di Floriana Barone
Siamo nel comune di Frascati, alle pendici del vecchio vulcano laziale, su colline caratterizzate da una forte mineralità, in cui spicca una pietra su tutte, il basalto. Qui, nel 2009, la famiglia Imperatori ha acquistato un appezzamento in totale abbandono, situato a via di Pietra Porzia, a pochissimi chilometri da Monte Porzio Catone.
Oggi l’azienda agricola comprende in totale undici ettari tra vigneti e uliveti. Nel 2010 è stato avviato un progetto produttivo ad ampio spettro, fortemente voluto da Stefano e il figlio Lorenzo Imperatori, amministratore dell’azienda, supportati da una solida squadra di collaboratori, tra cui, Enrico Carli, l’agronomo, che lavora in stretta connessione con Angelo Giovannini, l’enologo. La famiglia Imperatori ha scelto di non produrre la Doc Frascati, puntando invece sui varietà insolite e monovitigni. Come primo passo, è stato effettuato uno studio stratigrafico del suolo per la scelta del portinnesto e un altro sui profili per analizzare i terreni a varie profondità al fine di conoscerne le potenzialità, legate anche al discorso climatico. In questa zona i terreni sono ricchi di scheletro (sasso) dalle elevate capacità drenanti: ciò permette alla vite una crescita equilibrata e una maturazione ottimale delle uve. Un intervento scaturito da un’idea produttiva mirata, che ha riguardato ogni singolo vitigno, finalizzata a raggiungere due diversi obiettivi: la riscoperta di varietà coltivate nelle campagne romane prima della crisi fillosserica, interpretate in chiave moderna e l’introduzione di varietà internazionali più note, valorizzando, al contempo, le particolari caratteristiche della zona.
Tutte le varietà sono state impiantate nel 2012 e si tratta quindi di vigneti giovani. Nel 2016 i lavori si sono conclusi con l’inaugurazione della cantina, una struttura in pietra, molto minimalista, con moderne tecnologie e a basso impatto ambientale. I vitigni coltivati sono cinque: due autoctoni e tre internazionali, che producono in totale sette tipologie di vino. Una scelta ben precisa, volta a riscoprire le radici della storia millenaria della vitivinicoltura territoriale. Storicamente, infatti, il Frascati ha rappresentato un vino importante, ma, dopo gli anni Sessanta, sono state portate avanti varietà più produttive e meno storiche.
Per quello che concerne i monovitigni autoctoni, la Cantina Imperatori ha puntato sul Trebbiano Verde, presente ai tempi degli antichi romani, che chiamavano “virdis” per il colore caratteristico degli acini e che un tempo veniva coltivato nelle campagne: prima della crisi fillosserica rappresentava l’uva bianca di riferimento. In seguito, però, è stato relegato nelle varietà minori del Frascati.
Il Trebbiano Verde viene raccolto a mano: una parte delle uve viene destinata a un sistema di vinificazione classico in silos d’acciaio a temperatura controllata, mentre un’altra parte finisce nelle gallerie romane con la vinificazione e l’affinamento all’interno di anfore di terracotta non smaltate, in cui le bucce macerano per sei mesi per diventare poi il “Segreto Verde”. L’enologo ha scelto quindi un processo conosciuto sin dall’antichità, rivisitato in chiave moderna.
Un altro prodotto di punta è il Cesanese d’Affile 100%. Ma con un’interessante novità per il territorio: la vinificazione in bianco per fare una base spumante. Si tratta di un metodo classico a base Cesanese in bianco: la Cantina Imperatori è l’unica azienda nel Lazio a realizzarlo.
Le altre varietà internazionali sono il Viognier Igp Lazio, il Cabernet Sauvignon Lazio e il Petit Verdot Lazio, coltivato sui terrazzi.
Questi vigneti sono molto stretti, a 10mila ceppi per ettaro: il Petit Verdot si lavora a mano come succedeva all’inizio del Novecento.
E i bianchi vengono tutti coltivati a Guyot, con un tralcio rimovibile e due siepi sui terrazzi ricche di piante mediterranee per diminuire l’impatto ambientale e garantire riparo ai piccoli animali. Attualmente l’azienda è certificata biologica per la produzione di olio ed è in conversione per la produzione di uve. Oltre a una zona riservata alla vinificazione e allo stoccaggio, che comprende una camera per l’affinamento dell’imbottigliato a temperatura controllata di 18 gradi, è presente anche una barricaia, con un’umidità all’80%: qui il Cesanese Igt Lazio viene affinato in botti di rovere di slavonia e il Cabernet Sauvignon riposa due anni in tonneau di rovere francese. Si prosegue fino a scoprire un luogo sorprendente: le gallerie romane scavate a mano e ristrutturate, in cui avviene l’affinamento del “Segreto Verde” e la maturazione della base spumante con fermentazione malolattica. La Cantina, infine, produce anche una Grappa invecchiata dodici mesi in legno, ottenuta in collaborazione con le distillerie Berta.
Cantina Imperatori
Via di Pietra Porzia, 14
00044 Frascati (Rm)
www.cantinaimperatori.it
Email: info@cantinaimperatori.it
Tel: 06.94015058; 339.4586822
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