di Enrico Malgi
Il Friuli, si sa, è una terra ricca di vitigni autoctoni ed internazionali. Sei a bacca bianca e cinque a bacca rossa autoctoni, che vanno ad integrare i sei di origine francese, tre bianchi e tre rossi, più alcune specie varietali extraregionali. E con tutta questa ampia disponibilità ampelografica si producono sempre vini eccellenti, apprezzati sia in Italia e sia all’estero.
Emblematico poi è il caso del vino “Friulano”, che fino al 2008 si poteva chiamare “Tocai”, ma poi una sentenza della Corte di Giustizia Europea ha stabilito che soltanto l’Ungheria ha diritto di servirsi della denominazione “Tokaji”. Ciò non toglie comunque che il Friulano sia un ottimo vino e molto diverso da quello che si produce in terra magiara. Per consolazione comunque, è ammesso usare il termine “Tocai Friulano” attribuito al solo vitigno.
Proprio in questi giorni ho potuto degustare un’ottima etichetta: Friulano Friuli Rive Alte Doc 2015 dell’azienda Sant’Elena di Gradisca d’Isonzo, curata dal bravo enologo campano Vincenzo Mercurio. L’attuale proprietario è l’importatore italo-americano Dominic Nocerino, che ha acquistato l’azienda, risalente alla fine del XIX secolo, a metà degli anni ’90 dalla famiglia Klodic. Trentacinque gli ettari vitati in un solo corpo unico.
Il vino sosta sulle fecce per circa sei mesi e poi viene imbottigliato nella primavera successiva alla vendemmia. Appena dodici e mezzo il grado alcolico. Prezzo finale della bottiglia sotto i 15,00 euro.
Colore giallo paglierino vivo e luminoso. Espansivo ed accattivante l’ampio e complesso bouquet che cattura le narici. Note di frutta a polpa gialla e di agrumi e poi sospiri di fiori di campo, di fieno, di salvia, di mentuccia, di camomilla, di roccia bagnata e di spezie naturali. In bocca fa il suo ingresso un sorso morbido ed ammandorlato, contrassegnato da una ficcante acidità e da uno sprint elegiaco. Sensazioni palatali bene articolate su un fronte gustativo riccamente sapido, delicato, soave, cristallino, equilibrato, fine ed elegante. Infiltrante la pulsazione minerale. Incedere mozartiano con anima tipicamente friulana il finale, che risulta essere rinfrescante, dinamico, arioso e connotato da una vena in sottofondo ancora ammandorlata. Ottimo vino ed ottimo prezzo. Da spendere su un bel piatto di prosciutto di San Daniele, su crostacei e sul frico della Carnia.
Sede a Gradisca d’Isonzo (Go) – Via Gasparini, 1
Tel. 0481 92388 – Fax 0481 92176
info@sant-elena.com – www.sant-elena.com
Enologo: Vincenzo Mercurio
Ettari vitati: 35
Vitigni: pignolo, chardonnay. merlot, cabernet sauvignon, tocai friulano, pinot grigio, sauvignon blanc, traminer e riesling renano
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