di Andrea Petrini
Cortona, affascinante borgo arroccato su una collina che domina la Val di Chiana, è una meta imperdibile per chi desidera immergersi nella storia e nella bellezza della Toscana.
Il suo centro storico, un labirinto di vicoli e piazze, è un vero e proprio museo a cielo aperto, ricco di palazzi medievali, chiese romaniche e rinascimentali. Perdendosi in questa bellezza, non è difficile imbattersi nel Monastero di Cortona, risalente al XV secolo, che recentemente la famiglia Poli ha coraggiosamente recuperato e trasformato in un moderno hotel a 5 stelle mantenendo intatto il suo fascino originale.
In questo luogo incantato, poche settimane fa, mi sono concesso un meritato weekend e, devo ammettere, che varcare la soglia del Monastero di Cortona è stato come fare un viaggio nel tempo. Gli ambienti sono davvero incantevoli e, anche se rinnovati, hanno mantenuto l’antica disposizione della struttura conventuale: soffitti a travi o a volta, imponenti corridoi, loggiati e i magnifici affreschi, alcuni dei quali emersi durante i lavori e riportati alla luce, andando ad arricchire ulteriormente la bellezza del luogo. L’hotel dispone di 36 Camere e Suites, ricavate dalle antiche celle, e per chi desidera concedersi un momento di puro relax, la spa del Monastero di Cortona, situata all’interno di una antica cisterna romana, è il luogo ideale per concedersi, così come ho fatto io, una sauna o un idromassaggio dopo aver percorsi decine di chilometri tra i vigneti di Syrah di Cortona.
Visto che non siamo su una rivista di viaggi ma all’interno delle pagine di Garantito IGP, vorrei sottolineare, cosa non scontata, che il Monastero di Cortona dispone anche di un ottimo ristorante chiamato “Gli Affreschi” dato che in questo ambiente, durante la ristrutturazione, sono stati scoperti sotto l’intonaco affreschi che alcuni esperti dicono riferirsi alla battaglia di Montaperti del 1260 tra Guelfi e Ghibellini. La sala, intima e raffinata, conta appena 18 coperti, per seguire al meglio l’ospite. Alla guida della brigata di cucina c’è lo chef Michele Ricci, originario di San Sepolcro, sempre nella provincia di Arezzo. La sua è una passione che nasce in famiglia, poi portata avanti con la scuola alberghiera, con maestri importanti, tra cui Gualtiero Marchesi, Luigi Sartini e Paolo Lopriore, e con esperienze anche in ristoranti stellati.
Agli Affreschi porta la sua idea di cucina, ovviamente legata alla stagionalità e al ritmo della natura, fatta di pochi ingredienti nel piatto che vanno a raccontare la tradizione toscana, rivisitata e alleggerita con tecniche moderne con l’obiettivo primario di esaltare la materia prima. Pulizia, freschezza, sincerità: sono queste le parole chiave che descrivono la cucina dello chef Ricci. Aperto tutti i giorni, offre oltre alla Carta due menu degustazione di quattro portate: uno di terra “Sapori Toscani” e uno di pesce “Dal Mare”. Il percorso di pesce, sebbene più insolito per l’entroterra toscano, riscuote il consenso degli ospiti, consolidando piatti come il Calamaro arrosto su crema di piselli e il suo inchiostro.
Ma i cavalli di battaglia dello Chef hanno i sapori delle sue terre, come la pappa al pomodoro servita sia come amuse-bouche che racchiusa all’interno dei plin o i pici (tipica pasta toscana) tirati a mano, o la cacio e pepe su vellutata di zafferano di Cortona e aria di pepe. Ancora sapori regionali nel Patè di fegatini di pollo, albicocche, gel di Vermouth di Cortona e cantuccio salato. Tra i piatti più richiesti, il Controfiletto di manzo con millefoglie di patate e cenere alle erbe, che richiama le vecchie braci; e il Filetto di cervo, spinacino, topinambur e salsa al ginepro. Grande attenzione anche all’elemento vegetale, che oltre ad accompagnare altri ingredienti, in alcuni casi diventa protagonista assoluto: le Verdure dell’orto vengono servite infatti giocando con consistenze e colori. Menzione speciale per i dolci, tra cui spicca il classico tiramisù ma proposto in tre consistenze diverse.
La carta dei vini, recentemente premiata dalla rivista Wine Spectator con Un Calice, è curata dalla Maitre e Sommelier Tiziana Lai. Circa 300 etichette che mettono in luce il meglio di questa parte della Toscana, Cortona, Montalcino, Montepulciano, e poi oltre andando fino al Chianti Classico e Bolgheri.
Ben rappresentate anche le altre Regioni di Italia con alcune chicche presenti in carta che faranno felici anche i palati più esigenti.
Verso Pasqua il Monastero di Cortona riaprirà i battenti e il mio consiglio è quello di scappare dalla città e di passare in questa struttura almeno una notte per rigenerarvi nello spirito e….nella pancia. #garantitoigp!
Dai un'occhiata anche a:
- Invecchiato IGP | Giusto alle Balze 2013 Toscana Rosso Igt Podere Marcampo
- Garantito IGP | Rossi che raccontano il territorio. I vitigni autoctoni dell’Italia meno conosciuta
- Il VINerdì di Garantito Igp. Rongalio Barbaresco Riserva 2016, Orlando Abrigo
- InvecchiatIGP: Pomario – Umbria Bianco IGT Arale 2010
- Vinerdì | Igt Terre Lariene Verdese “860″ 2019 – La Costa
- Invecchiati IGP | Barbera d’Asti i Bricchi di Castelrocchero 1996, Scarpa
- Garantito IGP | Trattoria Al Porto, Clusane
- InvecchiatIGP | Chianti Classico 2009 Terra di Seta