di Rosa De Angelis
Decrescita sostenibile. Mentre il mondo va verso l’aumento dei consumi e la globalizzazione, c’è un posto, in quel di Pratola Serra nel cuore dell’Irpinia, dove questo concetto di decrescita felice, tanto caro a Serge Latouche, è diventato una filosofia di vita. È qui, nella Fattoria sociale Isca delle Donne, che nasce il primo Fiano di Avellino docg, sociale e sostenibile.
Si chiama “Isca”: 4 mila bottiglie da uve fiano, per la prima annata (2015), allevate a Guyot dall’agronomo Maurizio Petrillo su un terreno, argilloso e calcareo, caratteristiche comuni a molte zone dell’Irpinia vitata. Dopo la vendemmia, nella prima decade di ottobre, il mosto è lasciato fermentare per 20 giorni e poi affinato per due mesi in vasche d’acciaio a temperatura controllata. A fine fermentazione il vino sosta in torbidità sulle fecce fini, per un arricchimento in aromi. Il risultato è un fiano tipicamente irpino, con una buona acidità e sapidità; all’olfatto si ritrovano sentori di fiori bianchi e nocciola tostata, ma le aspettative sono sulla longevità che solo i migliori bianchi d’Irpinia riescono a non deludere.
Il Fiano “Isca” (13% vol.), vinificato dalle mani esperte di Vigne Irpine, azienda di Santa Paolina, a cura dell’enologo Domenico Polzone, va ad arricchire la filiera della fattoria, che già conta produzioni ecosostenibili, con trattamenti ridotti all’osso, come i piccoli frutti, il miele dalle proprie arnie, le ortive di stagione, le marmellate artigianali, il mosto cotto, le conserve.
Cinque ettari, gestiti dalla cooperativa Gea Irpinia: uno dei quali è destinato alla nascente struttura zootecnica del Parco Etologico Regionale, due ettari riservati al fiano mentre il restante suolo ospita l’orto, il fragoleto, a campo aperto e in serra, la serra dei piccoli frutti come fragoline, more, ribes, mirtilli. E ancora: il piccolo uliveto, il frutteto, le arnie per le api che producono miele delle varietà Acacia, Sulla e Millefiori, l’aia da 400 metri quadri per gli animali da cortile. Buona parte della produzione finisce poi nel laboratorio dove vengono realizzate le conserve, le marmellate artigianali e le verdure sott’olio (melanzane, lampascioni, zucchine).
I proventi dei prodotti, tutti coltivati a chilometro zero, sono interamente destinati a Isca delle Donne, a sostegno di detenuti, portatori di handicap e fasce deboli, e acquistabili mediante distribuzione diretta in fattoria. Ed è per questo che questo Fiano, al netto delle caratteristiche organolettiche, porta con sé il valore aggiunto di solidarietà e sostenibilità.
Fattoria sociale Isca delle Donne
Via Ventole, 83039 Pratola Serra (Av)
Tel. 328 2658094
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