di Leo Ciomei
Quando trovo il modo di abbinare le mie due passioni preferite, la gastronomia e il cinema, sono felice. Figuratevi quando ho scoperto sul moribondo forum del Gambero Rosso (ma la sezione vino è sempre animata) un thread chiamato “vini nei film” !
Quindi, spiluccando i notevoli apporti degli appassionati forumisti, sono riuscito ad elencare una serie di film in cui compare in maniera evidente l’elemento “alcolico”, naturalmente tralasciando gli innumerevoli e banali aperitivi o i miliardi di bollicine stappati ad ogni occasione.
Iniziamo con i vini italiani (pochi, ahimè, i francesi ci superano !):
Hereafter di Clint Eastwood – sulla tavola Luce di Frescobaldi e forse inizio a comprendere perchè la trama del film ruota attorno alla morte (per chiarimenti cfr. Tumbiolo, Grammauta, Scarpato, Maffi, Viani).
Le invasioni barbariche di Denys Arcand – si brinda con Brunello di Montalcino Castello Banfi ma sicuramente non è il solo vizio a cui indulge il protagonista..
La più bella serata della mia vita di Ettore Scola – durante la cena viene aperto un Brunello Riserva Biondi Santi 1936. Il padrone di casa enuncia che il costo è di circa 200.000 lire !!! del “72 ! non è troppo ?
Sleepers di Barry Levinson – nel finale a tavola c’è una bottiglia di Roagna: chissà da dove arriva visto che l’unico legame con l’Italia del film è la presenza di Vittorio Gassman.
Holy money di Maxime Alexandre – film dimenticabile dedicato al Sagrantino di Montefalco 25 anni Antonio Caprai, praticamente una copia di “Un’ottima annata” di Ridley Scott in salsa thriller/italiana.
La donna della domenica di Luigi Comencini – si nota sul tavolo una bottiglia di Gaja, di cui non si legge né l’annata né la tipologia; si mormora che da questa inquadratura al piccolo (nel 1972) Luciano Vignadelmar sia scattata la insana passione per il Giove tonante dell’enologia italica :-)
Tutte le donne della mia vita di Simona Izzo – oltre ai vari product-placement che compaiono qua e là si notano bottiglie di Ceretto e Tasca D’Almerita.
Manuale d’amore 3 di Giovanni Veronesi – nell’imminente commedia un baffuto Michele Placido, papà della Bellucci, versa un po’ di Petra Quercegobbe ad uno spaesato Robert De Niro.
A presto con i (grandi) vini francesi !
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