di Marina Betto
Prima volta a Napoli per il produttore francese Gerard Bertrand noto per i suoi vini Rosé dai toni pallidissimi ma densi di profumo e sapore come il Clos du Temple riconosciuto come miglior Rosé 2024 al Wine Paris Vinexposium. “Il vino è un’emozione che crea legami tra le persone, tra le nazioni. Napoli è molto importante dal punto di vista commerciale, trovandosi al centro di quel Mare Nostrum latino che da millenni connette i paesi che vi si affacciano” così Gerard Bertrand ha iniziato la presentazione dei suoi vini, parlando appunto di connessioni come quelle tra Cosmo e Natura alla base dei principi della Biodinamica. Gerard Bertrand è conosciuto per essere altresì un grande produttore biodinamico e a Napoli presso Palazzo Petrucci a Posillipo ha colto l’occasione per festeggiare anche i 100 anni della nascita della biodinamica, movimento nato nel 1924 con il filosofo austriaco Rudolf Steiner.
Dopo un’importante carriera sportiva come giocatore di rugby Gerard muove i primi passi come viticoltore a Corbieres alla fine degli anni “70. Suo desiderio è far emergere nel vino lo spirito del luogo cosa che è possibile solo quando c’è connessione tra Cosmo e Terra da qui scaturisce l’equilibrio che poi si trova nel vino. Suo poi è il concetto di Art de Vivre che vuole essere espressione della connessione tra i vini delle tenute, il gusto per l’accoglienza, la gastronomia del territorio, la musica e il design e si traduce nella ricerca dell’eccellenza dell’ospitalità e della creatività.
Un saggio di questo concetto lo potete vivere presso il suo Chateau l’Hospitalet, che era un antico luogo di sosta dei pellegrini che arrivavano a Narbonne già nel 1561, struttura storica che è stata trasformata in Wine Resort cinque stelle situata nel parco naturale de La Clape, un territorio molto assolato e da sempre dedicato alla vite caratterizzato da marne e suoli calcarei che amplificano l’effetto del sole ma nello stesso tempo drenano l’acqua in eccesso. Qui nascono vini strutturati ma freschi con grande salinità come Hospitalet Rouge e Hospitalet Blanc. I suoi vini multidimensionali nascono in 17 tenute coltivate in agricoltura biodinamica (850 ettari), da 26 vitigni diversi spesso uniti in blend e sono il frutto di un mosaico di territori che vanno da Carcassonne a Narbonne fino a sfiorare Montpellier più a nord e Cahors a ovest dove vengono prodotte tutte le principali denominazioni del Sud-Ovest della Francia, si va inoltre dai vigneti ad alta quota vicino ai Pirenei ai terreni vulcanici delle Terrasses du Larzac fino a quelli costieri sul Mediterraneo.
Gerard Bertrand è l’artefice della rinascita del rosé nella Languedoc e il suo rosato Gris Blanc è uno dei più venduti al mondo insieme al Sauvageonne La Villa (miglior rosato al mondo 2017 – 2018) e al Clos du Temple (miglior rosato 2020). La passione di Gerard per la viticoltura nasce presto a soli 10 anni nel 1975 fra i vigneti di Cheteau Villemajou nel centro delle Corbières ma a trasmettergli questa passione è stato suo nonno Paul classe 1900 che piantò la prima vigna nella tenuta di famiglia. Anche il padre George Bertrand ha portato avanti quest’attività con successo, figura infatti tra i nomi più importanti della storia vitivinicola della Languedoc. Gerard Bertrand nello spazio di 30 anni ha trasformato la tenuta vitivinicola di famiglia in un gruppo indipendente conosciuto per eccellenza oltre ad essere un riferimento mondiale per quanto riguarda la biodinamica con un approccio di umiltà e rispetto per la natura che è il segreto dei suoi vini, concetti espressi nel libro “La Nature au Coeur” da lui scritto e pubblicato nel 2020 da Albin Michel edition, tradotto anche in inglese “Nature at Heart” e pubblicato da ACC Art Books nel 2022.
Tre sono i vini iconici di Gerard Bertrand Clos du Temple, Clos d’Ora e Villa Soleilla che vediamo più nel dettaglio.
Clos du Temple AOP Languedoc Cabrières 2022 viene prodotto con uve di vigne centenarie di Grenache Noir, Cinsault, Murvèdre, Syrah e Viognier vendemmiate alla data ottimale e vinificate separatamente. La vinificazione viene fatta quasi senza solfiti che permette la netta e singolare espressione aromatica di ogni singola parcella. L’affinamento avviene in botti nuove per sei mesi seguito dall’assemblaggio. Clos du Temple 2022 è un rosato complesso, un’espressione dinamica che profuma di pesca e melone, ribes, frutta esotica e rosa selvatica. Sorso pieno e salino dove si prolunga l’aroma del naso. Servito a 10°C può essere gustato con aragoste, gamberi ma anche con il caviale.
Clos d’Ora AOP Minervois-La Livinière 2018 è composto da un blend di Syrah, Grenache, Mourvédre, Carignan che vengono macerati delicatamente in vasche di cemento distinguendo ogni vitigno. I vini vengono poi affinati per un anno in botti di rovere francese e poi assemblati dopo l’equinozio di primavera. Clos d’Ora rappresenta l’essenza della produzione biodinamica, nasce su un lembo di terra nel cuore dell’AOC Minervois dove nel 1997 Gerard Bertrand acquista Lavilla Bertrou un luogo incontaminato e pieno di mistero dove scopre una faglia geologica di terreni calcarei e marne dove ci sono vecchie vigne di Carignan e Grenache accanto alle quali pianta Syrah e Murvédre. Siamo su una collina alta dove un vecchio ovile viene trasformato in cantina e una vasca viene posta all’aperto per agevolare l’interazione dei vini con le stelle. Qui il sole arriva solo al solstizio d’estate e il vino è sorprendente per equilibrio e armonia, strutturato, profumatissimo con riconoscimenti di frutta nera, ribes e pepe, noce moscata e fiori di violetta e peonia, macchia mediterranea e olive. Molto tannico rimane vellutato e freschissimo con una sapidità lunga che completa il sorso. Può accompagnare la carne alla griglia.
Villa Soleilla 2021 è un blend di Roussanne, Vermentino, Viognier, è un orange wine dal colore solare. Il prolungato contatto sulle bucce permette di estrarre i polifenoli responsabili del colore e del profumo. Affinato in botti e anfore di vetro per diversi mesi è di color dorato brillante con note di albicocca secca, mandarino, bergamotto, pesca matura e mele, miele e cacao. In bocca è fresco e croccante con scia tannica, un sorso pieno e complesso. L’abbinamento ottimale è con i formaggi, i piatti asiatici speziati.
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