Questa domenica alle cantine Di Meo ce la godiamo come un grande privilegio vista la bella giornata arrivata dopo un lungo periodo di piogge. Poi si sa, lo stare all’aria aperta tra vigne e buon vino è sicuramente una condizione ideale che sa infondere serenità ed allegria. Roberto Di Meo ci ha invitati per la sua prima verticale di Taurasi, docg che quest’anno compie 20 anni, e l’aglianico ha sorpreso come sempre per la grande energia che sa esprimere nei tempi lunghi con sicurezza e spontaneità.
La sorpresa si tinge di emozione quando invece è un vino bianco a saper sfruttare la magia del tempo traducendola in una occasione imperdibile da affrontare con rispetto e lungimiranza. La famiglia Di Meo la sa lunga in fatto di fiano di Avellino essendo la cantina a Salza Irpina, comune compreso nella zona di produzione della docg. E proprio dalla vigna che cinge l’antica tenuta di famiglia, Roberto ha deciso di ottenere una cru da lunga evoluzione avendo notato in vinificazione che le uve qui prodotte danno vita ad un fiano con caratteristiche eccezionali.
Nasce così il fiano di AV 2000 Selezione Erminia Di Meo, dedicato alla sorella che tanto credeva nella straordinarietà di questo vino. Un progetto mirato a far conoscere e comprendere il grande talento di questo vino bianco irpino che, in questa speciale etichetta, esce sul mercato dopo quattordici anni dalla vendemmia.
In formato magnum viene presentato in anteprima durante questa domenica speciale e fortunata per chi c’era. Quando si punta ad un vino di tale spessore la cura in vigna è maniacale e accurata la selezione delle uve da mandare nei tini di acciaio dove sosta per un anno sulle fecce fini. Solo il prossimo mese questo fiano sarà messo in commercio in 3000 bottiglie e 500 magnum. Il vino si concede nel bicchiere in maniera suprema, già dal colore vivace e luminoso. Va atteso e goduto lentamente perché ha tanto da dire e bisogna ascoltarlo con pazienza. E’ ampio nei profumi in apertura un po’ dolci di pera matura e buccia di cedro, è appena balsamico e speziato nelle tonalità di pepe bianco.
Il sorso è pieno e scorrevole sulla spinta dell’acidità vivace e verticale e si fa assaporare lungamente sottolineando una certa sapidità. Personalmente mi è piaciuto moltissimo sulla parmigiana di melanzane alla quale solitamente si abbinano vini rossi. Un fiano di tale energia può sicuramente osare nella scelta dell’abbinamento con il cibo, dando la possibilità di uscire dai canoni consueti e di scegliere di bere un vino bianco a chi lo predilige.
Sede a Salza Irpina, Contrada Coccovoni. Tel. 0825.981419. www.dimeo.it. Enologo: Roberto Di Meo. Ettari: 20 di proprietà e 15 in gestione. Bottiglie prodotte: 300.000. Vitigni: aglianico, piedirosso, fiano di Avellino, Greco di Tufo, coda di volpe e falanghina.
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