di Bruno Sodano
Metti una sera a cena a Caggiano, nel cuore del Cilento, in un luogo magico come Le Grotticelle. Qui Angelo Rumolo, patron di una delle pizzerie più rinomate d’Italia e del mondo secondo 50 Top Pizza, ha ospitato due serate straordinarie con Gabriele Bonci, il “re della teglia romana”. Un successo travolgente con circa 250 ospiti che hanno vissuto un’esperienza unica, tra sapori autentici e ospitalità genuina.
Un evento eccezionale tra tradizione e innovazione
Dietro le quinte, un team di professionisti ha reso possibile questa celebrazione del gusto: oltre a Bonci e Rumolo, c’erano Gherard e Angelo Rumolo (omonimo), Alessandro Tripaldi e i fratelli Marcigliano della macelleria di Postiglione. Ogni piatto ha raccontato una storia, quella del Cilento, delle sue materie prime e della sua tradizione culinaria.
La serata si è aperta con un omaggio al territorio: pane ai semi, caciocavallo morbido riscaldato, pomodoro e origano di montagna. Un inizio semplice ma perfettamente equilibrato, un assaggio che ha subito conquistato. Poi il supplì firmato Bonci: croccante, filante, con un cuore rosso vivo che rende omaggio alla tradizione romana.
Il valore degli eventi nei piccoli borghi
Eventi come questi non sono solo serate gastronomiche: rappresentano un’occasione per valorizzare luoghi come Caggiano, un borgo ai confini lucani che conta poche anime. Portare qui nomi di spicco come Bonci significa creare interesse e valore in un territorio che non è facilmente di passaggio, ma che merita di essere scoperto.
Bonci, grande estimatore del Cilento, ha raccontato come lo affascinino i funghi, i tartufi e le erbe spontanee raccolte in montagna. Una connessione con la terra e con la vita autentica che offre una pausa dal ritmo frenetico della città.
Un menù straordinario, un viaggio nei sapori cilentani
Tra le portate principali, un padellino farcito con cicoria selvatica raccolta poche ore prima, cacio occhiato e filetto di maiale della macelleria Marcigliano: ogni boccone un’esplosione di autenticità. A seguire, un uovo all’occhio di bue arricchito da erbette aromatiche e lombo di maiale cotto in loco.
Poi è stata la volta della pizza fritta: una proposta con pignata di fagioli, salsiccia, polvere di caffè e rosmarino affumicato, e un’altra variante con lardo stagionato, pomodori semidry e vino cotto. Un trionfo di sapori, ogni piatto accompagnato da lievitati impeccabili.
Bonci, in grandissima forma, ha poi presentato una teglia al contrario: una pizza cotta e rovesciata con scarola, stracotto di manzo, cipolle e una salsa di pomodoro super acida. A chiudere la serata, Angelo Rumolo ha preparato una pizza classica con misticanza e carpaccio di manzo della macelleria Marcigliano, un tributo alla sua terra.
Un’esperienza indimenticabile
Queste serate hanno rappresentato un ritorno alle origini, una celebrazione del Cilento e delle sue eccellenze. Bonci e Rumolo hanno dimostrato come la tradizione possa essere valorizzata attraverso l’innovazione, regalando agli ospiti non solo una cena, ma un viaggio emozionale nei sapori del sud Italia.
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