Franco Pepe lancia le pizze a metro zero

Pubblicato in: La Pizza e basta

di Antonella D’Avanzo

“Sono orgoglioso del territorio in cui sono nato, vivo e lavoro; la mia pizza è il piatto in cui sono servite le eccellenze del territorio. Conosco la mia terra, sono sicuro dei prodotti che utilizzo per realizzare le mie pizze e delle straordinarie risorse umane che ogni giorno s’impegnano nel produrli; chiedo alle istituzioni di darci delle garanzie ed invito i produttori locali a “fare rete”.

Questo il messaggio dell’intervento di Franco Pepe, artigiano della pizza, durante il convegno promosso dall’assessorato all’agricoltura della Provincia di Caserta e dal comune di Caiazzo, sul tema “Il Recupero e la Salvaguardia della Biodiversità Vegetale di interesse Agro-Alimentare dell’Alto Casertano”. Incontro che ha riscosso un notevole successo in cui si sono confrontati docenti universitari, agronomi, giornalisti del settore e rappresentati delle Istituzioni locali, tra cui Daniela Nugnes, assessore all’agricoltura della Regione Campania.

Questo artigiano, proiettato con sempre maggiore determinazione verso la ricerca di un prodotto di elevata qualità, il cui impasto lo ha reso noto in tutto il Paese, attraverso il suo nobile lavoro, quello di pizzaiolo, sta dimostrando con le sue “mani” che i sogni si possono realizzare, ma ci vuole coraggio e un grande amore per la propria terra.

La serata è continuata da “Pepe in Grani”, dove per l’occasione, Pepe sostenuto da Vincenzo Coppola, un giovane agronomo che sul territorio porta avanti con un gruppo di ricercatori un progetto sul recupero, conservazione e moltiplicazione di materiale a forte rischio di estinzione e ai produttori della biodiversità dell’alto casertano, ha sperimentato la pizza a “Km 0”,
forse la prima nel suo genere.

È un prodotto realizzato con
farina di un frumento tenero presente in zona da circa cinquant’anni che deriva dalla vecchia “autonomia”, varietà adattata al territorio tanto da diventare una risorsa genetica locale. Un grano trovato nel 2009 a Ruviano presso degli agricoltori “custodi” i quali in passato lo utilizzavano per panificare e che conferisce alla pizza un gusto ed un profumo “antico”, diverso e speciale ed un cornicione più croccante, ottima con ingredienti robusti.

La nuova pizza è condita con il pomodoro riccio prodotto dall’azienda agricola “La Sbecciatrice”, un pomodoro “costoluto” coltivato in terreni argillosi e poco profondi che presenta un contenuto in antiossidanti superiore al pomodoro da industria coltivato in pianura; con la mozzarella di bufala campana dop del caseificio “Il Casolare” e l’olio extra vergine di oliva varietà caiazzana dell’azienda olivicola “Petrazzuoli”: tutti prodotti rigorosamente a Km 0.

A questa è seguita una degustazione di pizze create con la biodiversità presa in esame dal gruppo di ricercatori: la pizza con le cipolle di Alife, la patata di Letino e la ceci delle Colline Caiatine.

 

A chiudere, la pinza conciata del ‘500 con conciato romano della famiglia Lombardi, lardo di maiale nero arricchita dalla confettura di fichi bianchi del Cilento.

Non è mancato il dolce: una ricotta di bufala con melannurca e miele di melata dell’azienda agricola “Il Giardino Segreto” accompagnato da “o nucillo” di Enzo D’Alessandro, conosciuto come Enzo dei Curti, ultima annata prodotta con malli di noci di Ruviano (Ce).

Per l’evento è stata inaugurata una nuova birra artigianale “Krios” del birrificio Karma, una sperimentazione nata in collaborazione con Pepe in Grani realizzata con i ceci delle Colline Caiatine dell’azienda agricola “La Sbecciatrice”.

Produttori che hanno ripreso coltivazioni antiche che si stanno perdendo accompagnati da un maestro della pizza, i quali hanno capito l’importanza dell’essere uniti e di fare sistema cooperando tra di loro per salvaguardare e promuovere il territorio in cui credono e vivono.

In carta, una pizza a Km 0 edizione limitata.

 

Pepe in Grani

Vico S. Giovanni Battista,3

81013 Caiazzo (Ce)

tel. 0823 862718

info@pepeingrani.it


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