di Angelo Peretti
Da quelle parti, nel Monferrato, Garitina è il diminutivo di Margherita. Sta insomma per Margheritina. Era così che chiamavano la bisnonna di Gianluca Morino, vignaiolo a Castel Boglione, nell’Astigiano. L’azienda si chiama Cascina Garitina in ricordo di Margherita.
Gianluca è uno dei fautori della docg del Nizza. È uno di quei produttori moderni che stanno parecchio sui social, che dialogano col mondo. È anche un convinto sostenitore della superiorità della chiusura a vite per i vini, anche i rossi, anche quelli da far invecchiare. Insomma, uno che non ha paura delle sfide.
La sua etichetta di punta si chiama Neuvsent, che vuol dire Novecento, in onore ancora una volta a Margherita, ai giorni in cui cominciava a coltivar vigne da quelle parti. Ovviamente è un Nizza, ex Barbera d’Asti Superiore della sottozona Nizza, passato a denominazione controllata e garantita autonoma nel 2014.
Dal 1994 al 2012 questo Neuvsent è stato prodotto mettendo insieme i vini tratti dalle tre vigne più vecchie dell’azienda. Poi Gianluca ha deciso di imbottigliarle separatamente, come dei veri cru. “Si è iniziato e produrre Nizza da ogni singola vigna per assecondare la natura e valorizzare le differenze che ci regalano gli anni, il terreno, la barbera, i cloni e la nostra storia”, dice. Coraggioso nuovamente.
Ho avuto modo di assaggiarli i vini dalle tre vigne del Neuvsent, stessa annata, la 2014. Qui sotto dico come li ho trovati.
Nizza Neuvsent Margherita 2014 Cascina Garitina
La vigna Margherita è stata reimpiantata nal 2002. Unico clone su portainnesto 420A, per i patiti di questo genere di informazioni. Il suolo è fatto da marne calcaree friabili. Il vino è in tappo a vite. Ha fittissimi i frutti e i fiori. Acidità e tannino dicono d’una giovinezza esuberante. Il sorso è teso, nervoso, caratteriale, tipico dell’annata.
Nizza Neuvsent Vecchia Millenovecentosessantuno 2014 Cascina Garitina
Questa è invece la vigna che sta in cima al Bric ‘d Garitta. Impiantata fra il 1958 e il 1961. Fatta con la selezione massale sulle vigne di barbera che c’erano allora. Terreno calcareo duro, compatto. Stranamente, sembra il vino più evoluto dei tre. Vira infatti sul nocino, sul rabarbaro. Il tannino però sembra più espresso. Chissà come evolverà.
Nizza Neuvsent Cec 2014 Cascina Garitina
Le vigne vecchie hanno una marcia in più. Questa è la vigna più vecchia, piantata nel 1947, vecchi biotipi di barbera. Gianluca dice che “il suolo argilloso dona più materia, più colore, ma anche più acidità che necessita di più lunghi affinamenti in bottiglia”. Io dico che il vino ha un fascino senza tempo, più struttura, maggiore eleganza. La vigna vecchia si sente.
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