di Fabiola Pulieri
Quanta gioia e quanta emozione trapela dalla voce di Francesco Paolo Martini, pizzaiolo della Pizzeria La Piola a Bruxelles, raggiunto al telefono mentre, reduce dall’aver ottenuto l’ottavo posto nella classifica di 50Top Pizza Europa e il primo posto come miglior pizzeria del Belgio, è in viaggio per tornare in Italia per le meritate, seppur brevi, vacanze.
Quando si è figli d’arte il mestiere lo si apprende respirandolo sin da bambini, toccando oggetti e manipolando arnesi, osservando gesti che diventano scontati e che con il tempo si ripetono automaticamente. Non è questo il caso di Francesco Paolo Martini, titolare insieme ad altri tre soci di due pizzerie a Bruxelles (e una terza in partenza a settembre!), che da bambino voleva fare tutt’altro e oggi invece, fiero e soddisfatto di fare il pizzaiolo e di aver portato la vera pizza napoletana in Belgio, raccoglie i frutti di tanti anni di duro lavoro e altrettanti sacrifici.
Con il suo camper, in viaggio in questi giorni per raggiungere l’amata Napoli, Francesco ha raccontato che quando viveva a Napoli voleva fare il tecnico del suono e fino a 20 anni era entusiasta di mille cose e di nessuna in particolare finché per guadagnare qualche euro e trovare la sua strada, come molti ragazzi fanno, ha iniziato a consegnare le pizze a domicilio. Pizzerie e ristoranti ne ha girati tanti e ha conosciuto molti pizzaioli, ma nessuno disposto a insegnargli il mestiere e così “rubava” con gli occhi tutto ciò che poteva. La fortuna è arrivata quando ha conosciuto e ha iniziato a lavorare con un esperto pizzaiolo che gli ha veramente insegnato tutto, un autentico “maestro” paziente e premuroso che lo ha fatto appassionare e gli ha trasmesso il rispetto e l’amore per un mestiere che con tenacia, volontà e umiltà ha imparato e trasferito ad altri.
Cosa si mangia alla pizzeria La Piola
Il maestro pizzaiolo è Salvatore de Rinaldi dell’Associazione Verace Pizza Napoletana (AVPN) che ha accolto Francesco nella sua pizzeria come un figlio e che un figlio della sua stessa età ce l’ha davvero. Insieme è iniziato un percorso di consapevolezza e studio che ha avuto un’evoluzione e sta proseguendo a molti chilometri da casa. Francesco Paolo infatti a un certo punto ha voluto mettersi in gioco e insieme alla compagna Chiara De Stefano, executive chef diplomata all’Alma, si è trasferito prima in Toscana ad Arezzo dove ha gestito un ristorante e poi in Spagna.
Tanta gavetta, una crescita personale e professionale affrontata con sacrifici e duro lavoro ma senza grosse soddisfazioni economiche che lasciavano comunque l’amaro in bocca. La scintilla si è riaccesa quando è arrivata la telefonata di Carlo, fratello di Francesco, che viveva e lavorava a Bruxelles già da diversi anni e ha invitato il giovane pizzaiolo a trasferirsi lì approfittando della sua presenza e del suo sostegno. Francesco e Chiara non hanno perso tempo e in pochissime settimane sono partiti per il Belgio. La fortuna aiuta gli audaci si dice e forse è vero ma non senza impegno, voglia, passione e capacità di mettersi in gioco, di non arrendersi, di dimostrare le proprie abilità nonostante le difficoltà.
Oggi Francesco Paolo Martini, che non ha ancora 28 anni, insieme ai soci Vito Calabrese, Andrea e Carmine Leone, in quattro anni è diventato il titolare della Pizzeria La Piola e di una seconda pizzeria, aperta solo un anno dopo la prima, sempre a Bruxelles, nel Food Market Wolf. La pizzeria “madre” consta di 80 posti a sedere all’interno e altri 80 in terrazza mentre la Wolf, trovandosi in un mercato del cibo con ben 16 ristoranti di tutte le nazionalità e altrettanti concetti di cucina, è un via vai continuo di clienti. Certo con il Covid si è avvertita un’iniziale flessione ma lo Stato belga, dopo solo una settimana di chiusura totale, ha dato diversi sostegni agli imprenditori e consentito l’asporto e il delivery evitando un aggravamento economico.
I clienti de La Piola sono per lo più italiani che vivono a Bruxelles e ritrovano nella pizza di Francesco gusto e sapori autentici del Belpaese. Le materie prime provengono infatti direttamente dalla Campania e dal sud in generale: la farina, la mozzarella, la provola, la ricotta, l’olio, il pomodoro e altro ancora, mentre dall’Emilia Romagna arrivano i salumi. Inizialmente per avere questi prodotti è stato necessario fare rete con altri imprenditori italiani in Belgio, ora i bancali che si scaricano quotidianamente sono tanti e si possono scegliere i fornitori anche in autonomia ma sempre privilegiando la qualità degli ingredienti simbolo di sapori e gusto italiano. Quando Francesco ha raccontato cosa ha provato sentendo che la sua pizzeria era tra le prime dieci in Europa e la prima in Belgio, ha affermato che ancora stenta a crederci, che è un sogno che finalmente si sta avverando, inseguito da sempre e che, a soli 4 anni dall’apertura della prima pizzeria, la soddisfazione di passare dalla 36esima posizione di tre anni fa alla 12esima dell’anno scorso e oggi all’ottava posizione è una carica ed un incentivo a lavorare sempre di più e meglio andando in una direzione che è principalmente indicata dal cuore e che richiede fatica e impegno ma poi ripaga con sorprese come questa, riconoscimenti che valgono mille giorni e mille notti passate davanti al forno. E di forni in pizzeria ce ne sono due adesso, il personale è aumentato fino a 15 persone e la voglia costante di crescere è il motore che dà energia ogni istante.
Tra i premi di 50Top Pizza Europa la pizzeria La Piola ha ottenuto anche quello per la miglior cantina di vini e Francesco Paolo ha attribuito il merito ad Andrea e Carmine, i suoi soci, ma soprattutto al primo che è un grande appassionato di vini, li cerca e li degusta personalmente per offrire alla clientela de La Piola una scelta fuori dagli schemi, una carta da abbinare alle pizze (che sono circa 40) che non sia scontata o con etichette troppo note. Insomma una ricerca attenta e minuziosa per diversificare l’offerta in un paese dove sono le birre a farla da padrone. Il punto di forza di questa pizzeria è il rapporto umano. I quattro soci sono sempre uniti nelle decisioni, nella voglia di migliorarsi e di trovare insieme soluzioni e proposte che guardano al futuro e li fanno essere sempre fieri di ciò che propongono ai clienti. La prossima tappa delle pizzerie La Piola a Bruxelles, in questo viaggio verso il gusto, sarà quella di proporre i fritti, le montanare, le pizze fritte, i supplì, le frittatine, insomma tutti quegli antipasti che rappresentano la tradizione napoletana per eccellenza e che ricordano a chi è oltre i confini del nostro paese quanto è ricco il nostro paniere di cibi e quante possibilità ci sono per appagare i nostri gusti facendoci sentire a casa anche a tanti chilometri di distanza.
Pl. Saint-Josse 8, 1210
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