di Floriana Barone
Viaggio e cucina: un binomio che apre la mente, stimola la fantasia e il palato, protagonista indiscusso del fine settimana appena concluso a Fiumicino. Tre giorni di film, documentari, letture, cortometraggi e proiezioni gratuite hanno caratterizzato la prima edizione del Fiumicino Food Film Festival: l’anima gastronomica della kermesse è stata ideata e curata nei minimi dettagli dal giornalista e noto critico enogastronomico Luigi Cremona, con la collaborazione di Gianfranco Pascucci, chef stellato del ristorante “Il Porticciolo”, il contributo del comune e il supporto del sindaco Esterino Montino.
Il viaggio culinario si è svolto a bordo di due diverse imbarcazioni, che hanno navigato le acque del Tevere, con soste nel Porto di Traiano: le luci del tramonto hanno accompagnato il tragitto della prima barca, sulla quale si sono svolti gli aperitivi con la proiezione dei cortometraggi, mentre sulla seconda sono state organizzate le cene più formali, con l’alta cucina di illustri chef, come Maurizio Ferro di Skychefs, Marco Martini, stella Michelin del “The Corner” di Roma e Gianfranco Pascucci.
Per l’aperitivo di sabato scorso la scelta è ricaduta sui vini di San Marzano, i dolci della pasticceria Patrizi e i piatti di mare dello chef Marco Claroni dell’Osteria dell’Orologio di Fiumicino.
A bordo, inoltre, il pane di Gabriele Bonci. Sul menu un maritozzo salato con ricotta di pecora, cicorietta, alice affumicata e composta di limoni: un ricordo di tempi passati, quando si trascorreva qualche giornata di ferie nella Capitale e si ritornava a casa con il tipico dolce con la panna. “Un saluto da Roma” rivisitato in chiave salata, come l’ha definito lo chef Claroni.
E ancora un salmone da viaggio, servito in una scatoletta: salmone, verdure biologiche di Maccarese in osmosi, senape e crème fraiche e la pasta fredda a Parigi: fusillone “Gentile” con fondo bruno di gamberi, crema di sedano rapa, ghiacciata di foie gras e gambero rosso. Conclude l’aperitivo una zuppa inglese rivisitata della Pasticceria Patrizi.
Per Marco Martini è stata “la prima volta” in cucina su un’imbarcazione: il giovanissimo chef stellato, proprietario del ristorante The Corner, nel cuore di Roma, è stato il protagonista della cena di sabato sera.
La sua è una cucina creativa, basata su ricette tradizionali, che evoca ricordi passati, ma che stupisce per gusto e contrasti. Unica raccomandazione: mescolare tutti gli ingredienti nel piatto prima di assaggiare le sue creazioni. I vini scelti per la cena riprendono il tema del viaggio: un Trentodoc, un Moscato secco di Terracina e un Nero D’Avola della cantina siciliana Tola.
L’antipasto è un omaggio alla cucina italiana: Seppie e piselli..brodo ristretto, molto pepato, dal tocco orientale. Arrivano i ravioli con spuntature, polenta e cacao: un primo con un ripieno deciso e gustoso di spuntature cotte nel sugo e una salsa esterna di pecorino delicatissima, un velluto, che contrasta con la polenta croccante e il sapore deciso del gel di cacao che decora il piatto. La proposta dello chef è un tuffo indietro nel passato, alla spianatoia di legno posta al centro della tavola con la polenta e le spuntature di maiale: un’immagine che non ha età.
Il secondo stupisce per colori, accostamenti e impiattamento: baccalà ceci, rosmarino e camomilla con un carpaccio di baccalà marinato, hummus di ceci, una salsa leggera di aglio e rosmarino e gel di camomilla, che ricorda il classico stoccafisso della mamma.
Il dessert incanta per delicatezza e sapore: Ricotta pere e cioccolato 2014.
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