di Virginia Di Falco
Che bello passeggiare a Genova al Porto Antico. Prima i vicoli, con De Andrè nella testa. Ma qui, in questi scorci davanti al mare, c’è solo Fossati nel cervello.
Il cielo non è proprio limpido e il vento distribuisce ovunque l’odore meraviglioso della salsedine. Decine di famiglie godono di questo spazio guadagnato all’acqua. E, giacchè ci sono, fanno un giro panoramico nella Palazzina Millo, dal 25 aprile 2011 la sede genovese di Eataly. Beh. Sarà anche solo per curiosare. O approfittare di qualche offerta. Ad ogni modo, meglio qui che all’Ikea.
E’ sempre una gioia per gli occhi e per la memoria vedere centinaia di scaffali pieni zeppi delle cose più golose che questo Paese produce. Diviso ordinatamente per settori, provenienza, colori. Tanti giovani che vi lavorano. Ad ora di pranzo i banconi dei diversi ristoranti tematici sono presi d’assalto. Si infornano pizze a ritmi pazzeschi.
Io però voglio provare il ristorante Il Marin, in fondo, nella sala con la vetrata panoramica progettata dallo studio di Renzo Piano, che affaccia sul porto.
Hotellerie minimale, tavoli in legno e marmo, lavagna all’ingresso con il pescato del giorno.
Piccolo menu e piccola lista dei vini e delle birre artigianali, ma con grande rispetto per il territorio. In cucina (grandi vetrate a vista anche lì) il giovane piemontese Enrico Panero.
Nell’attesa, pane e grissini – entrambi molto buoni – e un piccolo benvenuto con salmone su crema ai chiodi di garofano.
Per cominciare una insalatina tiepida di mare su soffice di patate e asparagi con olio extravergine alla maggiorana; semplice, gustosa e senza orpelli. Più complessa ma gustosa e ben equilibrata la triglia con una leggerissima panatura e con dentro pomodori secchi e basilico accompagnata – senza subirla – da una piccola scaloppa di foie gras, su una vellutata di topinambur. Bel piatto davvero.
Fuori menu proviamo una pasta e fagioli con cozze fatta con la pasta artigianale di Gragnano, cozze molto saporite, calamari, qualche foglia di rapa e una crema di fagioli. Buona, ma senza grosso mordente, mentre l’altro primo piatto, i tagliolini al nero di seppia con verdure fresche su schiacciata di palamita pescata risulterà piuttosto slegato.
Tra le altre proposte: una selezione di crudo del Mar Ligure, a seconda del mercato; peperone arrosto ripieno di tonno e acciughe di Camogli; tortina di acciughe fresche, taccole e composta di cipolla rossa genovese; cappesante alla plancia, salsa di bietole ed erbe, pancetta croccante e prugne secche; gnocchetti di zucca ligure su bisque di crostacei, pasta di Gragnano artigianale, cozze, cime di rapa e ricotta carnica affumicata; gnocchetti di ricotta fresca fatti a mano, seppia di Nassa e pomodorini semi secchi; ravioli con ripieno di pesto liquido su patate viola; calamaro fresco ripieno, scarola stufata e uvetta; trancio di salmone biologico marinato all’aneto scottato e affumicato al momento su passata di piselli; variazione di baccalà “Gadus Morhua”; pescato del giorno in guazzetto con frutti di mare e pane croccante; fritto di paranza e verdure in pastella.
I piatti della tradizione sono sempre in carta: dal minestrone genovese, alle trofie con il pesto ligure leggero; all’ormai quasi introvabile “cappon magro” nato come piatto povero di pesce e verdure lesse oggi è una prelibata (e ricca) composizione di pesce cappone, orata, spigola, dentice, scorfano, bottarga, patate, barbabietole, cavolfiore, scorzonera, carote, carciofi, salsa verde genovese, e dio solo sa che cos’altro.
Per chiudere, una ricca selezione di formaggi e composte oppure la torta cioccolato e pere; il semifreddo alla nocciola e arachidi salate o il cremoso freddo al torrone d’Alba, che ho provato io: morbido e molto goloso (e anche molto abbondante …).
L’impressione generale è di un locale sulla buona strada, per la selezione dei prodotti, ovviamente, ma anche per la giusta mano in cucina: cotture leggere, leggerissime; attenzione, anche cromatica per la presentazione dei piatti ma, fortunatamente, senza affettazione. Qualcosa, però, va ancora messa a punto e magari si potrebbero sintetizzare i nomi dei piatti solo con l’ingrediente chiave. Che poi è così bello degustare e indovinare il resto!
Conto sui 50 euro.
Palazzina Millo, Porto Antico
Tel. 010. 8698722
chiuso: mai
aperto a pranzo e a cena
ilmarin@eataly.it
www.genova.eataly.it
Dai un'occhiata anche a:
- Un nuovo chef per un’antica tradizione: Fabio Zammarano al Costantini di Tarcento (Ud)
- L’ingegnere del fine dining. Dalla Ducati al Pellico 3 del Park Hyatt a Milano, la cucina mediterranea di Guido Paternollo
- La Rei Natura, la Grandeur in Langa di Michelangelo Mammoliti
- Guido ristorante e la famiglia Alciati in Fontanafredda e Casa E. di Mirafiore, Serralunga
- Antica Trattoria Moreieta 1890 ad Arcugnano: cucina veneta sui colli Berici
- Ristorante Da Giuseppe a Montemarzino (AL): indirizzo autentico del Basso Piemonte
- Le Officine dei Marini: la cucina concettuale di Paolo Daghini a Pistoia
- Antica Osteria Cera a Lughetto, l’eccellenza dell’Adriatico nel menu Azzurro