di Lorenzo Colombo
La denominazione ed il vitigno
La Do Rueda è conosciuta per i suoi vini bianchi, la sua superfice vitata è infatti costituita per il 98% da vitigni a bacca bianca con il Verdejo -principale vitigno della denominazione- che con una superficie di 17.764 ettari su un totale di 20.650 ettari copre l’86% del vigneto regionale.
Nella vendemmia 2021 su 1.210.672 q.li di uva raccolta ben 1.065.330 erano di Verdejo, mentre la quantità di Sauvignon blanc, che è il secondo vitigno più coltivato, si è fermata a 80.000 q.li.
Il territorio della D.O. Rueda è situato su un altopiano pianeggiante, tra i 700 e gli 870 metri sul livello del mare, qui gli inverni sono freddi e lunghissimi, le primavere brevi con gelate tardive ed estati calde e secche, rinfrescate da sporadici temporali.
I suoli, color marrone scuro, prendono il nome di “cascajosos” e sono in genere sabbiosi, limosi e sassosi, ben drenanti e ricchi di calcio e magnesio.
Le precipitazioni sono scarse, solitamente tra i 300mm ed i 500mm/anno mentre l’insolazione è elevatissima, raggiungendo le 2.600 ore/anno.
Il Consejo Regulador della DO Rueda ha messo a punto un sistema pratico per consentire ai consumatori di riconoscere facilmente la tipologia di vino che andranno ad acquistare, questo sistema si basa su una serie di etichette di diverso colore posizionate sul retro della bottiglia che, per quanto riguarda i vini bianchi, vanno ad indicare se si tratta di vino fermo, spumante, fortificato o prodotto da vigne vecchie (almeno trent’anni d’età).
Stessa modalità, con colori diversi delle etichette, è stata adottata anche per i vini rossi e rosé.
Inoltre, attraverso un codice numerico stampato su quest’etichetta colorata è possibile conoscere la tracciabilità del prodotto.
Nella Rueda l’uva Vedejo è presente da oltre dieci secoli, il suo germogliamento è solitamente tardivo e il lavoro di potatura può arrivare fino al mese di marzo o all’inizio di aprile, anni fa a fine inverno veniva effettuato uno scavo attorno a ciascuna vite per concentrare l’acqua e all’inizio dell’estate la buca veniva nuovamente ricoperta di terra, pratiche che al giorno d’oggi non vengono più eseguite.
L’azienda
La sede dell’azienda Viña Arnáiz si trova nella città di Haza, nella provincia di Burgos, nel cuore della D.O. Ribera del Duero ed è situata in un’antica fortezza medioevale, attorno alla quale s’estendono 92 ettari di vigneti con vitigni a bacca nera.
La capacità di stoccaggio di questa enorme cantina è di 90.000 ettolitri di vino, vi si trovano infatti 51 serbatoi d’acciaio e ben 6.000 barriques, sia di rovere francese che americano.
La capacità di lavorazione è di 80.000 bottiglie al giorno.
Viña Arnáiz è un marchio appartenente al Gruppo García Carrión, primo gruppo vitivinicolo europeo e quarto al mondo, è presente sul territorio di ben dieci tre le più prestigiose Denominazioni d’Origine spagnole, tra cui per l’appunto quella di Rueda e possiede 15 impianti di vinificazione dislocati nei vari territori.
Nato nel 1890 a Jumilla, il Gruppo è ancora gestito dalla quarta e quinta generazione della famiglia García Carrión.
Il vino
Si presenta nel bicchiere con un color giallo paglierino luminoso di buona intensità.
Intenso e fresco al naso dove si colgono sentori di frutta a polpa gialla, mela, fiori gialli, note di fieno e leggeri accenni aromatici.
Succoso e dotato di buona struttura, sapido, nuovamente cogliamo il frutto giallo, la mela e sentori d’erbe officinali che si percepiscono sul lungo fin bocca.
In definitiva si tratta in un vino semplice ma dalla piacevole e scorrevole beva.
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