Il tempo comincia ad esigere le sue cambiali con i protagonisti della rivoluzione vitivinicola italiana
Nel pomeriggio è scomparso Gennaro Martusciello, a lungo presidente dell’Assoenologi Campania, pioniere assoluto della riscoperta dei grandi vitigni autoctoni che hanno riscritto la storia regionale degli ultimi vent’anni: falanghina, piedirosso, asprinio, aglianico. E di grandissimi vini del passato da lui resuscitati come il Gragnano e il Lettere.
Grazie alla sua opera interi territori, i Campi Flegrei, il Vesuvio e lo stesso Sannio, hanno ripreso a sorridere e a costituire una speranza di lavoro e di occupazione per le giovani generazioni.
Il tempo ha incassato la cambiale, ma la sua opera resta tutta intera sotto i nostri occhi.
Insieme al fratello Salvatore e alla cognata Elena, attuale presidente nazionale delle Donne del Vino, ha lanciato l’azienda Grotta del Sole, uno dei capisaldi della rinascita campana.
La sofferenza con cui ha sopportato dignitosamente la sua implacabile malattia è stata sicuramente minore della soddisfazione di vedere completato il passaggio generazionale con Francesco, Salvatore, Gilda e Francesco jr, enologo anche lui.
Proprio la scorsa estate gli era stato riconosciuto il premio Falanghina Felix
Alla famiglia Martusciello, grazie alla quale abbiamo mosso anche i nostri primi passi nella conoscenza del mondo del vino, le più sentite condoglianze da parte mia e di tutti i collaboratori del blog e di Slow Wine.
Ciao, Zio Gennaro
I funerali si svolgeranno giovedì mattina alle 11 presso la Parrocchia di Santa Maria delle Grazie a corso della Repubblica Pozzuoli.
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