Ormai è una piccola tradizione: torniamo qui con Antonio Pesce, enologo aziendale, per testare i vini di Vincenzo Oliviero. Sono 2 ettari e mezzo quelli dell’azienda Fuocomuorto compreso il bell’uliveto. Anno dopo anno, senza fretta e scevri da inutili ansie, aggiustano il tiro di volta in volta. Abbiamo trovato in splendida forma i due bianchi aziendali: siamo ad Ercolano, su questa terra lavica e la più tipica tradizione del Vesuvio con il suo caprettone ed il Lacryma Christi.
Una passeggiata tra le vigne è d’obbligo e l’atmosfera è accogliente. C’è della musica tradizionale napoletana che riempie l’aria. Vincenzo, che di Fuocomuorto ne ha fatto anche un bed and breakfast coccola anche così i suoi ospiti. Un nuovo ettaro, dopo più di tre anni di lavoro oggi è pronto. Ci sono piedirosso ed aglianico ed infine il primitivo. Sarà il nuovo blend del Rosso Magma, vino passato in legno che attendiamo, dal prossimo anno, nella sua nuova veste con molta curiosità.
In questa terra magnifica il Vesuvio lo senti in ogni sua espressione. Lanciando un semplice sguardo alla terra o attraversando la storica cantina, tutta scavata nella roccia vulcanica che ancora riporta la scritta “1780”, data cui risale. Che lavoro ripristinarla e che meraviglia ritrovare il vecchio pigiatoio.
Abbiamo subito scoperto le nostre carte: I bianchi ci hanno davvero colpito ed allora il Caprettone, vino di punta dell’azienda, con la nuova veste grafica davvero azzeccata, sa dare soddisfazione attraverso una esaltante pulizia espressiva.
Annata 2013, è fermentato ed affinato in castagno, fa macerazione per 3-4 giorni sulle bucce ed infine circa 5 mesi sur lies. E’ un vino dal naso composto, ben fuso, intenso, tipico, in divenire. Note di erbe e sentori mediterranei si sposano coi fiori bianchi per poi intensificarsi col tempo . In fondo è stato imbottigliato solo a Marzo. Ancora, piccoli spunti agrumati come gli oli essenziali del pompelmo e più avanti una mineralità di terra arricchirà il naso. Il palato è davvero rigenerante per questo bicchiere molto sapido, fresco e giusto. Lo prevediamo longevo con il suo slancio diretto che ben riequilibra una buona struttura.
La volete provare invece una cosa da bere subito, fredda, diretta, gustosa e appagante? Eccolo allora, qui pronto il Lacryma Christi del Vesuvio Bianco. Siamo nel più classico blend di caprettone e falanghina. Il naso, in linea con i vini degustati in azienda, è pulito, dritto e certamente ficcante. Ha un tipico spunto floreale come la ginestra ed ancora erbette officinali e la nespola. La bocca è freschissima, calda, sapida con un finale altrettanto tipico, leggermente ammandorlato, lungo e ben definito. Buono già adesso ancora meglio dopo un po’ di bottiglia. Infine i prezzi. Parliamo di circa 8 euro per il primo e 7 euro per il Lacryma. Direi proprio che non ci possiamo lamentare.
Ci siamo divertiti con Vincenzo Oliviero nella sua piccola azienda. Ci piace chi viaggia per obiettivi senza strafare e soprattutto chi ha la costanza di raggiungerli. Una bella squadra enologo-produttore, il territorio che pare abbia compreso le proprie potenzialità e questa terra e quest’aria che fanno il resto.
Sara Marte
L’azienda agricola Fuocomuorto è in Via Croce dei Monti 22, ad Ercolano in provincia di Napoli. Tel 081 7394655. Fax 081 7322413. Qui anche Bed and Breakfast. Sito: www.fuocomuorto.it email: info@fuocomuorto.it . Uve: caprettone, falanghina, piedirosso, aglianico, primitivo. Piccola produzione di olio. Enologo: Antonio Pesce.
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