di Marina Alaimo
Per gli appassionati di vino e gli eno viaggiatori sicuramente l’Etna rappresenta uno dei territori più ambiti e di maggior fascino. Un po’ per l’eleganza dei suoi vini meravigliosi, un po’ per l’estrema bellezza dei luoghi. Risalendo il vulcano da Randazzo, si incontrano un serie di paesini deliziosi, molto tipici, dove si è riusciti a mantenere un ottimo equilibrio tra l’avanzare del turismo ed una buona armonia dei paesaggi e dello stile di vita dei suoi abitanti. Questi sono profondamente legati alla propria terra alla quale si dedicano con fierezza e con un certo spirito di collaborazione legato all’orgoglio di appartenere a questa comunità che mantiene una vivace natura agricola e pastorale. Percorrendo la strada in ripida salita lungo lo schienale del vulcano, si viene rapiti dallo spettacolo dei vigneti che qui acquisiscono una luce e colori unici. Non è inusuale imbattersi tra greggi di pecore e capre dal cui latte si ottengono formaggi strepitosi.
L’azienda Firriato non poteva certo perdere l’occasione di rappresentare la grande diversità dei territori della Sicilia con una presenza importante anche sull’Etna. Così nel 2009 nasce Cavanera a Verzella, una delle contrade più vocate per i vini rossi etnei. La famiglia Di Gaetano ha qui acquisito una splendida azienda agricola del 1.600 dove, almeno allo sguardo, sembra che il tempo si sia fermato. E’ stato infatti curatissimo e rispettoso il lavoro di recupero e restauro della struttura. Qui si ha il grande privilegio di dormire nell’antico palmento dotato di un grande torchio. Parte delle 11 camere del B&B sono disposte lungo il ballatoio che affaccia proprio nel palmento. L’altra parte è dislocata nei piccoli edifici lungo la corte.
Quindi poche camere e pochi ospiti accolti in un’atmosfera raccolta, informale e quasi familiare che si distacca del tutto dall’idea comune di albergo. Ogni camera, come anche la sala ristorante e la corte con giardino, affacciano sul bellissimo vigneto esposto a nord est e posto sulla sciara (colata lavica) del 1556, dominato a distanza dalla vetta dell’Etna perennemente innevata. Tra i filari si allevano in regime biologico certificato i tipici vitigni etnei: nerello cappuccio e nerello mascalese per i vini rossi; carricante e catarratto, con qualche presenza di minnella, per i bianchi. Siamo ad una altitudine che va tra i 650 e gli 800 metri e, tra le tante cose incantevoli da vedere e vivere in prima persona, c’è una chicca imperdibile: il vigneto centenario allevato ad alberello, ovviamente a piede franco e pre fillossera. In collaborazione con il CNR, Firriato sta conducendo uno studio mirato a riprodurre i genotipi di queste piante per poi reimpiantarle. Da questa piccola vigna si ricava il rosso Pre Fillossera del quale assaggiamo un campione da botte grande, vendemmia 2014. Il vino deve ancora affinare due anni in botte ed uno in bottiglia, ma già anticipa l’ottimo risultato desiderato e una certa profondità di espressione. I vini prodotti a Cavanera compongono la linea Volcanic, sono tutti ben centrati e riconoscibili come vini dell’Etna e sono: Gaudensius metodo classico da nerello cappuccio e nerello mascallese; I cru Etna bianco Ripa di Scorciavacca e Etna rosso Rovo delle Coturnie; i base Le sabbie dell’Etna bianco e rosso.
Cavanera è in contrada Verzella Castiglione di Sicilia www.firriato.it
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