di Chiara Giorleo
Questa è una storia, una di quelle che potremmo raccontare ai bambini: tanto più se si parla di gelato!
Una storia di istinto ed educazione al gusto. Allora, perché no, potremmo chiamare la nostra protagonista
“la fata dei gelati”, in quel fantastico mondo che sempre più va alla ricerca di qualità e originalità.
È una scelta di passione quella di Grazia Citro, nata e cresciuta a Battipaglia (SA), la quale si ribella in
qualche modo al percorso che le si prospettava davanti: seguire il padre nella gestione dell’azienda di cui è
socio. Così dopo la laurea in Economia aziendale si concede del tempo per sé e da dove partire se non da
una passione personale: la pasticceria.
Nel 2014 segue a Perugia il corso di gelateria della Scuola Italiana di Gelateria appunto, imparando da
alcuni maestri tra i quali il maestro Cianuri. In seguito approfondisce la pasticceria che fa di supporto alla
gelateria con un corso tecnico tenuto dal maestro Cappelletto.
Le idee le si schiariscono in un batter d’occhio: intuisce così che l’apertura di una gelateria di alta qualità le
consente di combinare capacità imprenditoriali ed organizzative alla creatività che da sempre le appartiene.
Non a caso Grazia lavora la ceramica, per dirne una.
Ci siamo, partono le ricerche: del posto giusto, del personale, dello stile e delle risorse necessarie alla
realizzazione del suo sogno: un luogo dove poter degustare un ottimo gelato scegliendo tra gusti sempre
nuovi e in qualsiasi momento della giornata.
La gelateria Citrus apre le porte al pubblico a Ottobre 2015 e non serve che spieghi come nasce l’idea del
nome dati i chiari riferimenti al mondo degli agrumi così come al suo cognome: niente di più adatto
considerata anche la facilità di memorizzazione.
Tra le strade di Battipaglia lei è ormai “la signora Citrus”, l’imprenditrice giovane (ha 32 anni) che punta su
un’impresa al femminile: un solo dipendente è maschio.
Ma nonostante il mio tono scanzonato qui non si tratta affatto di uno scherzo: una trentina di posti a
sedere, divanetto a parte; ben otto dipendenti e tutti under 40, molto under. Un ambiente naturale e
frizzante nonché decisamente caldo nell’accoglienza, tutto anche grazie al progetto realizzato dagli
altrettanto giovani architetti nonché amici di Grazia: Casaburi e Memoli della vicina Cava de’ Tirreni.
I gelati sono conservati in pozzetto, il modo migliore per garantire massima igiene e freschezza assoluta. I
gusti variano ogni 10 o 15 giorni in linea con il dinamismo che la padrona di casa riesce a trasmettere sin
dalla prima stretta di mano. Restano fissi i grandi classici tra i quali uno splendido pistacchio che
(finalmente) si presenta di colore tenue e non fluorescente come siamo, sfortunatamente, abituati da
coloranti ed essenze varie.
A questi si affiancano i gusti sperimentali volti a offrire una scelta sempre nuova
e originale per chi non si accontenta.
Tra gli ultimi: pop-corn, ciocco-arancio o una rivisitazione del classico
limone-fragola in veste di crema banca al limone variegata alla fragola per chi non preferisce i sorbetti
soprattutto in inverno.
E ancora, sempre tutto realizzato “in casa”, i sorbetti alla frutta, i lievitati per la colazione da accompagnare
al caffè Kenon rigorosamente con macchina a leva e la pasticceria da tè nonché la versione stuzzichino-
salato per l’ora dell’aperitivo (a partire dagli impasti neutri dei cornetti, ottima base per assaggi rustici): non
a caso Citrus è aperta dalle ore 7 del mattino alle 24, 7 giorni su 7 ed è in centro: via Paolo Baratta numero 2.
Beh diciamo che ciò che appare normale ad alcuni può non esserlo per tutti: sono proprio i segnali di alta
qualità del suo gelato e di questa attività a rappresentare piccoli ostacoli: a partire da chi, ad esempio, non
comprende il pozzetto perché “preferisce vedere i gusti”.
Problema presto risolto grazie alla presenza
costante di Grazia che accoglie tutti gli ospiti col sorriso che le appartiene di natura e grazie al quale sta
svolgendo un ammirevole lavoro educativo sul territorio.
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