buonissime le pizze, a prezzi pop. Mai sopra i 5 euro, l’asporto è a 2,50 euro. Ecco perché qui si fanno grandi numeri. La margherita è perfetta, in buon equilibrio di sapori.
Sorprendente la cacio e pepe, delicata, con la spezia usata sapientemente perché non copre il latticino.
La proposta è varia, qui per esempio ecco una pizza con salsiccia e crema di zucca.
Da manuale la marinara, con un aglio coltivato da un vecchio contadino della zona, saporito, dolce e poco acido. Negli ultimi tempi Marco ha comprato anche un orto, uno dei pochi rimasti in questo quartiere.
Assolutamente di stile partenopeo il ripieno, pieno di ricotta e salame.
Infine i dolci, con il tiramisù fatto in proprio.
CONCLUSIONI
Una pizzeria popolare, fuori dai riflettori mediatici, che si è costruita grazie al passaparola del quartiere. Così, se anche a Salerno oggi esiste la pizza napoletana tradizionale, lo si deve anche a questo ragazzone ciotto ciotto, spinto dalla passione oltre che dalla intelligenza commerciale.
Povare per credere.
GLI ALTRI INDIRIZZI
Cava de’ Tirreni, uscita autostrada Napoli Salerno, stazione Q8 Tel.089.344794
Pontecagnano Faiano, via Torino 2 Tel. 089.385266
Salerno
Vua Trento, 59-61. tel 989.339267
Via Rocco Cocchia, 313. Tel. 089.337672
Dai un'occhiata anche a:
- Basta: la pizzeria di Enzo Bastelli a Nola
- Napoli. Acunzo al Vomero con Gabriele Sorice compie 60 anni
- A Capri la Pizzeria ‘O Vico di Enzo Coccia all’Hotel La Residenza
- Da Modena a Fuerteventura Pizzeria Teperino, il successo di Luigi alle Canarie
- Raffaele Raf Bonetta Pizzeria a Pozzuoli, lo scienziato della pizza si scatena
- Pizzeria Clementina a Fiumicino: Luca Pezzetta e le pizze del mare
- Allegrìo in Via Veneto – Raffinata laison Dolce Vita Pizza
- I Fratelli Grassia: una valida realtà a San Giuseppe Vesuviano