di Enrico Malgi
Come si sa il Trebbiano è il vitigno a bacca bianca più coltivato e diffuso in Italia, che contrassegna varie denominazioni territoriali di tutto il centro e parte del nord-est, oltre a recitare il ruolo di “spalla” a supporto di alcuni blend del sud, con risultati purtroppo a volte discontinui. Ma se prendiamo in esame il “Trebbiano d’Abruzzo” allora possiamo stare sicuri che si tratta di un vino davvero ottimo, perché qui riesce a raggiungere punte di assoluta eccellenza. Proprio come mi è capitato di constatare recentemente con l’etichetta Fosso Cancelli Trebbiano d’Abruzzo Dop 2019 dell’Azienda Agricola Ciavolich di Loreto Aprutino.
Soltanto Trebbiano allevato con il tipico sistema della “pergola abruzzese” e vendemmiato ad inizio di settembre per preservarne tutta l’acidità. Complessa la maturazione del vino che dura circa tre anni e che avviene attraverso contenitori di acciaio, anfore di terracotta, botti di rovere di Slavonia e, naturalmente, la bottiglia come destinazione finale. Basso il tenore alcolico che si attesta a dodici gradi e mezzo per via di un limitato accumulo di zuccheri com’è tipico della varietà. Prezzo finale di circa 35,00 euro. Bottiglie prodotte poco più di 4.000. La mia è numerata 4.109.
Nel bicchiere brilla un colore giallo dorato già bello assestato. Dal fulgido e gioioso bouquet si diffondono nell’aria ammiccanti, protervi ed eterogenei profumi di una sensitiva scorta fruttata di pesca, mela, pera, albicocca, melone bianco, clementina, mandorla e banana. Susseguenti afflati floreali e vegetali di gelsomino, biancospino, tiglio, acacia, salvia e timo e spiccate nuances speziate di zenzero, zafferano, chiodi di garofano e cannella vanno a completare poi esaurientemente tutto il registro aromatico, insieme ad una lieve nota empireumatica in sottofondo. In bocca penetra un sorso che si fa apprezzare subito per l’’ottima piacevolezza di beva e che poi si rivela affidabile, fluido, immediato, essenziale, elegante, fresco, sapido, morbido, rotondo, succoso e reso godibilmente complesso dall’ottimo dosaggio del legno. Tensione palatale precisa, leggiadra, suadente, deliziosa, cristallina, equilibrata, cadenzata ed ampliata dalla minimale gradazione alcolica, che così riesce ad allungare la seducente capacità gustativa. Buona la serbevolezza per merito del rovere. Affondo finale persistente ed appagante. Perfetto l’abbinamento con un piatto di spaghetti allo scoglio e tagliere di salumi e formaggi freschi.
Sede a Loreto Aprutino (Pe) – Contrada Salmacina, 11
Tel. 085 8289002
agricola@ciavolich.com – www.ciavolich.com
Enologo: Romano D’Amario
Ettari vitati:35 – Bottiglie prodotte: 100.000
Vitigni: Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo, Pecorino, Cococciola Passerina.
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