Il Fiano di Avellino
1-Fiano di Avellino 2004 Erminia docg
Di Meo
Applausi e ancora applausi per questa storica azienda che da tempo insiste con i bianchi di lungo invecchiamento. Siamo ormai a cinque anni con questa che è ormai una sorta di riserva che ci regala ogni anno piacevoli sentori di un Fiano maturo, finalmente uscito dalle fasce ed in grado di esprimere quella complessità così ben spiegate dalle ricerche scientifiche sui precursori di aroma. Quasi un bianco da meditazione, in perfetto equilibrio, da sorseggiare come amiamo fare con nocciole e noci davanti al camino d’inverno. Da stappare adesso o quando volete nel futuro remoto.
www.dimeo.it
2-Tognano Fiano di Avellino 2020 Riserva docg
Rocca del Principe
Un piccolo grande capolavoro, perfomance a cui la piccola azienda di Ercole Zarrella è abituata. L’attesa premia ancora una volta e lancia questo bianco nell’Olimpo dei grandi vini di sempre: pieno e complesso al naso, con sentori che vanno dalla frutta bianca ben matura alle note balsamiche, alla macchia mediterranea con un rilancio al palato senza eguali. Acidità vibrante, sapidità, lunghezza e chiusura autorevole, imponente. Un equilibrio che promette la crescita continua a chi avrà l’intelligenza di non stappare subito.
www.roccadelprincipe.it
3-Fiano di Avellino 2021 docg
Guido Marsella
Sì, aspettare almeno due anni fa ancora meglio al Fiano e questo è sicuramente un bellissimo vino, giocato di potenza. Anzitutto all’olfatto, con le tipiche note fumé e di fungo che fanno da corredo alla mela ben matura. Poi al palato, dove la freschezza detta i tempi di una beva imponente, materica, che alle prime battute sembra abbia difficoltà a distendersi ma che subito dopo si rivela in tutta la sua complessità. Toni sapidi, austeri in un finale esaltante che continua a far salivare a lungo.
www.guidomarsella.com
4-Elle 2021 Fiano di Avellino riserva docg
Laura De Vito
Questo straordinario Fiano è il risultato dell’incontro fra Laura De Vito e Vincenzo Mercurio a Lapio, le vigne di Contrada Saudoni carezzate dal vento del Terminio a quota 570, il progetto della nuova cantina. I sogni non finiscono mai se si decide di viverli nella realtà. Un progetto serio, che prevede la nascita del Fiano Elle, come Lapio, due anni dopo la vendemmia. Dalla buona agricoltura e dalla conoscenza del fiano da parte di Mercurio nasce un vino memorabile, che ci accompagnerà per tutta la vita.
www.lauradevito.it
5-Fiano di Avellino Oi Ni 2020 docg
Tenuta Scuotto
Qui restiamo a Lapio dove Tenuta Scuotto sta ben lavorando con Angelo Valentino. Proprio la sua chiave interpretativa che tende ad aver vini ricchi e opulenti ha giocato bene le sue carte in questo millesimo che non esce a caso, ma dopo una lunga serie di annate ben eseguite. Qui abbiamo un bianco ampio, floreale ma anche già fruttato al naso, un palato gratificante, materico ma sostenuto da una buona acidità. Molto elegante e gradevole il finale. Consigliamo vivamente questa annata anche da conservare per i prossimi anni
www.tenutascuotto.it
6 – Fiano di Avellino 2022 docg
Colli di Lapio
Sempre ai massimi livelli la storia azienda di Lapio che ha dato nome e cognome all’areale. Il segreto è quello della affidabilità basata su un protocollo ormai collaudato e da una buona agricoltura artigianale nella contrada Arianello. Questo millesimo di non facile gestione si presenta con un naso dai tipici sentori di mela, erbe, agrumi e, al palato, con un sorso spigliato, sottile, elegante, decisamente interessante e per certi versi già in equilibrio- Una buona prova, insomma di un bicchiere che è da sempre riferimento per gli appassionati del Fiano di Avellino.
www.collidilapio.it
7-Fiano di Avellino 2021 Numero Primo Riserva docg
Ventitrè Filari
Una nuova realtà ormai consolidata a Montefredane: è quella dei fratelli Rosa e Alfonso Puorro che hanno rilevato la piccola azienda di famiglia di appena due ettari e mezzo coltivati a fiano. Circa 4000 bottiglie in questa uscita che disegna un bianco di carattere, come sempre avviene in quelli ottenuti su questa collina che sorveglia Avellino. Grande naso, fruttato e minerale, buona acidità e sapidità al palato, nessuna concessione a toni dolci e ruffiani. Una bella esecuzione insomma, che lascia ben sperare per il futuro, soprattutto se viene mantenuta la specializzazione solo nel fiano.
www.ventitrefilari.com
8-Emme Fiano di Avellino 2021 docg
Tenuta Sarno 1860
Fiano in purezza ovviamente, vendemmiato ad inizio di ottobre. Maturazione in acciaio per un anno e poi affinamento in vetro per sei mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Nel calice si scorge un luminoso ed attraente colore giallo paglierino appena appena sfumato di lampi verdolini. Dall’ampio bouquet si rincorrono e si espandono nell’aria caratteristici e poliedrici profumi, che in successione ricordano la nocciola, la succosa pesca bianca, l’aromatica e fresca pera kaiser, il dolce mandarino, il dissetante melone bianco, il gustoso ananas e poi ancora sbuffi di acacia, tiglio, camomilla, muschio e citronella. L’attacco in bocca si rivela
immediatamente sublime e godibile, affascinante ed aristocratico, elegante e sensuale, morbido e rinfrescante, equilibrato e dinamico di un vino temperamentale e quasi fisico
www.tenutasarno1860.it
9-Vigna della Congregazione 2021, Fiano di Avellino 2021
Una delle nostre aziende del cuore, e non solo per il ricordo di Antoine Gaita, ma anche per essere sicuramente di gran lunga la più significativa dell’areale di Montefredane grazie ad una progetto di vino che il bravissimo Vincenzo Mercurio, vero mattatore in questa sezione di Fiano di Avellino, è riuscito a mantenere integro. L’annata è interpretata in maniera perfetta, il vino è prologo di una lunga evoluzione che ci accompagnerà almeno per qualche decennio, come sempre hanno fatto i bianchi di casa Gaita grazie alla determinazione della moglie Diamante e della figlia Serena.
www.villadiamante.wine
10-Fiano di Avellino Colli delle Ginestre 2019 docg
Tenuta del Meriggio
Questa nuova azienda di Montemiletto inizia a farsi notare per delle esecuzioni corrette, classiche, delle tre docg. La vocazione naturale è costituita dal Fiano e si vede in questa annata interpretata con perizia giocata sui tempi lunghi di uscita. Si tratta infatti di una bottiglia dai classici sentori di mela e di macchia mediterranea, in ottimo equilibrio al palato tra i toni sapidi, la freschezza e il piacevole amaro che accompagna la chiusura precisa, molto efficace. Un vino gastronomico, come si dice adesso, proprio per queste sue piacevoli caratteristiche anche se la qualificata materia prima consiglia tempi lunghi.
www.tenutadelmeriggio.it
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