CANTINA DEL TABURNO
Uva: falanghina
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Cosa condiziona di più il genius loci della produzione bianca campana, il Vesuvio o il mercato? Il vulcano spento che invita tutti a cogliere l’attimo perché investire sul futuro non conviene o piuttosto il grande consumo di una domanda che incalza ancora l’offerta? Difficile dirlo, certo è che mentre per i rossi ci sono stati investimenti culturali e tecnologici tanto da ottenere grandi risultati, i bianchi secchi campani durano tutti due, massimo tre anni prima di iniziare il declino inevitabile. A noi che piacciono i bianchi da invecchiamento di stile alsaziano questa situazione è fonte di frustrazione papillosa perché non c’è nulla da fare, il Sud non crede nei bianchi di lungo corso, i produttori preferiscono fare cassa e giocare la loro immagine sui rossi dallo stoccaggio più tranquillo e di prestigio. Ma la frutta è talmente straordinaria che a volte si ribella rifiutando la destinazione del pronto consumo a cui l’ha vocata il produttore, ed ecco che di qua e di là ogni tanto spunta un miracolo, come nel caso del Greco di Tufo di Struzziero o delle falanghine anni ’90 Vigna del Monaco di Ocone. Con gioia dunque annunciamo che la Falanghina 2000 Folius della Cantina del Taburno è ancora in grande forma, non ha bisogno di ossigenazione, ma solo di qualche secondo per rivitalizzarsi completamente offrendo al naso uno spettro olfattivo complesso che va dalla frutta bianca e gialla matura alle spezie del legno ben dosato e agli odori di campo, in bocca ha conservato intatta la freschezza anche se con gli anni la sensazione zuccherina si è sicuramente accentuata rispetto all’inizio sbilanciando la parte finale della beva dopo un ingresso equilibrato e stupefacente. Troviamo dunque conferma della grande potenzialità di questo vitigno e del terroir di Torrecuso, tra i migliori del Mezzogiorno: il ritardo di un paio di settimane nella vendemmia, cioè la metà di ottobre invece della fine di settembre e l’uso sapiente delle barriques al lavoro per cinque, sei mesi dimostrano la forza naturale del bianco più diffuso in Campania. Ci auguriamo che Moio insista in questa direzione o con chi è disposto ad ascoltarlo o con la sua nuova azienda mentre confidiamo nel progetto Oppida Aminea di Muratori, ideato proprio per i bianchi di lungo invecchiamento: la freschezza e la struttura consentono di realizzare ogni cosa, avviene già in altre regioni italiane, non vedo proprio perché non si debba fare anche qui. La beviamo su pasta o finocchi al gratin.
Sede a Foglianise, via Sala. Tel. 0824. 871338, fax 0824. 878898. E mail: info@cantinadeltaburno.it, sito: www.cantinadeltaburno.it. Enologo: Luigi Moio. Ettari: nessuno. Bottiglie prodotte: 1.500.000. Vitigni: aglianico, piedirosso, falanghina, coda di volpe, greco, sangiovese.
Dai un'occhiata anche a:
- Vigna Segreta Falanghina del Sannio Sant’Agata dei Goti Doc 2016 – Mustilli
- Vini bianchi Fattoria La Rivolta
- Coda di Volpe 2021 Masseria Frattasi
- Greco 2019 Sannio doc, La Fortezza
- Vini Monserrato 1973 – Nuove Annate
- Falanghina e Fiano di Aia dei Colombi, confronto sul 2009
- Meteira Vino Bianco Frizzante – Rossovermiglio
- Sakar 2022 Sannio doc, Nifo